Articolo di presentazione dell'incontro di Venerdì 22 Ottobre alla sala The Globe tratto da Torino7 n.561
Potremmo parlare di un festival itinerante, per esempio... che
coinvolga tutti i gruppi che fanno parte per approcio e per
mentalità (non per stile) alla stessa scena.
Un festival da svolgersi nell'arco di una settimana-dieci giorni
nelle principali piazze d'Italia con date anche in contemporanea
(es.: Milano-Roma) sollecitando tutti i media interessati alla
<<Settimana della Nuova Musica Italiana>>, e vedere
quanto tutto questo possa provocare casino. Potremmo parlare
della potenzialità di una scena che, benchè eterogenea, si
presenti nella sua interezza come un <<caso>> da
trasmettere o da vendere (dipende da quello che vi interessa)
anche all'estero...
Potremmo parlare di quelli della <<Revolution>>
(l'ufficio stampa inglese di Oasis, Verve, Fatboy Slim, ecc.),
che pensano che un paese di 70 milioni di abitanti, con una
cultura musicale pari alla loro (fra la gente, nella strada, non
fra gli addetti ai lavori...), e con un mercato ridicolo, come
l'Italia, non sia un posto dove non può succedere nulla, ma una
polveriera pronta ad esplodere!!!
Basta accendere la miccia...
E' davvero impossibile o è solo questione di punti di vista?
Da La Repubblica:
«Manuel Agnelli degli Afterhours, Mauro Giovanardi di La Cruz [sic], Raiss degli Almamegretta, Luca Morino dei Mau Mau e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, coordinati da Alberto Campo, hanno annunciato la nascita del primo grande festival itinerante italiano. (...) Dovrebbe partire in primavera e toccare anche il sud. Tutto è ancora in via di definizione, ma alle band già nominate dovrebbero aggiungersene molte altre (Subsonica, ProzacPiù...) "Ci rendiamo conto della sproporzione tra il grande numero di persone che viene ai nostri concerti" ha detto Manuel Agnelli "e quello, nettamente inferiore, di chi compra i dischi. Per questo vogliamo unirci". Le cause sono sempre le stesse: il prezzo alto dei cd (musicisti unanimi: "Però i soldi per farsi le canne, i telefonini, le scarpe da ginnastica di moda, quelli ci sono"».