Abbiamo raccolto l'idea di Roberta di fare dei resoconti del lavoro in studio di
registrazione per il Live.
Questo live innanzi tutto non vuole essere né celebrativo né tantomeno un contentino che
ci faccia guadagnare tempo sino al prossimo lavoro...siamo eccitati dal materiale e siamo
convinti che sia indispensabile per un'eventuale rilettura di quello che abbiamo fatto
negli ultimi quattro cinque anni, e che le versioni siano sufficientemente diverse
(soprattutto nell'acustico) nella forma nell'atmosfera e nell'intenzione da avere un senso
e una vita propria.
Sta finendo la prima settimana di lavoro, che è stata principalmente dedicata alla fase
di selezione del materiale a nostra disposizione.
Oltre alle date registrate da questo tour su 8,16 o 32 tracce, avevamo decine di DAT e
cassette relativi a concerti degli ultimi tre anni.
Dopo ore e ore d'ascolti e confronti di materiale a volte scadente a volte brillante,
abbiamo deciso di seguire diversi criteri nella scelta delle versioni; prima di tutto
l'impatto, ossia volevamo privilegiare l'aspetto live dei brani più che la perfezione
tecnica dell'esecuzione.
Abbiamo preferito quindi in alcuni casi versioni su dat, non mixabili e di minor qualità
fonica ma con il giusto feel... In secondo luogo essendo il disco un doppio cd (uno
elettrico ed uno acustico), dovevamo scegliere i brani secondo la loro natura e della resa
che hanno nei due contesti.
Ossia ci saranno alcuni brani in elettrico e altri in acustico e non abbiamo ancora deciso
se ci saranno brani in entrambe le versioni.
Il terzo criterio è quello antologico, ossia di cercare di rappresentare equamente le
canzoni più importanti per noi e per voi del nostro repertorio in italiano.
Dal punto di vista tecnico la nostra impostazione sarà quella di rispettare la natura
live delle canzoni, perciò non ci saranno sovraincisioni se non dettate da motivi
tecnici.
Per esempio il concerto acustico di Civitanova è stato registrato con solo otto piste
dovendo escludere quindi pianoforte e percussioni. Essendo questi strumenti essenziali
nell'arrangiamento acustico dei brani ed essendo stati effettivamente suonati nel concerto
sarebbe stato assurdo non includerli successivamente impoverendo le canzoni rispetto
all'esecuzione originale.
Il nostro scopo nella realizzazione di questo lavoro è quello di rappresentare quello che
siamo dal vivo nella complessità, piuttosto che fotografare un singolo concerto degli
After.
Perciò l'essenza delle canzoni e la loro struttura (base ritmica, chitarre violino e
voce) rimangono intatti e interveniamo in studio per aggiungere quei colori quelle
sfumature che poi erano presenti nell'esecuzione dal vivo ma che magari risultano
sacrificate nella registrazione.
L'unico vero Frankenstein potrebbe essere Rapace composta in parte dalla versione di
Genova e col finale del Leoncavallo in quanto il nastro di Genova per l'appunto finisce a
metà canzone o giù di lì.
La prossima settimana cominceremo a mixare e ad impostare la scaletta dei brani.
Ci faremo vivi presto e vi salutiamo calorosamente!
Afterhours
Manuel Xabier Giorgio