ESTRATTORE PER CLESSIDRE

Lungo le vie di roccia delle Dolomiti si incontrano spesso le cosiddette "clessidre", in tedesco "Sanduhr", in bellunese "bus da sorz", cioe' i buchi di erosione passanti.
Spesso puo' riuscire difficoltoso passarvi un anello di cordino, soprattutto se il foro e' di dimensioni ridotte oppure profondo.
L'attrezzo che vi propongo e' di semplice costruzione, ma estremamente utile in tutte quelle occasioni in cui vi sia da recuperare un anello di cordino o di corda e con la mano non ci si arrivi.
Integra il "levanut", che di solito e' fatto da una piastra rigida che non si adatta alle pieghe della roccia.
L'estrattore e' invece fatto di fil di ferro, piegato come da figura e dalle dimensioni consigliate (fig. 1).
Il gancio in testa  (A) viene ribattuto in modo da appiattirlo leggermente aumentandone la resistenza in senso longitudinale ( fig. 2) : il ferro deve poter essere piegato se occorre, ma non nella zona del gancio.
L'anello per appenderlo (B) e' meglio sia oblungo, per facilitarne l'impugnatura durante l'uso.
Per il massimo della praticita', io ho anche costruito una minifondina usando un tubetto di plastica che in origine era l'anima di un rotolo di carta per fax. Appendendo tale tubetto all'imbrago, e infilandovi dentro l'estrattore legato con un cordino sottile (o con il classico spiralino del telefono) , esso non si aggancera' nei pantaloni o sulla roccia durante la salita, come invece tende a fare se lo si lascia libero.
Provatelo: vale molto piu' di quanto pesi!

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