DEDICATO A IT.SPORT.MONTAGNA

Come vedete, questa pagina e' proprio semplice semplice: consideratela una specie di foglio di appunti. Su questo foglio di appunti e' mia intenzione scrivere e disegnare quelle cose di cui viene richiesto sul newsgroup it.sport.montagna e che, per motivi di formato o di altre opportunita', non e' il caso di postare direttamente sul ng.
A mano  a mano che le mie pagine tecniche procederanno, spostero' gli argomenti trattati qui sulle pagine a loro organicamente dedicate.
BUON DIVERTIMENTO!

Ultimamente sul ng si e' parlato di nodi bloccanti, di paranchi, di carrucole.
Ecco qui le risposte grafiche (come le conosco o le so fare io: quindi fidatevi, ma fino a prova contraria...) ad alcuni quesiti.

AUTOBLOCCANTE BELLUNESE
Questo e' l'autobloccante Bellunese. Si fa con minimo 5 giri di corda intorno alla corda da bloccare, 3 giri di sopra, e due di sotto. Dalla regia mi dicono 3 e 3, cioe' 6. Va be'.  Se non frena, si aumentano i giri di sotto. Puo' darsi che ne abbia disegnato uno di meno di sopra: aggiungeteglielo:-)

 PARANCO DI POLDO
L'altra cosa di cui si e' discusso molto e' il Paranco di Poldo. Io ne conosco due, il primo ricavato tanti anni fa da un libro sui nodi, e l'altro da un manuale di soccorso alpino. Sono un po' diversi, ma hanno la stessa funzione di fare un paranco autobloccante. In alpinismo a mio parere non sono un granche' utili, mentre il "mezzo paranco di Poldo" (termine abbastanza assurdo, come ho spiegato sul ng) e' invece comodo nella carrucola per il recupero, unito alla piastrina gigi. Nessuno l'ha chiesto, per cui non ne pubblico il disegno.

PARANCO DI POLDO PRIMA MANIERA                        PARANCO DI POLDO SECONDA MANIERA

EDI
E questo e' il bloccante EDI: Eccolo qua:

NODO DA PACCHI
Il nodo da pacchi per mettere in tiro due nut e' disegnacchiato qui sotto.
[per "sotto" intendo dopo la pappardella descrittiva :-) ]
Alcuni particolari: se guardate bene, vedete che il capo che si tira  (corrente) e il capo col nodino di sicurezza da cui inizia il marchingegno (dormiente) escono tutti dallo stesso verso. Questo fa si' che quando si mette in tiro il sistema, il nodo semplice (nodo delle guide) su cui e' impostata tutta la faccenda, tende a chiudersi. E questo e' bene.
Se invece fate entrare il corrente come "infilando" il nodo, tirando voi tendete a scioglierlo. E questo NON e' bene ;-)
Il nodo semplice puo' essere sostituito da un nodo a otto, piu' facile da sciogliersi successivamente, e il corrente va infilato nello stesso punto e nello stesso verso del nodo semplice. Per chi non fosse esperto di termini "nodologici", i capi della corda in un nodo si chiamano "dormiente", quello intorno a cui si fa il nodo, e "corrente" quello che viene mosso con la mano per costruire il nodo medesimo.
Siccome spesso accade che quando uno tira,  tutto l'ambaradan, anziche' stringersi, si sposta ruotando intorno ai moschettoni, puo' essere un bel trucchetto quello di fare un mezzo barcaiolo intorno al moschettone <A>.
Cio' consente di  aumentare l'attrito sul moschettone superiore e di evitare la rotazione del cordino, pur permettendo una regolazione se per caso abbiamo fatto il nodo troppo vicino al moschettone <B>.
Ovviamente, il "nodo da pacchi", una volta tirato ben bene  va poi fermato, anche con un'asola di bloccaggio, e nei due moschettoni e' necessario approntare un anello di cordino o un Garda, in cui passare il collegamento con la corda o col resto dell'ancoraggio.
Ed eccolo qua:

 

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