notiziario del Centro Sportivo Aventino

Masters

Anno 8 - numero 13 - 9 aprile 2001

cominciata una serie di trasferte

a spasso per l'Italia!

È cominciato a Montecatini il tour di Aprile che porterà alcuni gruppetti dei Masters della nostra piscina in giro per l'Italia. Nella città dell'acqua si è disputata la IV edizione dell'omonimo meeting, ed è stato davvero un peccato che non sia stato del gruppo Sergio D'Alessandro, sia perché si sarebbe ben piazzato in tutte le gare (avrebbe stravinto i 100 stile libero), sia perché al pari di Città di Castello e Pesaro, Montecatini offre una vasca da 25 metri sempre in funzione per il riscaldamento, il che permette di affrontare le gare in condizioni ottimali. E di questo ce ne siamo avvalsi mia moglie ed io all'inizio sui 100 stile libero, dove Mona ha stabilito con 1'17"20 la migliore prestazione assoluta in vasca corta mentre il sottoscritto ha ricordato che sia sui 50 che sui 100 "gliela fa ancora". Sulla stessa distanza II posto per Valentina.

Nel pomeriggio molta più presenza sugli spalti ed anche tra i nostri. Comincia benino Peppe sui 50 dorso, imitato da Michele. Virate un poco incerte per Fiammetta ed Alessandra, mentre Fabrizio Avico otteneva un ottimo 37"35.

Era il turno dei 50 rana, Massimiliano era graziato dalla giuria (avrebbe dovuto essere tolto dall'ordine d'arrivo per partenza anticipata), Renata disputava la sua onestissima gara, mia moglie ed io chiudevamo le nostre prove con un pizzico di delusione per gli arrivi (comunque sotto i muri dei 45" e 41" rispettivamente). Sia sui 100 stile che sui 50 rana Mona centrava il limite per gli Europei. Anche se Stefano era più veloce di Fabrizio Pace, era quest'ultimo ad essere più soddisfatto.

I nostri si lasciavano un poco andare nella cena e nel dopo (chiamali fessi…) ed al mattino si presentavano in orario solo i cinquastileliberisti. Ottime Fiammetta e Renata (finalmente sotto il muro dei 40), regolari Stefano, Massimiliano e Peppe.

Giungeva quindi la vittoria di Valentina nei 100 misti unita alla buona prova di Alessandra ad appena 2/10 dal suo miglior tempo. In campo maschile si migliorava ulteriormente Fabrizio Avico, pur non riuscendo a scavallare il sottoscritto nel punteggio delle 5 prove. Un pizzico sottotono Fabrizio Pace (ottimo anche stavolta nelle scelte alberghiere) e Michele.

Da notare che la nostra squadra si è piazzata al 23' posto su 70 classificatesi, nella graduatoria per società fino a 20 atleti abbiamo raggiunto quota 14160, media 708 a gara, grazie stavolta a Fiammetta, Renata e Alessandra che hanno ottenuto il loro miglior punteggio stagionale. Da notare che Massimiliano ha raggiunto le 5 prove. Ben 11 (su 24) le prove risulatate utili per le classifiche individuali del circuito supermasters.

Dopo Pasqua (auguri al riguardo) un quartetto è atteso a Fano, con i mitici quattro stile in vasca corta, che Sergio replicherà la settimana dopo in quel di Termoli. E poi torneremo a Roma.

Ovviamente il nostro pensiero è rivolto a Mauro Torri, brillante vincitore nei 50 dorso con 29"51 colpito da un grave infortunio la sera di sabato in albergo. Auguroni!

 

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 14 - 18 aprile 2001

rileggendo i vecchi nUotiziari…

Come eravamo - parte I

Dando un'occhiata ai risultati degli anni scorsi, tornano alla mente diversi personaggi che hanno nuotato per i nostri colori ma che hanno poi lasciato l'attività.

Andiamo per ordine cronologico, e tra i partecipanti della prima stagione della seconda fase, saltano agli occhi due fortissimi ranisti, Stefano Bartoloni e Gian Paolo Grazia.

Stefano partecipò solo ad un paio di manifestazioni lasciando però il segno sia sui 50 che sui 100 rana, con tempi nemmeno lontanamente avvicinabili. Dotato di un fisico possente, proveniva dalla nostra scuola nuoto ed aveva anche disputato un paio di campionati di pallanuoto nella categoria ragazzi. Si è poi sposato con un'altra colonna della nostra scuola nuoto.

Più variegato il personaggio di Gian Paolo, il "vecio" anche lui valido ranista (sempre sotto ai 39" sui 50…) ma soprattutto estroso dark dal fiuto raffinato (…). Chi non lo ricorda a Livorno con la sua allora moglie sul duetto, ben distante dall'immagine di impiegato bancario durante la settimana. Dopo aver militato in un'altra società, Gian Paolo ha chiuso l'attività a Città di Castello nel 1995.

Giusto una breve nota su tre meteore apparse ai regionali sempre del 1995, trattasi di due miei colleghi, Nick Nelson e Onelia Tilli, da me coinvolti per le gare di nuoto nel mio ufficio e Livia Mombelli, ampiamente pubblicizzataci dal Di Paola nonché apprezzata (ma non corrispondente) da un altro grande ex, Roberto Rocchi. Uomo certamente di peso (nel vero senso della parola, sfiorava il quintale) della nosta squadra, validissimo strimpellatore (indimenticabili le sue performance a Gavorrano e a Riccione), ha dovuto interrompere la sua attività natatoria dopo essere stato assunto nel Corpo Forestale e distaccato a Pavullo, non lontano da Modena, dove ha provato a nuotare nel circuito UISP, non trovando però un ambiente favorevole alla sua visione sia delle gare che degli allenamenti. Decisamente più fruttuosa la sua carriera musicale, che lo ha portato a far parte di un valido coro montanaro locale, con tanto di concerti e realizzazione di un Compact Disc. Roberto è stato protagonista di un simpatico caso di placebo-doping: sempre durante i regionali del 1995, gli venne somministrato come doping una pasticca di tachipirina, che lo condizionò a tal punto di fargli realizzare un tempo sui 50 dorso (40.5) nettamente al di fuori delle sue possibilità, tempo che non ha poi più nemmeno lontanamente ripetuto. Roberto non ha mai creduto che quella magica pasticca fosse davvero tachiprina.

Una sola fu l'apparizione di Lucio Ceccarini, con due vittorie e punteggi stratosferici, oltre al decisivo contributo per la staffetta 4x50 stile libero bronzo ai regionali.

Il resto alla prossima puntata.

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 15 - 20 aprile 2001

continuando a leggere i vecchi nUotiziari…

Come eravamo - parte II

Proseguendo nello scorrere dei vecchi resoconti, ecco apparire il gruppo dei Corridori, in quartetto che si era cimentato con successo anche nella gare di corsa. Primo di questo gruppo Vanni Millozza, personaggio con presenza intermittente, visto che fu dei nostri per le prime stagioni. Nel 1984 fu II ai regionali sui 50 rana nonché cooprimatista regionale della 4x25 stile libero col Di Paola e i fratelli Perfetto, partecipò sia agli Italiani del 95 che del 96 per poi tornare sul podio nei 50 rana nel 1987 a Monterotondo. Ancora con noi nell'88, si è ritesserato nel 1996, anno in cui disputò anche una gara in mare . Nel 1997 fu protagonista di una marea di prove in acque libere, da Pozzuoli a San Terenzo. Chissà che non ce lo ritroveremo la prossima stagione.

Effimera fu l'avventura di Mary Cumming, esordio con due vittorie a Gavorrano nel 1995, un altro paio di medaglie l'anno dopo ai regionali, dopodiché il suo primo amore, la corsa, se la riprese. Ancora più di rilevo la carriera di Mario Maletta, proveniente dalla Vis Nova. Anche lui ex podista, ha ottenuto notevoli risultati nel dorso e nel mezzofondo: i suoi tempi dai 400 ai 1500 sono secondi solo ai fratelli Perfetto. Problemi fisici lo hanno costretto ad interrompere l'attività agonistica, ma chissà che un giorno non torni tutto a posto e possa recuperare, anche perché in mare… volava! Una sola apparizione per un altro corridore, Massimo Scafati.

Come dimenticare due dorsiste dal diverso carattere, Monica Marchioni e Christiane Schenck. Quest'ultima, nonostante una lunga e proficua carriera, seconda come medaglie solo a Valentina, non era mai troppo soddisfatta delle sue prestazioni, e non ve n'era motivo. Sappiamo che nuota sui Castelli, e chissà che non la ritroviamo tesserata per un altro club: lo auspico! Monica ha invece sospeso l'agonismo per… sposarsi, ma chissà che anche lei non trovi una squadra all'ombra della Garisenda.

Rimanendo al settore femminile, dopo una brillante partenza si è andata vieppiù spegnendo Esther Granata, nel nucleo storico che nel 94 ricominciò l'attività masters all'Aventino. Sebbene sia una valida istruttrice, Esther ha sempre molto sofferto le gare: credo però che il suo 7.25.2 sui 400 misti in vasca lunga sia duro da superare. Come pure il 39.0 di Caterina Somma sui 50 dorso lo vedo lontano da tutte le nostre ondine.

Tra le "forse un giorno tornerò" potrebbe esserci Monica Righetti, a riposo dopo la maternità a cui potrebbe seguirne un'altra.

Una nota pure per Claudio Valeri, molto passionale nelle gare a rana, Gianpaolo Sarti, una stagione ad alto livello come sprinter, Massimiliano Capaci, che ora si limita ad allenarsi, Cristina Nuccetelli ed Andrea Mazzucco al momento in forza in altra squadra e Fabrizio Petti, tesseratosi ma in sonno agonistico. Il lavorare in piscina ti fa cercare nel tempo libero attività diverse, lo so bene io che ho ripreso ad apprezzare i masters dopo aver cambiato lavoro.

A proposito di vecchi personaggi, ricordate quando Avico faceva 36" sui 50 farfalla e lo bastonavo? È più facile che tornino quei tempi o tutta sta gente?

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 16 - 23 aprile 2001

ottima esperienza nel tofeo Masters' Day di Fano

per una virata…

Simpaticcissima trasferta nelle Marche da parte di un gruppetto di vecchi masters, nel senso di quelli della prima generazione. Tappa della circostanza era quella Fano già frequentata nel passato per via della più spettacolare e seguita gara natatoria in mare, quella Nutata Longa giunta alla XXX edizione.

Finalmente una bella maglietta ricordo a colori sul fondo grigio, proprio per ricordare un trentennale di attivià e finalmente grandi ed originali medaglie. Medaglie che solo io non sono riuscito a conquistare, per una squadra di 4 atleti, 4 medaglie, 2 quarti ed un quinto posto: non male!

Il gruppo si riuniva nel primo pomeriggio a Fano, sul lungomare. Dopo una bella visita al centro con Sergio cicerone preparato (vi ha trascorso ben 17 mesi da militare) e conseguente ottima cena a base di pesce (40 sacchi a testa, parliamone), i nostri hanno ben riposato e si son presentati freschi e pimpanti alla colazione, abbondante e con vista sul mare.

La piscina di Fano è piccolina, la più piccola in cui abbiamo mai disputato gare, ma con un'immensa palestra, operante come camera chiamata nonché dotata di molti posti a sedere, che compensa. Oltre a questo risultati e premiazioni comunicati a tempo di record (le premiazioni partivano al termine dell'ultima batteria). Ovvio, essendo in provincia, il crono elettrico col display.

Primi a scendere in acqua i maschietti dei 50 stile, dove sia Peppe che il sottoscritto erano un poco incerti in virata, sia perché controluce sia perché la T di fine corsia era lontanuccia. La manovra faceva riuscire in maniera imprecisa la capriola a Peppe, mentre faceva perdere qualcosina a me, almeno quel decimo di secondo che mi separava dal podio. Più regolare la prove di Sergio, anche lui IV, buona invece Valentina (II).

Si passava così ai mitici 400. Primo a tuffarsi Sergio, ancora una volta appena sopra ai 7' per un calo tra i 200 ed i 300 metri, ormai però a ridosso di quel Mingoia che lo ha preceduto in classifica. Toccava poi a me, almeno nettamente (5.54.00) sotto a quel muro dei 6 minuti che io considero il confine per poter disputare questa classica del mezzofondo. Valentina riusciva, seppur per poco (e molto incitata) a stare sotto al suo muro dei 12', per questo lungamente applaudita. Tra l'altro.

Dopo un tranquillo spuntino a base di piadine consumato sul prato antistante la piscina in mezzo a molti altri atleti, ne approfittavo per nuotare un bel po' (1800 metri in totale fra riscaldamenti e gare, più dei miei normali allenamenti) nel pomeriggio, quando Peppe tentava i 50 dorso, conditi da una virata ingurdabile. Il Giudice Arbitro gli mandava un'occhiataccia punitiva ma lo graziava… Pur con un tempo non di rillievo, Peppe saliva sul III gradino del podio (per davvero, anche se non in tuta ma in borghese).

Grande la soddisfazione per la doppia riuscita di questa manifestazione, sia da un punto di vista tecnico, che da quello logistico.

Sabato prossimo un piccolo gruppetto sarà a Termoli, e il mio augurio è di ripetersi, in entrambi i campi.

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 17 - 29 aprile 2001

Dopo Fano ottima anche la prova di Termoli

Adriatico d'oro!

Questa trasferta rimarrà nella storia della nostra squadra come la più prolifica in percentuale a livello di medaglie, visto che tutti e tre i componenti del gruppo sono sempre saliti sul podio (ed era vero, non più lo squallore delle medaglie ritirate in segreteria…) e mai sul gradino più basso… Se da un lato sono molto contento come promotore di queste due trasferte adriatiche, dall'altro mi domando perché non siano state seguite dal resto della squadra: date un occhiata ai risultati e noterete che avete perso un'ottima occasione per togliervi soddisfazioni uniche, vittorie chissà per quanto irripetibili: gli assenti sbagliano sempre!

Poco più di 500 atleti iscritti alla II edizione della Coppa Città di Termoli, organizzata da un centro sportivo che ancora ricorda con grande simpatia Andrea Ceccarini, che proprio nel club della cittadina molisana concluse la propria carriera agonistica.

Primo a tuffarsi e con successo Sergio D'Alessandro. È riuscito finalmente a scendere sotto ai 7 minuti nei 400 stile libero, migliorandosi di ben 10" rispetto all'esibizione di Fano. Vittoria e tempo migliore di quel 6'57" con cui il suo eterno avversario Mingoia lo aveva superato a Fano.

Incredibile disavventura capitata a Fabrizio Momoni, protagonista di un fantastico 400 stile, passaggio sotto ai 2'30", finale in 5'03"7, solo record italiano ma non europeo perché la giuria non ha preso i tre tempi necessari: sorprende che mentre tutta la piscina seguiva incitante Fabrizio, a nessuno della giuria è passato per la mente che stava per succedere qualcosa.

Si passava ai 50 farfalla, vinti da Marco Perfetto tra i Master 45 con un tempo che sperava fosse migliore. Causa una virata imperfetta, perdevo l'occasione di superare l'ex nazionale Antonio D'Oppido. In ogni caso l'errore era ininfluente sulla classifica, ottima per me, II su 11 concorrenti.

Si andava a cena molto soddisfatti e ne approfittavamo per dare un'occhiata al vecchio borgo con l'antico Castello.

50 rana al risveglio. Sergio affrontava la gara comprensibilmente un poco scarico, ma pur con un tempo non trascendentale non falliva l'appuntamento con la seconda vittoria. Divertente la sfida tra i fratelli sui 50 rana. Complice la mia terza virata imperfetta nelle ultime tre gare da 50 (errori comunque diversi), mio fratello Marco mi bruciava al display (40"77 contro 40"85) che venivano però arrotondati ad un pari 40"8. Parità anche nel piazzamento, entrambi secondi.

Ricevute le medaglie, salutati gli avversari, il gruppetto riguadagnava la strada di Roma, pronti per il prossimo impegno al Foro Italico che conclude questo filotto di gare d'aprile (Nomentano, Montecatini, Fano, Termoli) che mi ha visto sempre partecipe.

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 18 - 28 maggio 2001

Nella terra del vino una gara alle Terme…

Era già estate a Caldiero !

Torno a scrivere dopo quasi un mese e soprattutto dopo i miei disastri flamini, e comincio col ricordare che mentre io mi fermavo, i due Fabrizi conquistavano due storiche medaglie a Viareggio. L'Avico era terzo nei 100 farfalla, il Pace sui 100 rana. Complimenti, in attesa delle prossime. É' proprio l'anno di Avico scrissi, dopo il bronzo della staffetta.

Passando a ieri, ogni anno mia moglie ed io scopriamo una nuova gara. Dopo Varedo (94-95-96), Pesaro (98-99) e Termoli (2000), ci siamo inventati un'altra strana trasferta, addirittura a Caldiero, piccola località termale ad una decina di chilometri da Verona direzione Soave. Una splendida giornata di sole (chi scrive si è pure un po' bruciato) ha permesso di godere appieno nel meraviglioso impianto chiamato <<Antiche terme di Giunone>>, un grande parco polisportivo che ricorda quello di Città di Castello, un poco più vecchio e classicheggiante. Vasca di 50 metri in cemento con bordi alti tipo Foro ma 8 belle corsie, vasca da 16 metri 4 corsie per defaticamento, 2 vaschette per i bimbi, altelene, scivoli, vasca tonda termale, bar (caro) , ristorante (economico), bancarella che vende articoli da mare...

Oltre 800 partecipanti per questa che è una classica del nord, un po' meno classica stavolta perché non pioveva... Invece della solita maglietta che si sbrillenta dopo il primo lavaggio, una torta (confezionata) in omaggio.

Risentiamo e non poco della prima gara all'aperto, ottima l'idea di scaldarci per un bel po'. Il tabellone informava, 28' gradi fuori 29' dentro. Speriamo di avere meno prblemi alla seconda, sabato e domenica prossima a Città di Castello.

Comincio io (Fabio) con i 100 dorso. Dopo un po' passa la paura, nella mente ci sono ancora i due ritiri di Roma ed i primi duri 20 metri, il peggio sembra esser passato, discreta virata, IV posto con un tempo 1" sopra al mio limite. Passa un'ora e mi butto a rana, non va un granché (un altro po' e mi batte pure Stefano…), molto meglio Mona che con 1.37.3 migliora di 3" il già suo primato sociale assoluto, ottenendo un tempo buno per fli Europei. Arriva a quel punto una tanto strana quanto gradita premiazione, siamo la società che viene da più lontano (con Ondablu Torvajanica), ed ecco tre ottime bottiglie di vino che ritiriamo in compagnia delle bimbe. Il nostro coach ci avrà sicuramente invidiato.

Mona non è ancora soddisfatta, e stabilisce il suo second orecord sui 100 stile, migliorando il suo storico limite di Trepuzzi. Si son fatte le due passate, tocca tornare a Roma, ci aspettano 500 chilometri… Diamo un'occhiata ai punteggi e Mona si è migliorata di 47 punti, si avvicina alla quota 3800: chissà che non li raggiunga a Città di Castello con un bel 50 stile libero. Speriamo solo che il tempo ci assista…

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 19 - 3 giugno 2001

uno storico risultato a Città di Castello

Sorpasso in famiglia !

Sono ormai tanti anni che partecipo al meeting <<Italo Galluzzi>> organizzato in quel di Città di Castello, ogni volta ci torno con piacere, anche quando il tempo per prepararmici non è stato molto… tanto un paio di 50 s'improvvisano sempre.

La protagonista è stata mia moglie Mona Horstmann che dopo i due notevoli risultati di Caldiero, ha realizzato due formidabili prestazioni sulle distanze più brevi. Dopo un notevole 50 rana (record sociale assoluto e IV posto), si è ripetuta alla domenica conquistando una storica medaglia sui 50 stile libero, bissando il successo di Termoli 2000 ed eguagliando il suo limite, con il pregio stavolta del riscontro elettronico. Tra qualche settimana sapremo chi ha ottenuto il platonico secondo posto della classifica interna (primo anche quest'anno e irraggiungibile il parente Marco Perfetto).

Stavolta gli organizzatori non hanno avuto troppa fortuna. Dapprima uno sponsor ha voltato loro le spalle, costringendoli a proporre economici gadget: eh sì, ci avevano viziato con magliette, canotte, cappelli ed impermeabili! Poi ci si è messo il computer a far le bizze, costringendoli a ritardare la pubblicazione delle classifiche del sabato alla domenica mattina, fatto davvero insolito. A Roma ci siamo abituati, talvolta abbiamo dovuto attendere qualche giorno… E terza è arrivata poi la pioggia a disturbare lo svolgimento dei 50 rana, mentre la domenica è stata più minacciosa che cattiva. Nonostante questi contrattempi gli organizzatori sono sempre riusciti a mantenere il sorriso, ad essere gentili, e alla fine seppur rammaricati per un'edizione un poco sottotono, siamo tutti tornati a casa con la certezza che anche il prossimo anno questo meeting sarà tra i nostri prescelti. Perché il display del cronometraggio elettronico a piaste era grande e ben posizionato, e a noi master lontani dal podio la gara che più interessa è con noi stessi.

Il pezzo forte di questa manifestazione sono i 1500 stile libero, aperitivo forte per la stagione marittima, in cui Sergio D'Alessandro seppur i precarie condizioni ha sfiorato la vittoria, risultato che non è sfuggito a Marco Perfetto sui 200 dorso, esibitosi per aiutare la squadra nei 50 rana (comunque terzo…).

Da notare inoltre. Claudia Fioretti e Nando Perilli che hanno raggiunto le cinque prove; Stefano e Fiammetta in gara nonostante qualche intoppo fisico; Alessandra Sassu che ha inserito i 50 stile come prima prova; Michele Scialoja finalmente spompato al termine dei 1500; Renata Mirulla Fabrizio Avico costretto a ripetere i 50 farfalla, ma re nello stile libero; Paolo Di Paola gagliardo capitano; un poco deconcentrato Massimiliano Campanelli mentre ha sorpreso Marco Burrascano sui 1500, cui solo la poca esperienza ha impedito di conquistare la migliore prestazione stagionale sulla gara più lunga; un poco in ombra Fabrizio Pace e Fabio Perfetto (capita…)

Altissimo il numero di società iscrittesi nonostante la concomitanza di Piacenza e Gallarate. Gran parte degli atleti preferisce concentrare i propri sforzi al sabato pomeriggio, in modo da poter "sgarrare" alla sera. Non dimentichiamo poi che Città di Castello è per molti dei partecipanti un'occasione per verificare i prodotti della cucina locale, ovviamente bagnata da adeguati vini.

Si conclude anche questa lunga stagione dei meetings, resta comunque per qualche migliaio (…) l'appuntamento con i tricolori che dopo 4 anni tornano a Pesaro, per qualche centinaio anche quello con gli Europei di Palma. Da me che non ci andrò un sincero in bocca al lupo a tutti voi che rappresenterete questo nostro fantastico movimento.

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 8 - numero 20 - 8 giugno 2001

uno storico risultato a Città di Castello

Ultime bracciate clorate

Città di Castello ci ha restituito un certo attaccamento alla squadra, non a caso vi abbiamo rimediato la terza coppa della stagione. Da elogiare alcuni comportamenti (ma credetemi, sto facendo uno sforzo enorme).

Eh sì, che dire, siamo una squadra un poco lazzaretto

Passo ora alle (dolenti) note negative…

Su tutte E.G. (a proposito, ha ridato gli 80 sacchi a Pace?), che riesce a far danni pur non essendo più in squadra: dapprima ha tormentato il Pace per un letto, poi (more solito) ci ha ripensato!

Le gare in acque libere. Er Campana all'inizio dell'anno dichiarò che le gare in piscina sarebbero state solo un preludio per quelle in mare, in particolare per Palma, per lui abituato a farsi tranquillamente 5-6 chilometri: a Martignano e a Torvaianica ci darà buca, speriamo in un recupero da Terracina in poi (anche se non ci credo). Potremmo invogliarlo dicendo che prima della partenza sulla spiaggia nascono certe storie…

Palma. Tutti a chiacchierà nello spogliatoio (Mangione in primis): dai, andamo, famo, prenotamo… ma de che? Ve l'ho detto tante volte, siete tutti chiacchieroni, Avico pure spendaccione che ha buttato la caparra.

E poi l'Americana che ancora sta a chiedere informazioni per le gare… damogliele per <<la gare>>, così almeno prende il treno!

 

realizzazione a cura di Fabio Perfetto