Anno 9 - numero 37 24 agosto 2002
cronache agostane parte prima
Nuotate Adriatiche e Tirreniche
Come tradizione, anche questanno il primo fine settimana dagosto è coinciso con la doppia Marina di Ravenna/ Fano, due gare molto ben organizzate e soprattutto ricche di premi. Solita accoppiata famigliare, io Fabio mi spremevo staccando sia Amedeo Spanò che Alessandro Zanolli, avversari inavvicinabili nelle scorse stagioni, riuscendo a conquistare lottavo posto masters ed il primo (coppa) tra gli M45. Benissimo anche Mona, seconda di categoria (trofeo), ma soprattutto IV master e IX assoluta con tanti punti. Siccome mi ero davvero stancato, rinunciavo alla <<breve>> di Fano, dove Mona si confermava seconda di categoria, VI assoluta e II Masters: un botto di punti ma purtroppo anche tanta mucillagine! Cinque giorni di pausa per prepararci alla doppia di Porto Recanati, giunta alla 3^ edizione, la VASCALONGA molto bene organizzata dalla S.S.NUOTO LORETO sulla spiaggia di Porto Recanati, e quest'anno gli atleti hanno avuto l'opportunità di scegliere se partecipare alla classica 5 km di fondo o "ripiegare" sulla breve di mezzofondo di 2,5 km. Percorso ottimamente disegnato (molte sono state le boe utilizzate); costante l'assistenza con imbarcazioni e canoe. Numerosi gli omaggi gastronomici offerti ai partecipanti ..in aggiunta alla "classica" maglia ricordo della manifestazione. Da apprezzare, inoltre, il buon pranzo bagnato da un ottimo VERDICCHIO che la società organizzatrice della manifestazione ha offerto a tutti i partecipanti in attesa dell'esposizione delle classifiche e delle ricche premiazioni.
Premiazioni svolte in un caldo clima di festa e degna conclusione non solo di questa gara ma di tutte le belle manifestazioni svolte in acque libere organizzate nelle Marche. Per noi si registrava una storica doppietta, sia Mona che io ci aggiudicavamo le gare di mezzofondo, con congruo bottino di punti anche assoluti, mentre Sergio si cimentava nellimpegnativa gara di fondo giungendo II dietro a Forlani. Si rientrava a Roma per un giorno e poi si ripartiva
Nonostante fossero alla prima esperienza, gli organizzatori della Serapo di Gaeta si sono dimostrati davvero abili nella realizzazione della V Traversata della baia omonima. Già da qualche giorno le condizioni del mare li avevano messi in preallarme, per cui quando il Giudice Arbitro, constatate le condizioni del mare, non dava lok per la gara, si sono subito adoperati per cercare un percorso alternativo. Già dal lunedì pomeriggio era stata considerata l?ipotesi di gareggiare allinterno del Golfo di Gaeta, e Vincenzo Baldassarre, decisamente in gamba, ha subito chiesto ed ottenuto l?autorizzazione della Capitaneria di Porto per il nuovo percorso. Alle 10 e 30 tutti gli atleti hanno così raggiunto il nuovo campo gara, prontamente allestito con la collaborazione della Guardia di Finanza. Si è passati dai 3200 metri a 2400, un doppio giro di 1200 metri, una gara quindi perfettamente riorganizzata.
Terminate le fatiche, i nostri sono tornati alla base, per essere TUTTI premiati nel giardino di Serapo, allinterno dellalbergo che ospita anche la piscina dove si allenano masters (oggi presenti in due) ed agonisti (molto più numerosi) dellomonima società. Dicevo premi per tutti, bellissime ed originali medaglie ai primi tre di ogni categoria e, al termine, venivano chiamati tutti quelli <<fuori dal podio>>. Nel (breve) tempo impiegato dalla giuria a preparare le podio>>classifiche, un simpatico rinfresco è stato offerto ad atleti ed accompagnatori, senza che si siano ripetuti gli spiacevoli inconvenienti di qualche settimana prima in zona... Con questa prova si chiudono le gare di mezzofondo del Lazio e, di conseguenza, il Criterium Regionale Masters <<Mario Perfetto>>, le cui classifiche sono state già redatte e le cui premiazioni sono previste per i Campionati Regionali Masters. Un ringraziamento a Danila Di Ciaccio preziosa organizzatrice in segreteria, nonché a Lucia Ianniello e Salvatore Colozzo, che hanno cortesemente ospitato oltre a me anche mia moglie e le nostre figlie, segno che il nuoto delle gare in mare è un modo di essere amici.
LAventino. Ottima gara per Sergio, nuovamente primo, terza Mona nella sua categoria, quarto Fabio beffato due volte, una da un avversario imbecille quindi dalla giuria (arrivo in mucchio).
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 38 25 agosto 2002
Cronache dei Campionati Italiani Assoluti di Fondo
Anche noi nel Tricolore!
La fortissima squadra nazionale azzurra di fondo ha partecipato in massa con atleti, allenatori (Giuliani e Fusco) e dirigenti (Ambra Ronzoni e Lo Cascio) al week end tricolore toscano, nel quale erano in programma le prove uniche di Campionato Italiano sia sui cinque che sui dieci chilometri.
Si è cominciato il sabato mattina con lappuntamento presso l'Hotel Darsena in località Puntone (Scarlino), un ritrovo al riparo della pioggia battente per ultimare le iscrizioni e salire sul pullman che ci avrebbe condotto in due ondate nella meravigliosa baia di Cala Violina, oasi naturale protetta, davvero un posto adatto ad una gara sportiva che si disputa nella <<natura>>. Nel frattempo (per fortuna) era tornato il sole Il percorso, ben segnalato, prevedeva un'uscita sulla destra, una prosecuzione lungo costa, il doppiaggio di alcune boe, sino all'inversione di rotta per riguadagnare Cala Violina, dove ci attendeva una doccia da 3 mila litri approntata dall'organizzazione, molto ben curata da Mauro Lombardi. 56 gli atleti che hanno concluso la gara, peccato per chi si era iscritto con ritardo e non ha potuto partecipare, viste le numerose assenze. Vittorie non certo inattese per Viola Valli davanti a Valeria Casprini e Silvia Bresolin tra le donne e di Luca Baldini su Stefano Rubaudo e Andrea Volpini tra gli uomini. Premi per i primi di ogni categoria, il tutto però preannunciato dalle classifiche stampate e affisse dalla Giuria, ma preceduto giustamente dal pranzo offerto agli atleti, alla giuria ed alle autorità. Visto che eravamo un po' più del previsto, gli organizzatori si sono scusati ma noi siamo sportivi!
La domenica un cielo coperto ed un accenno di pioggia precedevano la partenza della 10 chilometri, inserita questanno come Maratona degli Etruschi, ben curata dallirriducibile Giovanni Trani. Davvero tanti partecipanti per una gara così lunga, e la camminata che ci conduceva dalla spiaggia della Baia di Salivoli sino alle boe di partenza era quasi mesta, forse perché tutti noi sapevamo bene cosa ci attendeva Prima delle partenze foto di gruppo con maglietta dellAIDO, lAssociazione Italiana Donatori di Organi. Ho scritto partenze al plurale, poiché sono state due, separate tra uomini e donne (mezzora di intervallo). Anche in questa gara il percorso era semplice e ben segnalato, si raggiungeva sulla destra dopo un paio di chilometri Cala Moresca, primo dei due traguardi volanti, si doppiava la prima boa e si riusciva allesterno di uno scoglio segnalato da una boa supplementare. A quel punto si proseguiva dritti per cinque chilometri, dopo aver raggiunto e superato la spiaggia di Salivoli, quindi Piazza Bovio: si vedeva a quel punto la boa dei (circa) sette chilometri, secondo traguardo volante, doppiata la quale si intraprendeva la strada del ritorno sempre lungo costa Ecco Piazza Bovio, riecco Salivoli, limbuto segnalato come a Cala Violina da due grandi boe gialle, nota curiosa sopra lo striscione unaltra scritta <<INCERTI>>, uno sponsor dal nome singolare.
Viola Valli (che sappiamo legge questi commenti, cosa che onora tutti noi collaboratori con Giovanni Bozzolo di questo prezioso sito) e Luca Baldini si confermavano anche sulla distanza doppia, in particolare il podio femminile era identico. Anche qui tempestiva affissione delle classifiche e premiazioni molto curate con lesecuzione dellinno di Mameli, non dimentichiamo che era il Campionato Italiano di uno sport in cui i nostri nazionali primeggiano da anni in campo mondiale, risultato di tanti sacrifici di atleti molto simpatici, modesti e disponibili: perdonate la retorica, ma è stato un onore per molti noi, personaggi tecnicamente di secondo piano (me ne sono reso conto soprattutto quando le prime tra le donne mi hanno superato ), disputare una gara con certi campioni, un fine settimana concluso con un buon pranzo ed un arrivederci per gli ultimi scampoli di stagione! Grazie e complimenti a tutti per questo bellissimo fine settimana di nuoto!
LAventino. Dopo le due partecipazioni di Sergio DAlessandro (2000 Follonica e 2001 Policoro), raddoppia la nostra presenza e triplica come numero di gare. Sergio disputa la 5 km giungendo II di categoria, Fabio (che scrive) è stato III tra i master 45 nei 5 mila, un po al risparmio (ma la classifica è buona) in vista dellavventura dei 10 mila, oltre 3 ore in mezzo ai marosi, davvero una prova impegnativa, comunque secondo di categoria, dove il primo mi ha imitato ma durante la gara e col costumane intero! Meglio provvedervi prima!Rimangono Sestri Levante e Caldonazzo!
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 39 26 agosto 2002
Cronache di sventura
Il fondo secondo Sergio
Se dovessi dare un voto al Trofeo Baratti, darei senza dubbio un bel 30 e lode per la bellezza della località dove si svolge la gara.
Io, affascinato dalla natura e dal mare, dopo la terza boa mi sono perso in mare aperto, e se una barca del seguito (se ricordo bene la numero 4) non mi rimorchiava fino al traguardo, starei ancora a nuotare come novello Ulisse alla ricerca della sua Itaca.
A dire il vero prima della barca numero 4 (che Dio glie ne renda merito) unaltra barca appoggio aveva tentato di indicarmi la rotta da seguire e mi urlavano "no, così vai a riva!", ma io ero convinto che a riva dovevo andare e che era impossibile che continuassi a nuotare in mezzo al mare!
Le boe non erano tutte uguali. Cerano quelle classiche , eleganti, maestose, dritte in mezzo al mare, e quelle più modeste, tipo salsicciotti, che galleggiavano dimessamente sulle acque. Ma quante fossero le boe "eleganti" e le boe "modeste" per me era e rimane ancora un mistero.
Al traguardo ho ritrovato tutti quelli che io, alla partenza, avevo staccato alla grande. Quando mi hanno visto arrivare non credevano ai loro occhi, perché erano convinti che io fossi arrivato da un bel po di tempo.
A questo punto una domanda sorge spontanea: ma questo gruppo di più deboli che mi ha preceduto avrà fatto il percorso esatto?
Io sono sempre stato un profondo sostenitore delle boe. Se dipendesse da me, metterei una boa ogni 50 metri.
Come Master 65 non sono più tanto sveglio. I riflessi sono più lenti ed il percorso mi risulta ben chiaro solo quando ho terminato la gara.
Per le prossime competizioni io suggerirei di fare una riga bianca tra una boa e laltra così sarei sicuro di non sbagliare.
Ho interpellato la ditta che fa la segnaletica stradale a Roma, ma mi hanno risposto che le righe, sullacqua, non si possono fare, che fregatura! Continuerò a perdermi nellazzurro mare, con la speranza di trovarmi sempre in località incantevoli come il golfo di Baratti.
Incredibile a dirsi, a Scarlino ho visto tutte le boe che erano state dislocate lungo il percorso. Era tanta la gioia, che ogni tanto mi fermavo ed urlavo "boa, boa".
Diverse barche appoggio mi si sono avvicinate per chiedere spiegazione delle mie grida, ed io rispondevo che tutto procedeva bene e che il mio era solo un grido di gioia.
Le barche allora si allontanavano, ma sono convinto che qualche membro dellequipaggio avrà pensato che io ero matto.
Al ritorno, quando sono arrivato nei pressi dellultima boa, quella che precedeva il traguardo, mi sono commosso, gli occhialini mi si sono riempiti di lacrime e .. non ho visto più nulla. Mi sono perso la boa ed è ricominciato il mio solito dramma.
Per fortuna tutto si è risolto in un minuto, perché la boa era proprio dietro di me, mentre io guardavo solamente avanti.
Una barca appoggio mi si è avvicinata ed un membro dellequipaggio mi ha detto "boa, boa?". Ed io, con tutto il fiato che mi era rimasto, ho urlato "boa, boa" e sono ripartito di corsa (si fa per dire), verso il traguardo.
Sergio DAlessandro
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 40 2 settembre 2002
Cronache di acque scure
Sestri vista da Maurizio Morini
Ci si trova ancora una volta , una delle ultime, e nonostante le "arrabbiature" le delusioni di tutta una stagione, era già evidente in molti la nostalgia di doversi perdere di vista per un altro anno e di non poter più confrontarsi con gli amici di tutte le gare.
Con la pre-iscrizione obbligatoria si sono notevolmente snellite le procedure di iscrizione limitate al solo pagamento ed alla successiva punzonatura con una novità , nata dalla fervida mente di Franco, oltre al numero sulle spalle una lettera sulla mano che contraddistingueva le categorie.
Pronti e tutti sulla spiaggia x l'appello e come al solito c'è qualcuno che ci vuole partenti dalla spiaggia ma noi, che conosciamo il regolamento, partiamo tutti dall'acqua.
Devo dire che l'acqua alla partenza era decisamente sporca ma non era per noi un problema , i nostri anticorpi a fine stagione sono sufficienti a lottare con Bin-Laden; finalmente si parte su di un andata e ritorno di circa 2,5 Km da ripetersi due volte , alla prima boa di virata noto con piacere che una barca con a bordo un giudice controllava tutti i nostri numeri, FINALMENTE, eravamo controllati a tutte le boe di virata.
Pronti via come al solito il buon Proietti (nominato Sirenetto della gara da una giuria femminile, n.d.r.) parte come per un 200 in vasca e credo che dopo 100 metri fosse davanti a Formentini, il quale nonostante non avesse rivali, Menoni è carico di lavoro x i mondiali, ha fatto tutta una gara solitaria subito dietro a Marco si attestano Menoni e Calmasini poi un terzetto con Seguiti Donati Fontanesi e a seguire un gruppo con Milano Morini Ferrara Parrinello Tartarotti D'orsi e la "povera" Battistoni unica donna in questo gruppo di vecchie volpi delle gare in mare, devo dire che qualche colpetto è volato ma niente di grave e comunque solo "involontari".
Il nostro gruppo ha visto un susseguirsi di cambi in testa che erano legati anche alle condizioni del mare, mi spiego , alla boa di metà giro l'onda si faceva sentire e lì D'Orsi esprimeva tutta la sua potenza , nella boa più vicina all'arrivo con il mare fermo Ferrara sfruttava al meglio le sue doti di scivolamento tanto da compiere un inseguimento di circa 800 metri a Milano che aveva cercato di andarsene così bracciata dopo bracciata siamo a 500 metri dall'ultima boa e tutti sono ad aspettare che uno prenda l'iniziativa io decido che è ora alzo la testa fisso la boa e poi giù a testa bassa , dopo 300 metri di tirata mi guardo in coda e vedo che "finalmente" il gruppo si è leggermente allungato prendo fiato per alcune bracciate e poi riparto all'arrivo solo la freschezza di Milano mi fulmina e riesco al pelo a battere Ferrara , questa parte finale di gara "ragionata" mi ha di fatto riconciliato con le gare in mare e credetemi ripaga di molte amarezze.
Doccia fredda per tutti, anche per chi ha acquistato un gettone per la calda, poi ampio rinfresco per tutti bagnanti compresi e finalmente premiazione con premi per i primi tre di ogni categoria, premi che consentono di godere anche in questa fase di un bello spirito goliardico vedi Tartarotti con dei bei occhiali da sole anni 60 da donna e io che dovrò leggermi il Decamerone volume primo , uffa così mi tocca il prossimo anno vincere il secondo. (Maurizio Morini)
LAventino. Cero solo io, secondo di categoria (a me han dato una fotocamera usa e getta con flash + 3 rollini fotografici), anche se per me ero giunto davanti a Torre (mi avrebbero dato uno zainetto), tempo decisamente buono (1 ora e 27 soprattutto se confrontato con lora e 4 del vincitore Formentini, pochi punti, per cui vengono sorpassato da Morici come punteggio masters, ma non come punteggio assoluto.
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 41 9 settembre 2002
Le classifiche di categoria potrebbero regalarci una bella sorpresa
Un finale in bellezza!
È stato Sergio a cominciare lultimo fine settimana di gare di questa estate, raggiungendo il lago di Caldonazzo, bellissimo invaso poco distante da Trento, nelle cui fresche acque si disputava una quattro chilometri valida per il mezzofondo. Lottimo punteggio master gli ha permesso di superare in extremis Sergio Ferri, piazzandosi così al II posto dietro alleclettico Forlani. Restando in tema di classifiche, ci hanno provato in due ad <<attaccarmi>> (per fortuna senza successo), dapprima il ravennate Alessandro Zanolli che, invece di disputare la gara di fondo ed entrare in classifica (sarebbe stata la sua III prova), ha preferito puntare sul mezzofondo (raggiungendo quota 381, per fortuna lontano dai miei 397), ha poi proseguito il milanese Giorgio Greppi che, invece di disputare i 4 chilometri di mezzofondo ed entrare in classifica (sarebbe stata la sua IV prova), ha scelto la 10 chilometri di fondo, dove è sia già Campione Italiano Master (prova unica di Trezzano) che primo nel Grand Prix di Categoria, per cercare di incrementare il punteggio assoluto, raggiungendo quota 23 (contro i miei 28 )
Domenica pomeriggio, con un bel sole è calato il sipario sul Campionato Italiano di Mezzofondo, sviluppatosi su ben 30 manifestazioni svoltesi in molte regioni. La 59' edizione del Miglio di Sturla ha avuto l'onore di chiudere le <<gare brevi>>, e si è trattato di un finale in grande stile, visto che sono stati oltre 200 a partecipare alla kermesse nella piccola baia situata nella riviera di levante di Genova dove sfocia il fiume Sturla che dà il nome al quartiere, alla Società nonché alla manifestazione. La gara è stata preceduta al mattino dal <<Piccolo Miglio>>, 1000 metri riservata ad Esordienti e Ragazzi.
L'unica cosa che non ho condiviso con gli organizzatori è stata la partenza, primo perché non eravamo tutti in acqua, mentre l'articolo 3 del Regolamento prevede altre cose, secondo perché con oltre 230 atleti in una gara di un miglio la possibilità di arrivi in <<mucchio>> è alta (con conseguenti contestazioni), il rischio che il proprio numero al giro di boa sfugga alla giuria è discreto (oltretutto un barcaiolo ci invitava a farlo con calma, quasi che invece che ad una gara stessimo partecipando ad una passeggiata ) mentre sono certe le collisioni all'inizio. Morale, visto che vi era una buona squadra di cronometristi con attrezzatura, sarebbe bastato farci partire dalle boe arancione scaglionati in 3 gruppi con distacchi di 5 minuti, primi gli agonisti con la cuffia bianca, secondi i masters con la cuffia gialla e terzi gli amatori con la cuffia verde, per rendere perfetta una gara che vanta un percorso chiarissimo con delle grandi boe di virata e di arrivo nonché dei validi punti di riferimento costituiti da gruppi di palloni.
Il tempo buono ha permesso a molti di noi di attendere la partenza della gara giustamente posticipata di mezz'ora causa l'elevato numero di iscritti e, sempre a merito degli organizzatori, sono state molto gradite all'arrivo le docce calde nonché la marea di biscotti offerti da uno sponsor, pensate che per tutta l'ora intercorsa tra l'arrivo dei primi e la scadenza del tempo massimo,era un via vai di gente che si ritemprava.
In attesa delle classifiche è stata anche organizzata l'estrazione dei (50) premi di una grande riffa, che ha reso più simpatica l'attesa per la laboriosa compilazione delle classifiche che però non ho potuto attendere, l'Eurostar che ci riportava a Roma sbuffava impaziente alla stazione di Brignole. Dovrei comunque essere arrivato II di categoria, dietro a Claudio Collalti che però, pur avendomi sempre superato negli scontri diretti del mezzofondo, dovrebbe stare dietro: sarebbe incredibile arrivare primi avendo fatto punti ad Ancona e Ravenna .
Manca solo la gara di fondo di Sferracavallo per chiudere anche il circuito di Fondo, in programma in una città appena ferita dal terremoto. Dopodiché tutti in attesa delle classifiche e poi a fare il tifo per la squadra italiana che andrà a gareggiare nel Mar Rosso! In bocca al lupo, ragazzi!
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
numero 41 BIS
Marco, luomo di punta si sfoga
Finalmente via da voi!
Domani potrebbe per la prima volta allenarsi con i nuovi compagni della Vis Nova , ma Marco Perfetto non rinuncia a spargere veleni sull'Aventino. In un'intervista al quotidiano Nuotella 2000, l'uomo di punta parla finalmente in modo chiaro, spiegando quali fossero i suoi rapporti con l'allenatore della squadra gialloblù, Paolo Di Paola, e con i compagni.
Marco spiega le difficoltà che provava a Via Marmorata e il fastidio per la preparazione solitaria. "E' stata dura allenarsi all'Aventino - assicura a Nuotella - praticamente lo facevo sempre da solo, o, al massimo, con i miei ex compagni di dorso Avico e Burrascoso. Neppure loro piacevano al tecnico gialloblù e la verità è che in realtà formavamo un gruppetto a parte anti-Dipa".
Ma se i contrasti con l'allenatore si conoscevano, nell'intervista si scopre che il campione del dorso non andava tanto daccordo neppure con i suoi compagni di corsia, e ora spera che al Vis Nova la situazione cambi radicalmente: "Quando mi sono fermato e sono stato a riposo - accusa Marco solo Pasquini mi è venuto a trovare. Non certo i nuotatori delle 7 e 20".
Anche la gara di Città di Castello a cui non ha partecipato nel giugno scorso diventa un'occasione per fare paragoni poco lusinghieri con il nuoto gialloblù: "Una gara come quella sarebbe stata impossibile in Via Marmorata", ha concluso il barbetta.
Intanto sulla vicenda del nuotatore è intervenuto, in un'altra intervista, l'allenatore del Vis Nova, Vincente Dell'Acqua, che ha difeso le scelte del neo M50: "Dopo 18 anni nella stessa società, un master ha perfettamente il diritto di cambiare team. Per questo Marco non ha tradito nessuno".
L'arrivo dell'Uomo di Punta, secondo Dell'Acqua, permetterà alla Vis Roboris di "compiere un ulteriore salto di qualità. Lui è felice di essere approdato alla nostra squadra e noi siamo entusiasti del suo arrivo. Non sono preoccupato dalle sue condizioni fisiche e sono deluso da alcuni commenti ironici che hanno accompagnato il suo recente infortunio muscolare. Io non ironizzo mai sui problemi fisici delle persone, altrimenti all'Aventino (con tutte le assenze alle gare della scorsa stagione, ndr) potrei fare una strage".
Dell'Acqua ora si ritrova a gestire una squadra ancor più stallare, con Marco che si aggiunge ai vari Pelosio, Pepponi e Cecchini. "Il fatto che vi siano molte pollastre non rappresenta un problema. Bisogna gestire lo spogliatoio con semplicità, prestando molta attenzione alle docce".
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 42 - 12 settembre 2002
Il saggio in azione
Freddo o
Caldo
nazzo?
Ho recentemente scoperto che un grande poeta del passato, tra una poesia e laltra, partecipava anche alle gare di nuoto master .
Quando infatti scriveva "care, fresche e dolci acque" si riferiva al lago di Caldonazzo, dove le acque sono dolci e certamente freschissime.
Che al poeta le acque fossero anche "care" derivava dalla sua affezione a questo lago, dove, ogni volta che partecipava, arrivava primo.
Sembra anche che la parola "master" labbia involontariamente inventata sempre lo stesso poeta.
Poiché vinceva sempre lo chiamavano "mostro" o "maestro" (non si sa bene) e, con il passare del tempo, e nata la parola "master".
Da alcuni dipinti dellepoca ho potuto rilevare anche che i nuotatori non gareggiavano in costume, ma indossavano dei mutandoni più o meno lunghi (fondi) a secondo della distanza che dovevano percorrere e per questo motivo, le gare sono state poi classificate di "fondo" o "mezzo fondo".
Tornando a Caldonazzo posso dire che la gara è stata molto bella ed organizzata magnificamente bene.
La partenza sembrava la mezzanotte del 31 dicembre. Si doveva partire alle 14,30 ed alle 14,30 si è partiti, né un secondo prima né un secondo dopo.
Le boe cerano, ben visibili, ed il traguardo era segnalato in maniera perfetta.
Lacqua era freddina. Quando siamo partiti ho avuto il timore che non avrei resistito a lungo a quella temperatura, ma poi mi sono fatto coraggio, ho stretto i denti che sbattevano per il freddo ed ho terminato la gara.
Poiché allarrivo cera molto pubblico che applaudiva tutti i concorrenti, anche io ho ricevuto la mia dose di applausi. Delle gentilissime ragazze ci hanno subito offerto del tea caldo, e vi posso assicurare che non ho mai bevuto un tea caldo così buono.
Non era un tea, ma un nettare degli dei! E proprio il caso di dirlo " caro, caldo e dolce tea"!
Il tempo di levarci i ghiaccioli di dosso, e la classifica era già pronta! Subito dopo la premiazione ed una bella spaghettata.
Sono arrivato primo. Cero solo io della mia categoria! Gli assenti hanno sempre torto, peggio per loro.
Amici sto scherzando. Il prossimo anno venite a Caldonazzo perché la gara è bellissima.
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 43 13 settembre 2002
La squadra
Mona Horstmann, M30 Chiara Murgia, M35 Antonella Sorci, M35 Alessandra Sassu, M35 Valentina Mastroianni, M70
Rana Stile Libero Stile Libero Rana Rana Stile Libero Dorso Misti Fondo
Marco Burrascano, M25 Marco Corinaldesi, M30 Filippo Fortini, M30 Fabrizio Avico, M35 Massimiliano Campanelli, M35
Eclettico Stile Libero Triathlon Dorso Farfalla Misti Mezzondo
Paolo Di Paola, M35 Marco Mangione, M35 Fabrizio Pace, M35 Andrea Colcos, M40 Marco Maitan, M40
Allenatore Velocità Eclettico Stile Libero Stile libero
Ferdinando Perilli, M40 Stefano Radici, M40 Fabio Perfetto, M45 Marco Perfetto, M45 Michele Scialoja, M45
Assenteismo Rana Farfalla - Fondo Dorso Misti Rana
Fiammetta Corrado, M30 Renata Mirulla, M30 Sergio DAlessandro, M65 Luisa e Giorgia
Dorso Stile Libero Stile Libero Rana Fondista Supporter
realizzazione a cura di Fabio Perfetto
Anno 9 - numero 44 16 settembre 2002
Dopo Sferracavallo è davvero finita
Finite le gare, si torna in acqua
Il caso vuole che sabato scorso sono terminate le gare ed oggi, lunedì, ricominciano gli allenamenti in piscina. Anche la trascorsa è stata una stagione notevolissima per le gare in acque libere, meglio così. Bando alle chiacchiere e passiamo alle cifre.
Oltre alla fugace apparizione di Marco Burrascano, tre sono stati i <<marinai>> in azione, Mona Horstmann, Sergio DAlessandro e Fabio Perfetto, i quali hanno preso parte a ben 21 manifestazioni.
Nelle 14 manifestazioni di mezzofondo hanno ottenuto 10 vittorie, 8 secondi e 4 terzi posti, mentre nelle 7 di fondo sono giunte 3 vittorie, 5 secondi e 2 terzi posti.
Ben 7 volte sono andati a punti assoluti, in queste gare si compete anche con atleti nazionali assoluti, e solo quelli che occupano le posizioni più elevate conquistano qualcosa in più del punto presenza. Limpresa è riuscita 4 volte a Mona Horstmann nel mezzofondo e 3 volte al marito Fabio, 2 nel mezzofondo ed una nel fondo.
Come classifiche di categorie Mona Horstmann è stata V tra le master 30, una fascia che ha visto 8 atlete classificate su 36 partecipanti e tra le escluse vi è la campionessa uscente Barbara Grillo, segno che riuscire a terminare le quattro prove è comunque un bellimpegno. Oltre a questo da segnalare sia il III posto nel Criterium Regionale <<Mario Perfetto>> ed essendo andata per ben 4 volte a punti assoluti, si è di classificata al 29 posto nel Campionato Italiano Assoluto. Significativa infine la prima vittoria di categoria a Porto Recanati.
Sergio DAlessandro è terzo nel Gran Prix di Fondo e secondo nel mezzofondo, specialità in cui ha vinto tutte e sei le gare a cui ha partecipato, giungendo inoltre II nel Criterium Regionale <<Mario Perfetto>> ad un solo punto di distacco da quel Sergio Ferri che il nostro Sergio ha sempre battuto. Nella prova unica di Campionato Italiano Assoluto sui 5 chilometri di Cala Violina (Follonica) si è classificato II della sua categoria.
Più fortunato è stato Fabio Perfetto (sempre a scrivere), primo tra i master 45 nel Campionato di Mezzofondo dove con 397 ha preceduto di pochissimo sia Claudio Collanti (395 punti) che Amedeo Spanò (394), e mentre quest`ultimo ha realizzato gran parte del bottino nella deserta Policoro, Collalti è stato superato grazie alle tre vittorie adriatiche, Ancona, Marina di Ravenna e Porto Recanati. Terzo posto di categoria nel Gran Prix di Fondo dietro il milanese Giorgio Greppi (Campione nella prova unica di Trezzano) ed il siciliano Giuseppe Morici, due nuotatori che hanno preferito concentrare in questa stagione i loro sforzi solo nelle distanze lunghe, pensate che Greppi ha terminato due <<10 chilometri>> e Morici le due prove di gran fondo, la seconda delle quali lo ha visto in azione per ben sette ore e mezzo In ogni caso, anche se si tratta di una classifica platonica, primo posto ex-equo con Giorgio Greppi nella classifica con punteggio assoluto, questo grazie sia alla gara di Formia, sia per aver portato a termine entrambe le prove di Campionato Italiano Assoluto, la 5 chilometri di sabato 24 agosto e la 10 chilometri del giorno dopo, dove si è intrattenuto per oltre tre ore tra i marosi.
Poiché nel computo nella classifica per società vengono presi in considerazione quattro atleti per specialità, avendo noi tre mezzofondisti e due fondisti classificatisi, vi sono anche buone possibilità di ripetere il buon piazzamento dello scorso anno.
realizzazione a cura di Fabio Perfetto