Anno 10 - numero 24 – 5 maggio 2003

Prima tappa della doppia romana: grande impresa dell’uomo di punta

Marco Perfetto nella storia

Doppia piastra (su entrambi i lati della piscina) e display con nome degli atleti: la Larus non ha badato a spese per la prima edizione del proprio meeting masters. Per la cronaca il noleggio del tabellone è costato MILLE EURO o EURI (come recita la Gazzetta Ufficiale). L'obsoleta vasca del Foro Italico può essere messa in condizione di ospitare ottimi meetings, a condizione che si studino per bene i dettagli. Novità assoluta (almeno per me) la presenza di un tabellone elettronico (non un semplice televisore) che elencava gli atleti in chiamata, ma non uno solo, bensì 20 per volta! Questo vuol dire che le due classiche attese, quella della chiamata e quella per conoscere il proprio tempo, erano ridotte all'osso.

Rapidissima la compilazione delle classifiche, molto ben organizzate anche le premiazioni con un bel podio. Questo meeting ha confermato, che delle belle manifestazioni a Roma non sono un'utopia… E siamo tutti in attesa per il prossimo fine settimana del ritorno, dopo 17 anni, allo Stadio del Nuoto, l'occasione è la quarta edizione del IV meeting del Flaminio Sporting Club.

Grande partecipazione favorita da un programma di gare non troppo impegnative (previste invece il prossimo fine settimana..), e mi si consenta una volta una citazione particolare, per mio fratello Marco, che a quasi 50 anni si è tolto la soddisfazione di una vita natatoria: proprio nell'impianto in cui ha mosso le prime bracciate, nella vasca in cui ha frequentato negli anni '60 il centro CONI, ha stabilito il nuovo Primato Italiano nei 50 farfalla, togliendolo ad un grande del passato, quel Giampiero Fossati che nel 1966, in occasione dei freddissimi Campionati Europei di Utrecht, fu l'unico atleta italiano uomo a raggiungere la finale, per la cronaca nei 200 farfalla. Giampiero Fossati, uno dei tanti esponenti della Scuola Napoletana di farfallisti, di cui ricordiamo i vari Rastrelli, Castagna, Attanasio, Furgiuele e soprattutto Bubi Dennerlein, il cui primato sulla distanza stabilì anche quello della longevità, prima di essere migliorato nel 1970 da Angelo Tozzi. Non si tratta comunque del primo record per Marco, che già nel 1996 migliorò il limite dell’insolita distanza dei 1000 metri stile libero a Città di Castello al passaggio dei 1500. Questo è certo di maggior prestigio.

Presente alle premiazioni l'ex Campione e Primatista Europeo, nonché prima medaglia olimpica italiana maschile (400 misti a Seoul ''88) Stefano Battistelli, a coronamento di una giornata di nuoto masters organizzata con professionalità agonistica.

Torniamo a noi, è stata la giornata nera dei Fabrizi. Il povero Avico, dopo la legnata di Viareggio, non appena appresa la notizia del record di Marco, ha cominciato a perdere lucidità… fatto sta che (parole di Renata), appreso anche del 1.14.77 del sottoscritto sulla distanza doppia, ha accusato 37.8 di febbre… Non meglio Fabrizio Pace, che ha disertato il meeting sponsorizzato dal suo datore di lavoro… Certo, Avico che crolla, Pace che diserta, Petti che si sposa e la moglie deve andare al pronto soccorso durante il viaggio di nozze: che nome sfigato!

Note positive? Certamente. Michele Scialoja ha affrontato la non facile prova dei 200 misti, Mona è scesa a 31.26 sui 50 stile conquistando un sorprendente III posto, imitata dal marito, in un arrivo quasi contemporaneo con tempi non eccelsi tra gli M45. In compenso mi sono rifatto nei 100 farfalla… Tecnicamente parlando notevoli i 906 punti sempre di Marco nei 50 dorso, inspiegabile il 50 stile di Stefano (perché non ha scelto rana?). Sofferta stavolta la medaglia per Valentina (III a rana) segno che le masters 70 cominciano ad essere un gruppo. Fiacco Peppe.

Ed ora tutti in spasmodica attesa della pubblicazione delle starting list del prossimo fine settimana. Gare severe nel meeting Flaminio (meno male che Mangione non nuota altrimenti avrebbe richiamato i carabinieri come due tre anni fa, dovrebbe chiamare la neuro, e per se’), ma soprattutto, penserò a voi da Savona, dove mi recherò per disputare i 1500, in modo da concludere – speriamo - l’Ironmaster.

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 10 - numero 25 – 7 maggio 2003

Consigli per non toppare anche la prossima gara

Senza darsi le arie…

Molti di voi non erano ancora nati (masters-natatoriamente parlando) quando nel lontano 27 giugno 1986 il Di Paola (che ancora nuotava e persino gareggiava…) ed io ci recammo allo Stadio del Nuoto per testare la vasca che avrebbe ospitato la terza edizione dei Campionati Italiani Masters (dopo 1984-Genova e 1985-Città di Castello). Ci lanciammo a stile libero e dopo soli 200 metri boccheggiavamo: classico errore dovuto all'inesperienza. Dopo un poco, ci abituammo al nuovo regime respiratorio, ed ecco già al meriggio Paolo nuotare intorno ai 2 e 45 nei 200 stile libero (non si è mai più avvicinato a quel tempo in gara), mentre io affrontai in maniera più che dignitosa (calcolando che non mi allenavo quando insegnavo nuoto) un 100 farfalla in 1.18.57.

Perché vi racconto questo? Sabato prossimo avverrà l'apertura ufficiale della stagione all'aperto, sede per molti di voi lo Stadio del Nuoto. Tranquilli, non ci sarà nessun Mangione (non tutti gli incidenti in montagna vengono per nuocere…) che chiamerà i Carabinieri col cellulare (cosa che fece tre anni fa all’Acqua Acetosa quando la scoperchiarono), dovrete solo prestare un poco di attenzione alla variazione del miscela contenente il comburente (detto anche ossigeno), visto che il carburante lo avrete già…

Per prima cosa non tirate tardi venerdì sera, in modo da poter raggiungere lo Stadio del Nuoto PRESTO, ed effettuare un bel riscaldamento prima che la piscina non si trasformi nella solita tonnara (Molinella docet). Cominciate con il vostro solito programma (vi consiglierei in 400 stile respirando tutte le bracciate, ma se siete soliti con altre distanze, mantenete le vecchie abitudini) , avendo l’accortezza di tenere un’andatura un 10-20 % più lenta del solito, respirando con meno veemenza possibile potete.

Dovete considerare che variando la composizione dell’aria (soprattutto in base alla presenza di umidità), proverete la stessa sensazione che vivono i principianti adulti della scuola nuota quando cercano di imparare la respirazione, l’istinto vi farà prendere più aria quando invece ne avete minor bisogno.

Qualora fosse disponibile un’altra vasca all’aperto (l’ideale sarebbe che fosse agibile quella dei tuffi, in cui per tanti anni mi lanciai nelle calde estati degli anni ’70, sì cari all’assente Avico), provate a verificare, a riscaldamento terminato, se le cose vanno meglio.

Le stesse istruzioni valgono per chi ha le gare solo domenica e sabato non può nuotare in vasche scoperte al sabato, e per chi esordirà all’aperto in occasione del Meeting Due Ponti.

Qualora dovesse piovere, o meno improbabilmente dovessero essere (come due anni fa) caldo, umido, magari coperto, cercate quanto prima di abituarvi, due anni fa io feci un botto storico, ma già lo scorso anno, in condizioni analoghe (Pesaro metà maggio) mi acclimatai in meno di mezz’ora. Che dire ancora? Boh! Che la Sindrome Acuta Risultati Scadenti non colpisca (dopo….) anche noi!

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 10 - numero 26 – 12 maggio 2003

Bene anche il secondo movimento

Il Maggio Romano di nuoto …

Dopo il celebre maggio fiorentino musicale, ecco finalmente un maggio natatorio romano: l'accoppiata dei meetings Larus - Flaminio Sporting Club si conclude molto bene con il record europeo di Cristina Tarantino nei 400 misti. Ma la grande sorpresa (in parte annunciata) è stato il ritorno del nuoto masters allo Stadio del Nuoto, dopo quasi 17 anni di assenza: era infatti dal 27-28 giugno 1986 (ed io c'ero...) in occasione dei Campionati Italiani che la vasca olimpica non ci ospitava. E la fortuna ha anche dato una mano come condizioni meteorologiche, visto che dopo le incertezze del sabato, un caldo sole ha illuminato le gare della domenica, giornata che ha anche riproposto il tabellone elettronico!

Peccato che in molti si siano lasciati spaventare da un programma non facilissimo (comprendente 200 farfalla e 400 misti ma nessuna prova da 50 metri), ne sarebbe valsa la pena, soprattutto per le premiazioni effettuate non con la solita fila in segreteria interna, ma con tanto di prechiamata, podio e sottofondo musicale, premiazioni effettuate dal dirigente Salvatore Scimonelli, anche lui tra i presenti nel 1986...

La disponibilità della attigua vasca dei tuffi per riscaldamento e defaticamento è stata molto apprezzata, da atleti e supporter, soprattutto quando col passare delle ore il clima invitava ad una giornata da mare... E proprio sotto il sole una premiazione davvero interessante, relativa alla combinata assoluta tra i due meetings, la somma dei punteggi ottenuti dagli atleti nelle 4 gare disputate, che ha visto tra le donne imporsi Cristina Tarantino davanti a Laura Gorgerino e Barbara Grillo, mentre tra gli uomini Antonello Laveglia ha preceduto Alessandro Tiberti e Marco Perfetto, di pochissimo sopra Raffaello Clavari.

Per concludere, speriamo che questi tangibili miglioramenti proseguano ora con il meeting del Due Ponti e che questa crescita di qualità prosegua nella prossima stagione.   

Parlando invece delle squadre, grande affermazione della Larus, nonostante lo scarso contributo offerto dal gruppo ex-Aventino, molti devoti al Dio Assen (…) e soprattutto un super somaro: Masssimiliano Campanelli, alla terza squalifica stagionale per falsa partenza (che dite, cominciamo a pregustare quella sui 1500 a Città di Castello, dopo che lo scorso anno la giuria lo graziò, sebbene il <<bruciato>> partisse dall’acqua?)

Rimanendo in tema 1500, al sabato mi sono recato a Savona, per chiudere la diciottesima Iron…prova, impianto che ricorda molto quello di Civitavecchia ma con vasca da 50 metri, circondato dal mare e da vecchi edifici, mentre nuotavo vedevo una fabbrica abbandonata, metteteci pure che il cielo era coperto, con diverse spruzzate di pioggia, per cui dopo 300 metri capivo che non si andava ma non potevo certo fermarmi… comunque gara finita con un tempo che in prima battuta sembrava brutto se confrontato con la prova precedente, ma in fondo in linea con gli altri. Quando lo scorso anno feci il tempone ha Cianciano venivo fa un mese in cui avevo concluso tre gare di mezzofondo e ben due di fondo: questo per dire che senza allenamento specifico non si improvvisa nulla e, soprattutto nelle distanze lunghe, buona volontà ed impegno nulla possono se non vi sono nelle braccia, nelle gambe e nella testa i chilometri specifici percorsi in allenamento.

Qualche altra cattiveria? Le avete già dette voi, ed io le approvo ma non le riporto, mica sono un pettegolo! Solo un chiacchierone!

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 10 - numero 27 – 26 maggio 2003

Con il menorial Gisanti chiuse le gare a Roma

Contro commento …

Essendo stavolta parte in causa, lascio i commenti agli altri, anche perché ho trascorso questi tre giorni in segreteria interna e, a parte quei pochi minuti dedicati alle mie gare, non ho visto nulla o quasi.

Dall'altra parte della barricata, in tre (teoricamente) ad inserire i dati: già, perché qualche squadra si è accorta (?) al giovedì di non essere sul programma (santa starting list sul sito...): che fare allora? Della loro iscrizione non vi era traccia, ma era giusto impedire agli atleti di gareggiare per colpa di un e-mail non arrivato? O di un disguido bancario? Tutti dentro, e di corsa a stampare nuovi cartellini, ad inserirli… E poi i normali contrattempi, la stampante che non parte od un mouse a cui non gira bene la pallina (in compenso a noi...)

E noi, rinchiusi in una stanza sotto le gradinate della Tribuna Monte Mario, a dover soddisfare richieste varie: dai cambi gara per errori di lettura nei fogli di iscrizione o per sopraggiunte emergenze di lavoro o famigliari (anche un parto… ovviamente non del concorrente ma della moglie!) o magari per numero di cartellino. E poi richieste di acqua (il bar più vicino non era come si dice ad un tiro di schioppo), del fax, di una calcolatrice o di gomme americane, anche se per me questa era una scusa per attaccare discorso di un paio di ragazzette con un mio collega... Una napoletana che, a due terzi di gara, chiedeva se era già possibile estrapolare una mezza classifica della sua categoria... E poi il tempo, non immaginate a quanta gente possa sfuggire (avranno le orecchie foderate di prosciutto?), così come nei grandi numeri una o due persone che si scordano il cartellino sono nella norma (meno male che non c’erano Campane): il guaio è che ancora non sanno che senza cartellino serve il certificato medico!!!

Ho notato con un pizzico di dispiacere le crescenti pretese di troppi nuotatori (nonché di altri... addetti ai lavori, come giudici, cronometristi e bagnini), considerano certe cose dei loro diritti, quando invece si tratta di cortesie, non sempre possibili da esaudire: alcuni venivano da noi e pretendevano di cambiare il premio (del tipo a me il colore di questa giacca non piace o io con l’enciclopedia non ci faccio niente, roba da campionato mondiale di cafonaggine) o che volevano magliette pur non essendo previste come gadget, insistendo oltre tutto!

Un invito a tutti (da parte soprattutto dei vostri allenatori tramite me) soprattutto per la prossima stagione (visto che questa è terminata) ad iscriversi con maggior attenzione alle gare, ad ascoltare bene i tempi dopo l'arrivo e ricordarsi che chi sta dall'altra parte quasi sempre sta lavorando gratis solo per passione.

Un'esperienza comunque davvero interessante, vissuta con colleghi davvero preparati, ed un prego grande così a tutti quelli (e sono stati tanti) che ci hanno ringraziato. E, a differenza di altri organizzatori, stavolta il pranzo offerto non è stato certo il paninaccio… gli ex Aventino sanno cosa voglio dire!

Il tempo si sta guastando: si prepara la pioggia per Città di Castello? Visto che viene pure Di Paola…

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 10 - numero 28 – 2 giugno 2003

a Città di Castello crollo verticale…

Che porcheria!

Avevo chiuso il precedente commento <<Il tempo si sta guastando: si prepara la pioggia per Città di Castello? Visto che viene pure Di Paola…>>, mai previsione si dimostrò più azzeccata.

Ancora una volta la pioggia è stata ospite non gradita del meeting Italo Galluzzi, celebrato per la XIX volta in quel di Città di Castello, e stavolta con effetti davvero devastanti rispetto al passato, al punto che le gare del sabato pomeriggio sono state sospese durante la disputa dei 50 rana femminili, una prima volta in via temporanea, una seconda in via definitiva: tutto rinviato alla domenica mattina, con il recupero dei 50 rana e dei 50 farfalla, l'anticipo dei 50 stile (per evitare spostamenti per i cronometri) e la chiusura con i tradizionali 400 misti: erano le tredici, il cielo era tornato plumbeo ed il buon Maurizio Serafini doveva leggermente ridurre i tempi della (ricca) premiazione delle società. Nettamente primo il Nuoto Pomezia, che abbiamo poi visto festeggiare con un pranzo lì in piscina l'ambito trofeo. Subito dietro di loro il Gabbiano di Napoli ed il Due Ponti che ha bruciato diverse squadre per il terzo gradino del podio, di strettissima misura sui padroni di casa…

Restando in ambito tecnico, la mattinata del sabato, baciata da un caldissimo sole, si era chiusa con il doppio record sui 1500 stile libero femminile di Barbara Grillo e Laura Damiani, M30 e M35 rispettivamente, alle quali erano state riservate le corsie centrali oltre alla possibilità di gareggiare una sola per corsia. Ci siamo chiesti in molti prima della partenza: e se uno degli altri 14 stabilisce un record? Cosa prevede il regolamento in questi casi? Chi ha diritto alla possibilità di gareggiare da solo? Anche perché, in più di un caso, mi sono sentito di dover dar ragione a Giovanni Bozzolo sulla (scarsa) bontà del cronometraggio manuale...

Tornando ai problemi atmosferici, è evidente che lo spostamento della rana e della farfalla al giorno successivo ha precluso a tutti quelli che non avevano previsto il pernotto o che avevano altri impegni la domenica di potervi partecipare, non possiamo dare certo colpa alla pioggia, ma io mi chiedo se non fosse stato possibile in questi casi prevedere soluzioni di emergenza, del tipo far disputare al coperto i 50 rana maschili con cronometraggio manuale. Vi anticipo che il problema non è così semplice come ve lo sto prospettando, ma giro la questione alla Commissione Masters, anche perché siamo all'inizio della stagione delle gare in mare, e molti di noi hanno ancora nella mente i tanti contrattempi occorsi nella scorsa stagione per gare programmate e poi annullate. In ogni caso è semplicemente ridicolo che una manifestazione in cui quasi regolarmente piove, non siano previste soluzioni alternative. Mai che si trovino dei gazebo per ripararsi dalla pioggia o delle adeguate tettoie.

In ogni caso un grazie agli organizzatori per essere riusciti a portare a termine una riunione non facile, con un simpatico asciugamanetto regalato a tutti i partecipanti. Ma solo questo. Purtroppo si sono cullati troppo sugli allori del passato, il counter alla partenza non funzionava, sui 1500 abbiamo notato cronometristi addormentati e tempi sballati, le medaglie sono sempre le stesse da anni col solo cambio di una pellicola di plastica sul retro… i cartellini non sempre sono stati adeguatamente controllati, al ristorante c’era un tanfo… le bistecche mal cotte: un crollo! Meglio per noi, con la consegna di un premio speciale a Michele per il suo miglioramento sui 1500 (ben tre minuti) e a Marco Perfetto, per celebrare il suo record italiano sui 50 farfalla: ottimo il commento di quest’ultimo sul meeting <<Era una gara mitica, ora è da evitare>>. Dessero un’occhiata a Ravenna, Bergamo o Bologna….

p.s. e per rimanere in tema di porcherie, i tempi realizzati da Avico…

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 10 - numero 29 – 9 giugno 2003

a Chieti una bella giornata di sole…

Teati noi!

Finale ufficiale del circuito nel bellissimo stadio del Nuoto di Chieti, che ha ospitato la prima edizione del Trofeo D'Annunzio precedentemente programmato nella vicina Pescara. Causa indisponibilità de Le Naiadi, si è scelta la vasca scoperta di un impianto che lo scorso anno aveva visto affacciarsi l'Abruzzo nel circuito supermastrers.

Una gara con ritmi decisamente diversi dal solito, il numero degli iscritti lo consentiva e la splendida giornata di sole invitava più alla tintarella che al cloro…

Vorrei ringraziare gli organizzatori che sono riusciti non solo a portare a termine ma soprattutto a far partire una manifestazione tra mille difficoltà, e se diamo un'occhiata al mese di maggio, la sua cancellazione non sarebbe certo stato un caso isolato. Quattro nuovi primati hanno inoltre dato lustro tecnico al meeting.

Qualche altro atleta ha terminato le fatidiche prove dell'ironmaster (ed ho provveduto ad immortalarlo), mente sul piano vasca si è discusso ancora e molto su record e cronometraggi, visto che erano presenti molti dei protagonisti dei contestati 1500 di Città di Castello. Primo premio di società al Nuoto Pomezia, un gruppo davvero in crescita di misura sul Due Ponti, mentre la RN Pescara ha bruciato ben 4 società per il III posto.

Premi speciali sia per le migliori prestazioni che per gli atleti più aitanti (talvolta detti anche più saggi), nella circostanza la poco nota Valentina Mastroianni (in azione come me dal marzo 1984, Campionati Regionali Masters Laziali) e il più famoso Mino Forlani, il primo ironmaster della storia nonché ideatore di quel meraviglioso specchietto riepilogativo.

Arrivederci a… Chianciano per i Campionati Italiani, in mare per le acque libere e a ottobre per una nuova edizione del Circuito Supermasters.

Gli ex nostri hanno perso un’altra occasione per conquistare qualche medaglia impossibile in altri meetings, purtroppo ci si incaponisce come dei somari cocciuti a partecipare a manifestazioni in chiaro calo organizzativo (vedi Città di Castello). In compenso i sei ex hanno fatto man bassa di medaglie, Marco Perfetto I nei 200 dorso sempre a poco dal record, II Andrea Corcos nei 50 dorso, Valentina e Sergio D’Alessandro primi sia sui 50 che sui 200 stile, Mona I sui 200 rana e III sui 200 stile (sotto i 2.40), Peppe I sui 50 dorso e III sui 50 stile, il sottoscritto II sui 200 stile e I sui 200 dorso, che uniti alla vittoria sui 100 di Viareggio sono una cosa che non ce se crede. Fuori podio

Da notare la presenza di un valido bar, ed in una giornata come quella di sabato gelati, bibite, caffè, Gatorade sono andati a ruba... Segno che i gestori del bar non erano fessi.

Considerazioni personali. Forse ho un tantino esagerato come quantità di gare (25 meetings), ma il prossimo anno col fatto che passerà tutto il 1959 rimedierò certe skikkere che mi verranno due orecchie peggio di Bulgarelli. Già, la prossima stagione della quale stiamo già aspettando il calendario, nel frattempo già si muove il nuoto mercato: chi andrà al Larus per sparire a fine stagione? Chi cercherà nuova forza alla Vis Nova? Chi andrà e chi lascerà la Due Ponti? Chi smetterà di fare lo stupidello e indicherà finalmente con esattezza i tempi d’iscrizione? Chi utilizzerà il costumone che si è comprato? Chi lo sfonderà?

E ora vediamo quanti chiacchieroni verranno a disputare le gare in mare… speriamo più serie di quelle di ieri (8 giugno) a Napoli: solita caciarata…

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realizzazione a cura di Fabio Perfetto


 

Anno 10 - numero 32 – 30 giugno 2003

Due gare in mare prima degli Italiani in piscina a Chianciano

Amico mare, eccomi!

Una volta tanto mi tocca parlare positivo e non lamentarmi… La stagione marittima non poteva cominciare meglio (soprattutto per me…)

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, sono tornato ad Oneglia, uno dei due sobborghi che formano Imperia (l’altro è Porto Maurizio) . Due gare di fondo (basta che ne finisco un’altra ed entro in classifica) in una stagione che le ha viste ridotte in numero.

Caldo davvero caldo appunto al sabato, mare calmo, 15 euro di iscrizione… in compenso bagni, doccia e piccolo spogliatoio… infilarsi il costumone necessita spazio…. Percorso che si differenzia dall’anno precedente, una semplice andata e ritorno (2.5 + 2.5 km) abbastanza sotto costa, rocciosa e non frequentata da bagnanti (tipo Terracina), mentre lo scorso anno era una 1.250 + 1250 da ripetere due volte.

Prima della partenza, tanti saluti, alcune polemiche (in particolare sul caso Milano e sulla presenza tra gli iscritti di un personaggio da tempo fuori delle scene).

Dopo una partenza prudente (tipico di tutte le mie prove di fondo), grossa sorpresa alla boa di virata, posizionata (per sopravvenute emergenze di mare mosso) a 1.5 km, quindi grande euforia, farfuglio il numero e riparto gasato pensando <<Mo me le trito tutte a ‘ste pippe!>>

Ritorno in progressione che mi consente di superare il mio unico rivale, il genovese Torre, all’arrivo distrutto per una sconfitta che non si aspettava… Pochi minuti ed ecco qualche focaccia, un qualcosa da bere non meglio identificato, colorato bruno e gassato, trovato tra i fondi di magazzino di qualche vecchio discount, siamo in Liguria… ma poi le premiazioni, simpatiche, medaglia solo al primo di categoria, ma anche un sacchetto con un litro d’olio, 1 kg di spaghetti Agnesi, 1 barattolo di pomodori pelati e (fuori tema) 3 succhi di frutta della CONAD.

Il giorno dopo si replica ad Alberga, traversata dalla Lega Navale all’Isola della Gallinara e ritorno (il periplo, inizialmente previsto, era troppo pericoloso: comunque distanza superiore ai cinque chilometri previsti (forse 5.300 – 5.400) . Un po’ di panico all’inizio degli organizzatori (nonostante dovessimo essere tutti pre-iscritti), poi tutto a posto. Ancora qualche battuta, un’occhiata al percorso che sembra molto chiaro, si devono seguire delle boe sino all’isola, entrare nel porticciolo, dare il numero ad un giudice, quindi tornare indietro. Decido di affrontare l’andata con due ragazze del mio livello tecnico, ogni tanto ci troviamo davanti qualche bisteccone che sbarella a destra e a sinistra, arriviamo all’isola ed è piena! Già, dopo 15 minuti dal passaggio dell’ultimo, partiranno quelli della 2.5 km <<promozionale>>, in pratica il solo ritorno (erano stati precedentemente trasportati in barca).

A ritorno i primi problemi, al quarto chilometro accusavo scarsezza di energie, al quinto le braccia erano indolenzite, il tempo finale non era male, la classifica… non proprio positiva, ma almeno Torre era felice di aver vinto, oserei dire raggiante, arrivandomi a dare del turista perché ero arrivato dopo di lui… Gli organizzatori ci facevano trovare una tavolata immensa di focacce, 700 bottigliette di acqua minerale (350 gasate + 350 naturali), oltre ad offrirci un piatto di pasta con le vongole (ci fosse stato Pasquini…). Presente anche del vino, ma con quel caldo il rischio di incocciate era grande…

La gara era dedicata ad un certo Sommariva, il fondatore della sezione della Lega Navale di Alassio, nonché promotore ed animatore del settore velico locale. Il figlio è campione di vela ed ha partecipato alle Olimpiadi di Seoul, la famiglia produce prodotti alimentari per cui medaglia ai primi di categoria e nuovo sacchetto di prelibatezze locali (olio, pesto ed altre squisitezze) MA STAVOLTA PER TUTTI I PARTECIPNATI E MAGLIETTA RICORDO, solo che a quel punto la borsa sembrava quella della spesa! Un peso al ritorno ragazzi! Dopo due gare di fondo!

Ragazzi, ci si rivede a Formia!

realizzazione a cura di Fabio Perfetto


Anno 10 - numero 33 – 1 luglio 2003

A Cianciano conclusa la rassegna tricolore

La kermesse è finita!

Ci siamo levati pure questo dente, i Campionati Italiani che tanto ci avevano tenuto occupate le menti e le mani (soprattutto su internet) per cercare di indovinare il tris di gare a cui iscriversi per cercare d’accattarsi qualche medaglia, ore spesso sottratte al nostro lavoro…

Personalmente i Campionati Italiani interessano poco, primo perché non fruttano punti, poi sono inseriti troppo tardi, soprattutto per chi ha già iniziato l’attività agonistico-marina… O uno sceglie distanze lunghe (lo scorso anno mi sparai la triplice 200-400-1500 sl) oppure viene fuori un bel papocchio mischiando le ripetute per i 100 delfino e quelle per i cinquemila. Che fare? Noleggiare una casa mobile a Sartiano, 573 slm, dormire con la copertina, parliamone, spassarsela con le bambine in campeggio nelle piscinette, ottemperare il dovere su 200 e 400 stile, giocarsi qualche carta (stavolta ben riuscita) sui 100 farfalla dell’ultimo giorno, godendosi la tensione degli altri…

Nel complesso l’organizzazione delle gare è stata migliore di quella dello scorso anno, il tempo (atmosferico) è stato con noi, soprattutto si riuscivano a leggere in tempo umano i risultati.

La cosa che mi ha maggiormente sorpreso sono stati i 200 farfalla femminili categoria Master 30, dove è accaduto il miracolo. In pochissime gare il numero degli iscritti coincideva con quello dei gareggianti (nessun assente), ma in questa dura prova a fronte di 3 iscritte abbiamo avuto signori ben 5 classificate, segno che qualcuna s’è sdoppiata… Trovo questi spostamenti particolarmente antisportivi, anche perché molto spesso sono un modo per andare a fregare medaglie ad altri atleti. Speravo che almeno agli Italiani la regola più disattesa del circuito supermasters oltre il termine previsto di fine iscrizione, non si accettano modifiche e/o cambiamenti, in particolare modo sul campo gara non venisse così calpestata! Che vergogna! Ho segnalato la cosa a chi di dovere.

Ho inoltre trovato carissimo il bar, i cornetti ad un euro, nemmeno ci fosse l’oro dentro. Era poi proibitiva la fila per le foto, nonché sgradevolissimo il fatto che non tutti i diplomi per i partecipanti all’Ironmaster fossero stati stampati (io me la son presa in saccoccia per non usare un termine diverso….).

Nota positiva per Marco Perfetto che dopo il mancato oro dello scorso anno, si è concesso quest’anno la tripletta, non tanto per il fatto che avesse cambiato categoria, quanto per la circostanza che il suo maggiore porta sfiga (PDP) era in Inghilterra…

Una nota per un’atleta non proprio fortunata che pur cambiando categoria, pur scegliendo le tre gare più dure del programma, vale a dire 800 stile libero, 200 farfalla e 400 misti e migliorandosi in tutte e tre (addirittura di 7" rispetto alla vasca corta nei misti), ha rimediato appena un argento e due quarti posti, dimenticandosi l’ultimo giorno il costumone negli spogliatoi…

Che altro dire? Che per i non marini l’appuntamento è il 23 novembre a Livorno in lunga e il fine settimana dopo si torna a Chieti: che vuol dire avere amici, eh?

realizzazione a cura di Fabio Perfetto