il sogno,l'illusione del feel sharing ed il volo della coccinella

Il meccanismo funzionava cosi
mia madre se ne stava in cucina o forse al telefono
ed io continuavo a parlarle
come posseduto da un satanasso logorroico continuavo ad interromperla
mia madre,d'altro canto pensò bene di trovare uno stratagemma altrettanto diabolico
ella mi ricordò del mio continuo nominare una persona non mia
non che le persone appartengano ad altre
ma il loro cuore si
il cuore delle persone lo si mette tra "preferiti"...
mi viene difficile di pensare che una mailing list possa contenere un solo indirizzo.
Ma nelle relazioni umane v'è una buona probabilità che questo accada.
Cosi accadde per un breve tempo tra il ragazzo immaginario e la novella amelie.
E chissà per quale stupido motivo mia madre continuava a rinfacciarmi le disinteressate attenzioni tempo orfu dedicate alla maturanda francesina.
Immobile continuavo a chiedermelo.
Mi viene impossibile ricordare se fossi veramente fermo con le labbra o lo fosse solo l'anima.
Poichè voltatomi ebbi l'occasione di osservare, attaccato alle pareti di casa mia, un ritratto dello pseudo senso di colpa.
Ma non fu solo questo a colpirmi.

L'attimo prima ero tra le mura.Quello dopo tra altre.
Ero nella discoteca onirica.Dove in sogno incontro le persone a me care.Se li ci avevo incontrato altre volte l'amore del liceo, e delle altre illustri affettuose sconosciute,stavolta ci vedevo l'amico dell'infanzia.
Mi raccontava di cose passate e di quelle presenti, mi chiedeva di cose reali e di altre artefatte.Ed io, ironicamente descrivevo le fasi dell'amicizia che mai fu tra me ed il napoletano strafottente della spazzatura pomeridiana.

Poi mi ritrovai a casa,con mia madre in cucina o forse al telefono.
E di fronte a me, "in queque", l'amore della mia vita.
O meglio ancora, l'amore.
Evitate il confronto.Lei fu un vero senso di colpa.Anche se non v'era alcun motivo che cosi fosse.Perchè lei e jim morrison avevano dimenticato i reciproci indirizzi da tempo sufficente per poterne imparare di nuovi.
I triangoli non funzionano,sono fantasie per gente matta, quando questi vanno a pezzi rimangono solo linee spezzate.Quindi delle volte è preferibile tracciare direttamente linee.
Fatto sta che in quel momento non pensavo di avere alcuna linea.Non pensavo ci fosse.
Legato ai pensieri reali avevo timore di trovarmi nell'ennesimo triangolo isoscele.
Pensavo di essere esageratamente equidistante dall'amore e dal relativo lucchetto.
I suoi sguardi mi dimostrarono il contrario e l'abbracciai.
L'abbracciai cosi forte e cosi a lungo che nemmeno la realtà lo ricorda.
Cosi il riscatto.
Dovrei andare ancora più dietro per farvi comprendere.A quando peccai d'orgoglio e con forza mi staccai dal suo affetto.Ma quello fu solo un errore.
Dunque il riscatto.
E dopo il riscatto l'amore nuovo.
Poter baciare la coccinella è stato un dono.
E se questo può rendermi cosi tanta felicità 
Ella cosa può nei miei confronti?
Se i sentimenti rimangono può anche essere che il tutto non fosse cosi' fittizio
Attendo di svegliarmi.
Che prima o poi la dimensione di ciò che sento sarà irreversibilmente proporzionata.

    Source: geocities.com/fdp1982/writing

               ( geocities.com/fdp1982)