Prologo

- Nonna, perchè il nonno taglia sempre l''erba?
- Perchè gli piace sapere che sia corta aal punto giusto...
- si ma poi ricresce...
- Phi, nonno non vuole il prato perfetto,, vuole solo sistemare le cose, anche solo per un attimo
- Nonna cos'è un attimo?
- Un attimo è il tempo per pensare che seei felice, e la tua vita è splendida

Il paradosso del riflettere (quando lui e lei, chiacchieravano su un letto a forma ricordo)

- pensare è una cosa delittuosa...
- non dire sciocchezze.
- se si pensa non si sbaglia e se non si  sbaglia le cose rimangono sempre uguali, e poi finisce...
- le cose per te sono sempre uguali ?
- non farmelo nemmeno pensare...

Infinite le vie che ci hanno portato qui, e le strade, tutte a forma di croci, falci nell'esprimere differenti curve d'espressione, che a percorrerle ci si ritrova tutti dalla stessa parte.

Il monologo di phi, e il significato del significare

Voi lo avete visto un panda, dico, che fa la scala ad un pupazzo a righe per accaparrarsi un satellite?
Io lo ho visto il giorno della fantasia altrui, quando prestavo coscienza alla cascante liquida vigna. Lo so perchè ho scritto, una pergamena viva che ad ignorarla sarebbe un delitto. Ed ora che posso leggerla, ora che giace, ricordo tutto. E sono questi ricordi la ricchezza. Ed i lembi di carne a metà volto, possono viaggiare all'estero, ognuno per conto suo. Ed è questo il mio sorriso.
Quando mi accorgo che la prospettiva so scegliermela da sola...quello è il mio sorriso.

il frattempo

La bestia, oscura nel suo apparire, vaga nel dirigersi, poggiò la mano sul tronco metallico, a cercare stabilità, da donare ad uno scattoso alternarsi di passi. Gli occhi tondi scrutavano l'infinito prato e miravano finalmente ad un dove. 

La secca stagione del non significante (quando lui e lei passeggiavano con l'arancio attorno)

- Phi,perchè non lasci mai in pace la reaaltà?
- Di che parli?
- Fai di tutto per farla tua, ma la realttà non è tua, la realtà va vissuta, perchè ti ostini a prendertela.
- Io non prendo nulla, ci gioco e basta,  con i suoi mattoncini, costruisco le mie percezioni.
- Le cose sono state gia montate, la tua  fantasia sta nella scelta. Montare non è una cosa che ti spetta.
- Perchè no, di grazia?
- Perchè le fantasie incoscienti mi terroorizzano, colui che immagina senza conoscere è un pericolo.
- Non mi piace sentire queste cose...se ccosi fosse, i bambini sarebbero pericoli...

Le vedi come cadono? E l'ironia sta nel fatto che è tutto bello e previsto.
La loro linfa dipende dalla loro morte. Finiscono quando iniziano le pioggie. Mentre dall'altra parte è il contrario.
E cadono senza provare fantasie. Alberi cosi vecchi da non poterla mai vederla la luna, nemmeno ci fosse un panda li ad aiutarli.

Frammenti allo specchio, lui senza di lei.

...racconto la storia... insiste per vedere la presenza...sapere scegliere la presenza...
...non c'è bisogno di giustificarmi...sbaglio...sbaglio sempre... non mi va più...
...meccanismi infiniti...ricordi prevedibili...a conoscerli tutti... bisogna essere pazzi...
...è necessario vivere senza limite...sapere è un ossessione... giudicare è uno strazio...
...giudicare in modo corretto...l'obiettivo...mettere a fuoco...è sofferenza...
...la malinconia...io la odio...pregiudizio per poveri di posizione... 
...autocommiserazione del finto pensante...essere cinico... che spreco...
...essere cinici con se...sporca masturbazione...sotto lenzuola adolescenti...
...io sono un uomo, voi delle fantasie...

...ma è per questo phi, che io ti amo, perchè sei differente di me...e senza di te io sarei sempre lo stesso...

il frattempo, più tardi...

Era giunto al suo dove, profanando il tranquillo scorrere di due vite, ed ai due vecchietti pronunciava solo e sempre la stessa parola...
...Phi...e più che cresceva il tono della sua voce...più l'incomprensibile approfondiva il raccontarsi di quell'ispiegabile.
E fu l'ispiegabile a raccontargli di phi...che poi il suo viaggio sarebbe sicuramente proseguito.

Il giorno dell'abbandono (quando lui dovette,per forza di cose, staccarsi da lei)

- Cosa saremo da oggi?
- Dimmelo tu Phi...tu che hai sempre sapuuto raccontare le cose in modo differente.
- Questo non mi va di raccontarlo...
- Che sia questo il racconto di qualcos'aaltro? Siamo noi la metafora?
- No...noi siamo vivi...

Lui parti, lei, invece restò li. Senza sapere il perchè. Senza nemmeno chiedersi quale sarebbe stato il suo prossimo errore, o il nome del prossimo compagno pensato,l'aspetto dell'ennessimo uomo immaginario che le sarebbe stato accanto.

L'incontro

Poi un giorno apri gli occhi, aveva dormito per troppo tempo, ed a svegliarla era stata una voce sgraziata. La creatura, grottesca ai suoi occhi, la fissava, aspettando d'avvicinarsi al momento giusto. Lo trovò all'improvviso. Allungò le mani verso di lei e le diede un pezzo di carta. Poi avvicinò la bocca all' orecchio di phi e le sussurro qualcosa. Andò via cosi com'era arrivato...

- Questo come lo interpreti, phisys? - Coosi le disse...








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