LA FURIA DI EL NIŅO ( di MARCO_P) Da qualche tempo si sente parlare alla tv e sui quotidiani del fenomeno atmosferico chiamato el NIŅo. Che' cos'e' e perche' noi tutti ce ne dobbiamo interessare, cerchero' di spiegarvelo con poche parole semplici e comprensibili, con un taglio che, ovviamente, abbia relazione con la nostra vita di tutti i giorni. Sin dal luglio 1997 siamo stati informati, in maniera sempre piu' accurata, del ritorno della corrente di el NIŅo. I Telegiornali e la stampa di tutto il mondo, hanno dato ampio spazio a questo "disastro" naturale, che ha flagellato alcune zone della superficie terrestre, con eventi naturali molto piu' intensi rispetto alla norma. l'Anomalia comincia con un insolito quanto rapido surriscaldamento delle acque superficiali dell'oceano pacifico orientale tra l'Australia e Filippine, quando nella norma le piu' calde sono le acque del pacifico occidentale. Per motivi inspiegabili i venti freschi e forti che spirano da est a ovest si acquietano improvvisamente e tutta questa energia messa in movimento deve pur scaricarsi da qualche parte. Senza questi venti freschi, la superficie dell'oceano si riscalda, cosi' come l'aria soprastante, creando le condizioni ideali per uragani e tifoni. Le correnti caldi si spostano verso est, invertendo la loro marcia ideale; esse raggiungono prima il sud America e poi risalgono verso nord portandosi in coda le gravissime perturbazioni: cosi' ha inizio la furia di el NIŅO. L'Oceano si solleva e onde alte quanto palazzi si abbattono sulle coste (Filippine).Piogge torrenziali allagano i centri urbani (Acapulco) e fanno franare le montagne.Di contro in alcune zone normalmente piovose la siccita' aumenta spropositatamente(desertificazione). Il fenomeno influenza tutto il globo terrestre, infatti nell'est europeo si sono verificati eventi naturali estremi, per non parlare di alcuni disastri avvenuti anche nel nostro paese. La catena di uragani di solito, insieme ai fenomeni di siccita', si manifesta a ridosso del Natale, e dato che ha origini nel pacifico meridionali, i meteorologi locali l'hanno battezzato el NIŅO, dell'ovvio riferimento al bambin Gesu'. Questo el NIŅO tuttavia, ha cominciato a formarsi come onda anomala gia' a Maggio del 1997, come verificato del satellite radar del NOAA che si occupa della ENSO (EL NIŅO Southern oscillation). Questa corrente si forma ogni 3-7 anni in Peru', per motivi ancora inspiegabili dalla scienza moderna . Soltanto Daniel Walker, geofisico dell' universita' delle Hawaii, ha notato interessanti correlazioni fra le manifestazioni di el NIŅO e alcuni eventi. E cioe', ogni qualvolta che el NIŅO si forma, viene preceduto da due eventi cosmici e terrestri ben precisi: L'allineamento di nove pianeti e l'esplosione di due vulcani, uno in pacifico e uno o nell'oceano indiano o nell'atlantico. Subito dopo il passaggio di el NIŅO, una corrente fredda del sud accompagnata da freddi alisei, chiamata la NiŅA riportera' l'acqua alle temperature tipiche di quei luoghi. Una delle poche certezze a cui sono gli scienziati di tutto il mondo, e' quella che la potenza di questi cataclismi e' andata aumentando man mano che l'inquinamento e l'effetto serra sono cresciuti. Il fenomeno del NIŅO e' una realta' che si presenta con regolarita', ma con potenza sempre crescente. Per questo motivo dobbiamo incrementare la nostra sensibilita' verso il fenomeno sempre piu' diffuso dell'inquinamento selvaggio. Di questo passo, no solo l'umanita' dovra' affrontare il dilemma sulla rigenerazione delle fonti energetiche, ma si trovera' di fronte a cataclismi naturali sempre piu' estremi. Fra questi eventi, annoveriamo per esempio, la desertificazione e le alluvioni, fenomeni che cominciano a farsi notare anche nel mediterraneo centrale. La ricerca sta volgendo lo sguardo non solo ad uno studio piu' approfondito sulle fonti energetiche alternative, infatti le fonti ora utilizzate sono in via di esaurimento ma sta cercando di trovare il modo per ridurre gli scarichi cancerogeni nell'atmosfera. Questo, non solo perche' tali scarichi sono altamente dannosi agli esseri umani (es. cancro), ma soprattutto perche' queste emissioni nocive sono alla base dei mutamenti climatici e ambientali che, in questi ultimi venti anni, hanno messo in ginocchio molte regioni. La nostra coscienza e il nostro spirito di sopravvivenza,dovrebbero aiutarci a moderare i consumi energetici, anche quelli domestici, inoltre ci dovrebbero indurre ad usare di piu' i mezzi di trasporto collettivi, i veicoli elettrici, ed a ridurre i consumi in generale. Se noi facessimo a meno di qualche comodita', o di qualche cosa a cui si puo' rinunciare, non solo vivremo meglio noi ed i nostri figli, ma renderemo il nostro pianeta molto piu' vivibile a tutti, ed eviteremo l'inevtabile crollo del nostro ecosistema.
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