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COMUNICATO STAMPA.

 

La notizia lanciata dalle agenzie di stampa , ripresa dai maggiori quotidiani nazionali , che evidenzia  il parere negativo espresso dal  Comitato Tecnico del Ministero del Lavoro alla  concessione a Telecom Italia  della CIGS (L.223/91)  per  1.522 lavoratori, non sorprende le organizzazioni sindacali di base  COBAS, CUB,  SNATER, uniche organizzazioni ad aver rifiutato  di sottoscrivere e contrastato a tutti i livelli, anche  legali,   la cassa GIGS  per tutti i 2.200 lavoratori nonché gli  altri    ammortizzatori sociali  contenuti   nel vergognoso “Accordo  del 28 marzo 2000”  sottoscritto tra TELECOM ed i vertici di CGIL-CISL-UIL  alla presenza e col beneplacito del ex  Ministro Salvi.

La fallita operazione, vergognosa dal punto di vista sociale, considerato che all’epoca Telecom conseguì utili per 5.050 mld., ha permesso  alla TELECOM di Colaninno e Soci di scaricare sulla  collettività, e quindi sulla finanza pubblica, parte dell’ indebitamento contratto  dalla cosi detta “ razza padana  “ per scalare Telecom  e di anticipare il dumping sociale e lo scambio generazionale che hanno portato, complice un contratto di retroguardia sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-UGL-CISAL senza il consenso dei dipendenti,  all’assunzione di lavoratori precari in sostituzione di quelli anziani  considerati da Telecom “onerosi “ . 

Duole constatare che alla scalata parteciparono, alla faccia del conflitto di interessi,  anche Montepaschi e Unipol  ( quest’ultima  ha lucrato 80 mld. di plusvalenze),  aziende  notoriamente  vicine ai DS ed  all’ istituzionalizzato sindacalismo nostrano.

Considerati  i danni materiali e di immagine  provocati all’ Impresa ed ai lavoratori,  ci auguriamo che la nuova Proprietà saprà attentamente valutare  l ‘ inopportunità  di liquidare al dottor honoris causa, cavaliere del lavoro,  rag. Colaninno l’ulteriore pretesa richiesta di “ liquidazione “ per 30 miliardi.

 

                                                                             COBAS CUB SNATER

 

Roma, 10 ottobre 2001.

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