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Coordinamento Democratici Eritrei in Italia 

 

MEDITERRANEO: ROTTA DELLA MORTE O DELLA SPERANZA ?

Un’ennesima disgrazia è accaduta nelle scorse ore nel Mediterraneo. Orami è diventato difficile se non impossibile, contare le vittime di questa immensa tragedia umana, che vede quasi ogni settimana imbarcazioni di fortuna (denominate carrette della morte), partire dalle coste africane per tentare di attraversare le acque del Mediterraneo e raggiungere il “paradiso” Europa.

Di fronte alle raccapriccianti immagini di queste tragedie, che orami immancabilmente quasi ogni giorno si consumano davanti ai nostri occhi, in questo momento noi ci sentiamo uniti alla gioventù africana ed in particolare a quella somala per il grande dolore che ha afflitto le loro care famiglie.

L’Osservatore Romano, nell’editoriale di questa mattina dice: “il Mediterraneo sta diventando un immenso, profondo cimitero. E dietro ad ogni carretta del mare che viene scoperta con il suo carico di disperati, vittime e superstiti, ve ne sono altre delle quali non si avrà mai notizia”. Il Ministro dell'Interno, On. Giuseppe Pisanu, nella sua dichiarazione fatta ieri afferma che "questa tragedia pesa innanzitutto sulla coscienza civile dell'Europa e chiede di porre fine a questa enorme tragedia”.

Dichiarazioni giuste e condivisibili, ma che a nostro parere non affrontano le vere ragioni di questo esodo che sempre più nel tempo tende ad assumere proporzioni bibliche. In molti continuano a porsi la domanda, ma perché queste persone fuggono in massa? Quali sono le ragioni di fondo che costringono la gioventù africana ad abbandonare la propria terra alla ricerca di una “nuova vita” ? Ma perché i loro governi “non fanno nulla” per cercare di arginare questo esodo? Queste sono le domande a cui noi diciamo che occorre dare una risposta chiara!

Le ragioni sono tante e lunghe da descrivere, ma è possibile sintetizzarle in: instaurazione di regimi dittatoriali, tracollo delle economia, guerre di clan al servizio di potenze straniere, carestia, disoccupazione, mancanza di elementari servizi pubblici……ecc. Un lungo elenco senza precedenti nella storia africana.

Indubbiamente, i principali responsabili di queste tragedie oggi sono quelle classi politiche africane che con le loro false promesse popolari e la loro politica di “austerità” per portare “sviluppo”, hanno svenduto l’interesse del proprio paese per mettersi sempre di più a disposizione della “globalizzazione economica”.

Orami, in molte zone dell’Africa abbondano regimi dittatoriali feroci, che si servono della guerra, gli stermini di massa, esecuzioni sommarie ed imprigionamento dei dissidenti, pur di mantenere il controllo del potere politico. Il regime dittatoriale che si trova instaurato in Eritrea, è l’esempio più eclatante di questa situazione.

E’ chiaro che, di fronte a tali situazioni, il susseguirsi di ondate di immigranti dall’Africa verso l’Europa è un corso, che ne gli “accordi bilaterali” raggiunti con i paesi confinanti ne tanto meno il pattugliamento da parte della marina militare delle acque internazionali possono arrestare. In quanto, oggi la gioventù africana, pur di sottrarsi ai regimi dispotici e sanguinari, continuerà comunque a fuggire, affrontare il deserto ed il mare della possibile morte, pur di trovare soluzioni alle proprie disperate condizioni di vita. Quindi le soluzioni sono altre, occorre soprattutto, da parte dell’Europa, rivalutare le scelte politiche che ha adottato verso il continente africano dopo la caduta del muro di Berlino.

Nello specifico caso della disastrosa situazione del Corno d’Africa, in particolare l’Italia di fronte a queste tragedie non può sottrarsi dall’assumere le proprie responsabilità politiche e storiche.

 

Pertanto, il Coordinamento Democratici Eritrei in Italia :

- chiede che venga riconosciuto il diritto di asilo politico ai profughi provenienti dall’Eritrea e dal resto del Corno d’Africa e data loro una degna accoglienza umanitaria.

-.lancia un appello al popolo italiano, alle forze politiche democratiche, alle Organizzazioni dei lavoratori e gli enti umanitari, affinché solidarizzino con le vittime di questa ennesima tragedia.

 

Viale Lombardia, 20 - Milano c/o C.U.B. Tel.02/70631804 Fax:02/70602409 E-mail: eridemocrat@yahoo.it

21 ottobre 2003

 

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