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La
legge è uguale per tutti, anche per Colaninno,
se ci darai una mano.
Il 23 dicembre 2000, il Giudice del Lavoro, dott.ssa
Martoni, ha condannato la Telecom per comportamento antisindacale nei confronti
delle organizzazioni sindacali Cobas, FLMUniti e SNATER, nella causa promossa
dalle stesse contro l’applicazione della CIGS . In particolare il Giudice
ordinava alla Telecom di fornire l’informativa sui criteri di collocazione,
sui corsi di riqualificazione e su tempi e modalità del rientro. L’azienda,
malgrado i ripetuti inviti, si guardava bene dal dare seguito alle disposizioni
del magistrato, non forniva alcuna informazione ed, anzi, trattava,
esclusivamente con CGIL-CISL-UIL il rientro anticipato dei cassa integrati.
A seguito di tale rifiuto, il 2
febbraio 2001, le stesse tre organizzazioni sindacali procedevano nella denuncia
penale nei confronti del Legale Rappresentante della Telecom, poiché la mancata
ottemperanza alle disposizione di un giudice si configura come reato penale.
Ora, sono passati quasi tre mesi e per fare in modo
che la denuncia abbia seguito, occorre l’intervento di un bravo penalista che
sappia contrastare gli studi legali della Telecom e costringa l’amministratore
delegato di quella società a rispettare la legge, come qualsiasi altro normale
cittadino.
Però, i penalisti hanno
parcelle abbastanza consistenti, molto onerose per le possibilità finanziare di
Cobas e FLMUniti, le due organizzazioni sindacali che intendono proseguire sino
in fondo nella denuncia.
Perciò, chiediamo
a tutti (lavoratrici, lavoratori, cassaintegrate/i) un contributo per combattere
l’arroganza e per andare fino in fondo, con efficacia, nella denuncia.
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Sottoscrivete: un piccolo contributo per
battere l’arroganza, un sostegno concreto
alla democrazia.
Cambiare si può,
dipende
anche da noi.
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