Le
istruzioni sono, sostanzialmente:
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Non farsi fregare dall’azienda.
Come è noto, il contratto di settore, non è stato mai approvato dai lavoratori
del settore: né nella fase della piattaforma, né in quella del contratto.
L’unico contratto sottoposto all’approvazione dei lavoratori Telecom, quello
denominato d’armonizzazione, è stato sonoramente bocciato nelle assemblee e
tale contratto prevedeva, nelle premesse, “l’integrale applicazione del CCNL
per le Imprese esercenti servizi di telecomunicazione..”
. Ne consegue che l’applicazione del contratto di settore, da parte
aziendale, è illegittima e va respinta. Perciò, diamo indicazione ai
lavoratori di continuare a richiedere ed usufruire dell’’E.F.
secondo le precedenti modalità e, qualora l’azienda proceda a
recuperare un tempo maggiore, rispetto a quello effettivamente utilizzato, di
mettersi in contatto con noi per iniziare l’iter necessario per la procedura
legale;
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Non farsi fregare da CGIL-CISL-UIL.
L’E.F. è un punto importante del contratto, tuttavia non è l’unico che ha
subito peggioramenti, rispetto al contratto del 1996. Non vorremmo che lo zelo
aziendale nel mettere in pratica l’assurda normativa dell’E.F. serva da
sponda a questi sindacati che proprio dell’E.F. fanno un cavallo di battaglia
per rientrare in gioco. Comunque, va precisato che il contestato contratto di
settore prevede, pag.60, che “ l’azienda potrà stabilire, previo esame
congiunto con le RSU, diverse modalità d’utilizzazione delle ore di riduzione
compatibilmente con le specifiche esigenze aziendali.” Dunque, a parte
l’assurdità di andare a ricontattare ciò di cui già si disponeva, il
contratto stesso prevede una utilizzazione alternativa a quella assurda delle
due ore.
L’esito
delle assemblee di questi giorni, comunque, ci conforta, perché, la nuova
sonora bocciatura dimostra di quanta poca considerazione godano questi
sindacati.
Cambiare
si può, continuiamo la lotta per un giusto rinnovo del contratto, contro lo
smembramento dell’azienda e per il rientro di tutti i cassintegrati !