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Quale
futuro hai in mente ?
Tu forse non hai
chiare le idee, Telecom Italia, Confindustria, CGIL-CISL-UIL
, invece, si : ti vogliono suddito,
sempre più povero e ricattabile.
Per questo
decidono per te e, senza aver discusso nulla e senza alcun mandato, si accingono
a firmare il nuovo contratto del settore telecomunicazioni che, non si chiamerà
metalmeccanico, ma prevede:
-
l’orario settimanale di 40 ore, anziché le attuali 38 e 10’;
-
la completa flessibilità dell’orario di lavoro;
-
la riduzione di due giorni di ferie (da 26 a 24);
-
riduzione dei minimi di stipendio mediamente del 20%;
-
la riduzione dei livelli (da 8 a 7) con la relativa compressione
delle figure professionali;
-
l’estensione dell’uso dei lavoratori flessibili e precari.
Il
peggioramento del precedente contratto del 1996, pomposamente chiamato delle
telecomunicazioni, comporterà un doppio regime di trattamento tra i lavoratori
già in servizio e quelli neo-assunti.
Tale
divisione influirà, comunque, anche su chi è attualmente in servizio, sia
perché continuerà ad aumentare la fratture
tra lavoratori giovani e meno
giovani, sia perché il maggiore
costo di quanti hanno anzianità di servizio, comporterà per gli stessi il
probabile blocco dei futuri aumenti oppure la probabile futura collocazione in
mobilità, a causa degli alti costi.
Se non vuoi che peggiori…agisci
da lavoratore e non da suddito :
chiedi
l’immediato blocco delle trattative e la costruzione di una piattaforma che
sia discussa nelle assemblee;
pretendi
che ogni futura trattativa tenga come base di partenza l’attuale contratto
Telecom.
Unisciti
agli altri lavoratori
e
prepara, insieme a noi e a quanti condividono questi obiettivi, un futuro meno
nero.
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