Sui principali quotidiani del 18 Novembre è apparsa
la notizia del rapido reintegro dei cassaintegrati Telecom ; a Torino
Colaninno ha sottolineato “i positivi risultati del 2000.Quindi chiedo
all’ingegner Sabelli di prevedere nel budget
del 2001 l’accelerazione del reintegro dei cassaintegrati”.
Dunque, avevamo ed abbiamo ragione, i cassaintegrati
e noi, nel denunciare in tutte le sedi l’assurdità e l’insostenibilità
della CIGS in Telecom, avevano ed hanno torto quei sindacati che si sono
affrettati a concederla e firmare gli accordi.
Ugualmente, ci sentiamo di dichiarare, senza ombra di
retorica, che, solo grazie alle iniziative ed alle lotte di questi mesi, si è
arrivati alle ultime dichiarazioni di Colaninno.
E’
indispensabile continuare su questa strada
Perché
tra le dichiarazioni ed i fatti c’è un abisso, e, perciò, sarebbe
sbagliato abbassare la guardia, fino a che tutti i 678 cassaintegrati non
saranno rapidamente ed effettivamente rientrati in Telecom.
Perché
c’è da contrastare l’applicazione del contratto da parte dell’azienda,
atto illegittimo avallato dal complice comportamento di CGIL-CISL-UIL.
Perché,
le vicende di questi ultimi mesi lo dimostrano, è indispensabile costruire di
nuovo il sindacato dal basso, dando spazio e ruolo soprattutto a quelle
organizzazioni sindacali che hanno organizzato il malessere dei lavoratori e
reso possibili le iniziative di questi ultimi mesi.
Per questo V’invitiamo a riprendere la lotta per:
§
Rinegoziare
il rinnovo del CCNL;
§
Impugnare
l’applicazione del CCNL con le lettere predisposte dai legali
§
Chiedere, nel frattempo,una indennità
contrattuale per il 2000 – due milioni -
§
Costruire, con la partecipazione dei
lavoratori, una nuova piattaforma contrattuale sui temi del recupero del
salario, della diminuzione dell’orario di lavoro, dei turni, del lavoro in
appalto e della frammentazione dell’azienda
§
Ottenere il rientro dei 678 lavoratori in CIGS
§
Eleggere immediatamente le RSU per la gestione
delle trattative contrattuali