IL LEONE, IL VIGLIACCO E GLI ASSASSINI.

 

 

Difficile togliere agli Italiani l’abitudine di fare, tutti e contemporaneamente, le vacanze estive o perlomeno non gli è data possibilità di fare diversamente. Durante questo periodo di “latitanza” del pensiero cittadino, molti “potentati” se ne approfittano per modificare a loro vantaggio leggi e azioni da compiere, sicuri che l’opinione pubblica è molto più interessata a decidere sul tipo di crema abbronzante da spalmarsi sul culo per evitare fastidiose scottature, che non giudicare od opporsi ad alcune decisioni (sporche) che riguardano tutta la società. L’attenzione del cittadino su queste decisioni, prese magari dal governo o da qualche commissione, passano così in secondo se non in ultimo piano, rispetto al come proseguire le proprie (meritate e/o poco) giornate di riposo. Uno di questi esempi è l’approvazione, da parte dell’”Associazione italiana del farmaco”, nei primi giorni d’Agosto, sull’uso della pillola abortiva RU486, praticamente quella dell’aborto “fai da te”.

Il ministro Sacconi sottolinea che questa pratica dovrà avvenire in armonia con la legge 194, praticamente come se fosse l’aggiunta di un nuovo strumento musicale nell’orchestra della morte. Una sinfonia di delitti e strage di futuri bambini che da molti anni è in testa alle classifiche dei pochi radicali (sinistra antagonista e ala libertaria dei DS) che la vedono come una conquista: …finalmente l’aborto fai da te è una realtà! Sono abituato a fare regolarmente la raccolta differenziata dei rifiuti ma non vorrei trovarmi, sotto casa, un cassonetto specifico per i feti! Ovviamente questo non potrà avvenire perché è inverosimile che l’espulsione dell’”indesiderato” avvenga in maniera programmata o quando tu lo decida e quindi migliore dei luoghi e modi, non potrebbe che essere sulla comoda e classica tazza del cesso.

Rammento un pensiero di Carl William Brown sull’omicidio: … se vi è possibile uccidere senza diminuire in alcun modo la felicità di qualcun’ altro, allora, secondo l’utilitarismo, avete l’obbligo morale di uccidere!

Un feto non può essere, né felice né triste, quindi è questa la regola? Dovrebbe quindi valere anche per gli adulti. Per limitare o regolare la cosa e non seguire alla lettera i pensieri di Brown, non sarebbe il caso di interpellare anche il padre su come la pensa del futuro ed eventuale nascituro? Interpellare le comunità cristiane, mussulmane, ebraiche (beh lasciamo perdere!) o buddiste se sono d’accordo sull’aborto? Atti, come l’aborto le potrebbero rendere “infelici” e se quindi non è legale uccidere (questo è il significato di un aborto per molte religioni) chi non desta infelicità in alcuno per la sua mancanza, dovremmo quindi sentirci in diritto di farlo senza impunità o peccato.

La ragione di una “libertà” individuale ha prevaricato su quella di molti, non sto riferendomi al solo piccolo stato italiano ma ad un contesto mondiale e se solo ad un migliaio d’individui in questo mondo è turbato per la pratica abortiva è giusto che questa sia riconsiderata nel rispetto di una legge “Mancino” globalizzata specificando le discriminazioni religiose. Se tu pratichi l’aborto e la mia religione lo vieta, tu oltre ad offendere me, offendi la mia religione e nel rispetto di questa mi stai discriminando come “minoranza”.

Sarebbe troppo facile esporla in questo modo, perché sono i vincitori che scrivono la storia e come ho già avuto modo di spiegare è un maledetto 51% che decide quello che è giusto od ingiusto e il resto del mondo, che sta sprofondando nel suo stesso letame, vada a farsi fottere!

La pillola RU486 è uno dei molteplici interessi di un’importante multinazionale chimica, non importa se il prodotto è produttore di morte, come non sono importanti molti conflitti “minori” che non vengono considerati perché non “redditizi” economicamente. Quindi, piccolo e grande che sia il principio di dissoluzione del genere umano poco è importante, per raggiungere uno scopo economico, sociale o diabolico che sia.

Facciamo l’esempio dell’ignorata e continua lotta per l’indipendenza del popolo Karen nella Birmania (solo John Rambo se n’è occupato nel suo quarto episodio). Questa popolazione che cerca la sua libertà è continuamente massacrata dalle truppe governative e nessuna nazione “civile” ha mai preso in considerazione il caso. Questa zona, purtroppo,  non ricopre interessi economici di rilevanza e quindi superfluo, se non inutile e dispendioso, un intervento militare delle nazioni unite. Tralasciando, per quanto ne so, piccoli e sporadici interventi di volontari (negli anni 90 per la cronaca, erano chiamati i “Diavoli bianchi” ed alcuni erano monzesi), nulla è mai militarmente stato fatto. Già m’immagino cosa succederebbe se fossero trucidati centinaia di Leghisti nelle nostre piazze! Diversamente, in Medio Oriente, dove gli interessi petroliferi e di difesa del “nostro” caro e tanto amato stato d’Israele sono enormi, la macchina da guerra mondiale si è prodigata enormemente con enorme impiego di mezzi e vite umane.

Che dire del povero e dimenticato Tibet? Embarghi economici alla Cina se ne sono mai visti? Basterebbe bloccare tutte le loro esportazioni mondiali per rigettarli all’età della pietra, cosa si mangerebbero? Le atomiche che hanno? Eppure il Tibet era uno stato sovrano, democratico, pacifico e allora perché si sono dimenticati di lui?

Non ho molta considerazione nella persona del Dalai Lama, lo considero un vigliacco, molti monaci si sono immolati col fuoco (proprio come qualcuno ricorda i nostri eroi europei Alain Escoffier e Jan Palach), lui non si è mai minimamente immolato per il suo popolo, la sua causa o la sua religione, proseguendo il suo lungo cammino di chiacchiere e ricevimenti mondani mentre il suo popolo veniva distrutto, fisicamente e culturalmente dai “cani da guardia” comunisti.

Un nostro papa un giorno affrontò un’orda barbarica, non era un’orda comune, il suo capo si chiamava Attila ed era considerato “Il flagello di Dio”, si disse che dove passavano le sue orde non cresceva più l’erba,  ciò nonostante, il papa Leone I, nel 482 DC nella frazione di Roncoferraro (attuale Governolo), accompagnato dal console Avienno e il prefetto Trigezio, gli si parò di fronte e mostrando il crocefisso (questo dice la leggenda) fermò miracolosamente la sua devastatrice avanzata.

Il “nostro” Dalai Lama continua a regalare sciarpe bianche e professare l’amore fraterno mentre si alza nell’aria l’acre odore della carne bruciata dei suoi monaci che si sono immolati per la causa.

Se il Dalai fosse stato un italiano sarebbe già Presidente del consiglio se non addirittura Presidente della repubblica ma fosse un vero Lama neanche il bio-parco di Roma so lo pigliava!

Questo mondo in crisi, purtroppo non ha gli occhi necessari per guardare oltre il proprio piatto (o conto corrente), impegnato com’è per scacciare dalla mente lo spettro di una crisi esclusivamente bancaria. Banche che ovviamente non vogliono rimetterci per loro “porcherie” e come sempre la devono far pagare ai risparmiatori e piccoli imprenditori. Quindi soffermarsi con il pensiero su “piccoli” particolari come una pillola che ti permettere di “partorire” un morto nella tazza del water, distrarrebbe troppo il periodo di riposo. Figuriamoci se si deve pensare anche ai Bonzi tibetani che si carbonizzano sulle strade o a qualche indigeno di una sconosciuta regione asiatica che s’immolano nel nome della loro libertà! Solo i famigerati Talebani sono degni di nota, essi impegnano continuamente i “nostri” ragazzi, fortunatamente il ministro La Russa vuole cambiare le regole d’ingaggio per loro… e se le cambiassero anche i Talebani?

La nostra missione di “pace”, trasformata in una missione di guerra? Cosa potrebbe portare sul nostro territorio? Ricordiamoci il famoso 11 Settembre americano. Una bomba ai “bagni Mariuccia” di Rivabella di Rimini, un attacco armato alla fabbrica di crema solare, sparatoria alla pizzeria “Mangia Napoli” a Posillipo… cosa sarebbe peggio? Forse un missile terra aria nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino o Malpensa, un attentato in una metropolitana o radere al suolo una delle nostre cattedrali colme di fedeli? Basterebbe, semplicemente lasciarli stare, ignorare il loro destino e quello delle loro natie nazioni, come accade per il Tibet o la regione Karen. Ignorare tutto e tutti, precludere loro ogni possibile ingresso sulle nostre terre è la soluzione semplice e definitiva contro ogni minaccia.

Noi no! Andiamo anche da un pagliaccio come il “colonnello” Gheddafi, promettendo mari monti e soprattutto autostrade, pagate dai contribuenti italiani per bloccare l’immigrazione clandestina e istituire un’amicizia Italo/Libica che nazioni “democratiche” (come gli U.S.A. hanno già fatto) risolverebbero volentieri con un bel bombardamento.

Mi scuso con il “colonnello” per il termine, perché i pagliacci siamo noi!

Seguiamo l’esempio della Svizzera, informatevi e vedete se anche di nazionalità Italiana potete lavorare senza permesso. Vi cacciano entro e non oltre, mezza giornata lavorativa, altro che “amicizia”; dovremo fare tutti così!

Sarebbe meglio risparmiare i soldi, sperperati con le missioni di “pace” e adottare le regole d’ ”ingaggio La Russa” e conquistare la Libia, ci costerebbe meno. Avremo petrolio, bloccheremo l’immigrazione clandestina e riconsegneremo le proprietà italiane in quei territori ai legittimi proprietari.S’intende che tutto sarà nel corso una missione “Pacifica” all’Americana!

Del resto non saremo l’unica nazione “civile” europea, ad avere una colonia di questi tempi. Tralasciando satira e scherzi su questi delicati argomenti, non credo che la popolazione di nazioni come la Libia o l’Albania disprezzerebbero la situazione di “protettorato” italiano che gli consentirebbe un sicuro benessere e vantaggio economico. Nei tempi che furono, certe nazioni, ebbero un periodo d’oro e benessere ricavato dalla nostra presenza e molte opere pubbliche furono erette per loro. Da contribuente sarei molto felice di ricostruire queste opere e edificarne di nuove ma non sotto l’arma del ricatto o d’altre questioni che noi comuni mortali (che non presiedono in un governo) non possiamo sapere. Oltre i piccoli pensieri che assalgono i vacanzieri ce ne sono di maggiori: qualcuno deve difendersi dalle accuse di avere avuto delle corpivendole in villa, altri arrampicati su di una gru difendono il loro posto di lavoro, qualcuno sogna la nuova casa dopo un terremoto, altri aspettano che la pelle ricresca dopo le ustioni da GPL; grazie a Dio, io non ho queste problematiche a parte la fatica di fare quadrare il bilancio fino alla fine del mese (non vivo come un topo felice in un centro sociale).

Da quando, tre anni fa è nato mio figlio, ho acquisito una sensibilità maggiore rispetto a certe tematiche, legate alla famiglia o ai figli. M’impegno molto per il suo benessere, la sua istruzione e felicità e più lo guardo giocare, correre e ridere più m’ incazzo anche (scusate se è poco) per una pillola! Vorrei chiudere gli occhi sulle ingiustizie e atrocità nel mondo, guardare solo al mio bambino e la sua terra ma il suo destino è inevitabile … sarà travolto dagli eventi nel suo prossimo futuro e devo continuare a “combattere” per lui!   …e per il tuo!

 

LUCA PILLI

 

indietro