Che
cosa vuole dire il tuo essere di “destra” negli anni 2000?
Secondo
l’antico principio del CUIUS REGIO EIUS RELIGIO (avrai la religione del tuo Re);
e dunque avrai la verità che va bene al tuo partito o gruppo di potere.
Rispondo
che non sono e non mi sento di destra.
La mia
estrazione politica-militare e culturale non ha nulla in comune con la destra
italiana; per la ragione che lo sviluppo sociale di
questo periodo sembra finalizzato a se stesso, o meglio ai privilegi di gruppi
ristretti, dimenticando l’uomo.
Io rimango
guardingo di fronte alla mitologia del progresso fine a se stesso, perché non
più visto in rapporto con il suo fine umano, diventa una illusione
per qualsiasi movimento.
La
produttività e l’efficienza, questi idoli fra i più venerati oggi, non hanno
come fine l’UOMO, cioè il miglioramento della qualità
della vita di ogni uomo, la sua passione ideale.
Il
significato di questi idoli e la loro utilità sono valutati in funzione della
conservazione e dell’accrescimento delle strutture di
potere.
Liberismo
sfrenato, efficienza, utilità, ma per chi?
Una
società come la nostra che prevede il consumismo e propaganda lo spreco come
sua condizione di sviluppo, lasciando poi che ai suoi e non di rado anche al
suo interno, che ancora tanta gente soffra e muoia di fame, non può certo dirsi
il migliore dei mondi possibile, ne a misura d’uomo.
Non
possiamo non parlare di ragione strumentale, di logica del dominio economico
che si dispiega nella dialettica dell’illuminismo.
Qual è il
peggiore nemico della “destra”?
La
borghesia, il grande capitale.
Qual è il
migliore alleato della “destra”?
La
sinistra conservatrice, nichilista, materialista e permissiva, livorosa e gretta in un continuo “CUPIO DISSOLVI”.
Qual è la
via più efficace e i metodi di “lotta” per raggiungere il successo dell’ideale?
La
cultura, in tutte le sue espressioni.
L’idea di
una società etica contrapposta ad una società economica, la salvezza dello
Stato e della nazione più importante del dovere privato.
Qual è
stato il più grande errore della “destra” italiana?
Americanizzarsi!
Qual è
stato il più grande successo della “destra italiana?
Constatare
nella sinistra il vuoto di idee e la mancanza di
valori etici.
Un
giudizio sull’Italia attuale…..
Un
profondo scoramento.
La morale
sulla politica vista intrinsecamente corrotta è una delle forme in cui si
esprime il disagio di una generazione che non ha più una idea
di un movimento collettivo.
L’idea di
civiltà in cui l’economia è al servizio della politica e non viceversa.
Annullata
la riforma etica della società che dovrebbe essere vista come primaria anche
rispetto alla libertà.
Un
giudizio sul mondo attuale…..
L’asse di civiltà passato dalla vecchia Europa all’America.
Il
progresso scambiato per civiltà.
Quale
è o è stato il più grande personaggio nella storia italiana e perché?
DANTE
ALIGHIERI, l’anti-italiano!
La forza
dominante, la probità e la fede incomparabili, l’unità di poesia, pensiero ed
azione, fanno di Lui l’eccezione più importante, impressionante e antitesi più
grande del carattere degli italiani.
Dante
occupa una posizione unica e sola nella civiltà italiana.
Il rigore
logico e l’unità di pensiero e di azione di Dante poco
hanno da fare con la rilassatezza morale comunemente associata ai caratteri
italiani.
Quale
è o è stato il più grande personaggio mondiale e perché?
Non un
“personaggio”, ma un gruppo di “UOMINI”.
Senza
questi uomini, l’”UOMO” non avrebbe raggiunto le più alte vette di civiltà
attraverso tre discipline fondamentali: La scienza, la religione e la
filosofia.
Senza la
razionalità greca, ereditata dai filosofi presocratici
nessuno di noi si sarebbe salvato dall’offensiva asiatica.
E’ anche
il caso di accennare al pericolo corso dall’occidente all’invasione asiatica di
Dario nel 490 a.c. e alla battaglia di “Maratona”.
Va il
ricordo alle grandi battaglie più importanti della storia: Termopili, Salamina, Platea.
A questi
uomini va il mio pensiero reverente.
Senza di
loro non avremmo avuto la “PATRISTICA” il razionalismo e l’empirismo da Pascal a Hume.
L’illuminismo francese, l’illuminismo italiano, gli illuministi
tedeschi e il criticismo kantiano.
Kant
con “Il tribunale della ragione”.
Hegel
e l’hegelismo, con la sua filosofia, dalla quale
presero tre direzioni diverse:
“Centro”
che non si allontanò dalla dottrina di Hegel.
“Destra”
che ammise l’esistenza di Dio, l’individualità e l’immortalità dell’anima.
“Sinistra”
che piegò verso il materialismo e l’ateismo, la sinistra hegeliana e il
marxismo.
Marx con il “misticismo logico”, hegeliano e il “Manifesto del partito
comunista”.
Engels:
con “La miseria del proletariato industriale”.
La
reazione al positivismo con Nietzsche, “Contro la
cultura storica”.
Croce e
Gentile con il Fascismo.
Heidegger
e il Nazionalsocialismo.
Gramsci,
l’anti-Croce.
Adorno, Marcuse, Weber, Freud.
A questi
uomini, a questi filosofi mi inchino reverente e
riconoscente a nome dell’umanità e della civiltà.
Un
messaggio o un giudizio che vorresti lasciare a chi leggerà questa
intervista…..
Territorio della
Repubblica Sociale Italiana
località Gardone – 10
Febbraio 1944:
“…..siamo un pugno di liberti
comandati a governare un popolo di schiavi” Mussolini.