Giovanni “Fulmine “ Camusso, 21 anni,  coordinatore della provincia di Lecco, ora trasferito a Siena per completare gli studi universitari.

 

Comincia la propria attività di militanza nel 1996 con Azione Giovani e in seguito, dopo cocenti delusioni legate alla politica moderata di AN decide di fuoriuscirne e alla fine del 1998 confluisce in Forza Nuova creando il nucleo “S. Ramelli”.

Ora militante nel nucleo senese, è la voce del gruppo RAC/Oi! “Mickey Mauser”, di recente formazione.

 

 

Cosa vuol dire essere di destra?

 

Non mi sono mai definito di “destra”: è un concetto di derivazione Hegeliana a carattere prettamente conservatore, borghese e  tipicamente relazionata a stati di polizia.

Il termine “destra” lo lascio volentieri a quei giocolieri e artisti circensi seduti tra i banchi del governo italiano che si limitano a parlare di correnti “sociali” per poi fare gli interessi di Sion, degli Usa e dei poteri forti.

Preferisco definirmi nazional rivoluzionario: questo espone in modo perfetto l’anima e la tempra militante, il legame tra l’amore per la nostra nazione e il grande Ideale che ci guida, l’ammirazione verso il nostro passato e la coscienza di lottare per un domani migliore senza  però fossilizzarci sui soliti modelli abusati e ormai logori, l’onere (e l’onore) di portarci sulle spalle l’eredità della RSI e la gioia di lottare con il sorriso per quell’Idea che ha fatto la storia d’Italia, d’Europa, del mondo.

 

Qual è il peggior nemico della Destra Radicale?

 

Sicuramente il peggior nemico del nostro ambiente è quella compagine di individui che si ostinano a definirsi camerati ma che in realtà dimostrano, giorno dopo giorno di essere solo servi di quel sistema che noi combattiamo.

Non posso dimenticare un episodio legato ad una visita a Predappio, dove, uno di questi loschi figuri ci chiese di non rivelare a nessuno di averlo visto nella cittadina emiliana  in quanto in quel momento vi si trovava in veste… NON UFFICIALE…

E da quando gli ideali hanno veste ufficiale o non ufficiale dico io?

Un altro grande nemico è sicuramente lo stile di vita borghese (con tutto il back ground culturale ad esso legato) e la mentalità bigotta e perbenista che ormai pare permeare la nostra gente.

 

Qual è il migliore alleato della Destra Radicale?

 

I nostri migliori alleati possono essere solo l’abnegazione e la dedizione completa alla nostra causa: senza quel grande amore che ci spinge a militare non potremmo avere quella purezza e quella forza che ci permette di vivere in piedi in un mondo di gente abituata a stare in ginocchio. Una citazione su tutte, anche se non appartiene certo ad un uomo del nostro ambiente: “se ti impongono di vivere strisciando, alzati e combatti!”

 

Qual è stato il più grande errore del neofascismo italiano?

 

Il personalismo derivato dalle varie esperienze degli anni di piombo.

Senza di questo non ci troveremmo in una situazione ultra frazionata e ultra campanilista che spesso funge da deterrente all’inserimento di nuovi militanti e di nuove anime realmente NR.

 

….ed il più grande successo?

 

Onestamente non mi viene in mente alcun successo eclatante, ma se si può considerare un successo, allora, senza dubbio l’aver portato avanti il testimone di un’Idea millenaria e la salvaguardia delle nostra radici spirituali ed etniche è un fatto decisamente onorevole.

 

Un giudizio sull’Italia attuale

 

Senz’anima e senza coscienza.

La nostra gente sotto l’influsso di mode, televisione e dettami anglo americani pare aver dimenticato quello spirito e quel genio che hanno fatto l’Italia grande nei secoli.

Nel cuore rimane l’impeto, ne sono certo, ma esso è sopito o viene soffocato per paura di essere emarginati alla stregua di paria.

 

Qual è stato il più grande personaggio della storia Italiana ed europea?

 

Beh, al di la di ogni banalità, Benito Mussolini.

Fu un grande condottiero di anime, prima che di popolo.

Per quanto riguarda l’europa, nel corso della sua storia mi vengono in mente diversi nomi, tre su tutti: Cesare, Alessandro e Rudolph Hess (ognuno chiaramente inserito nel suo momento storico e nelle sue funzioni).

 

Un messaggio o un giudizio da lasciare a chi leggerà l’intervista…

 

Non lasciate che il mondo con il suo delirio riesca ad entrare nelle vostre vite e faccia assopire lo spirito guerriero che avete dentro.

L’amore che ci spinge a credere e militare non dev’essere un peso: la coscienza di essere lupi in un mondo di pecore è segno di coraggio e nobiltà d’animo.

 

Boia chi molla!

 

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