Dopo sette anni si ritorna a votare

 

Dopo sette anni si ritorna a votare ma i più precisi obbietteranno che sono solo due quelli passati dall’ultima votazione, considerando i risultati delle penultime in sostanza sono come se non contassero.

Non contano perché quello che n’è conseguito ha la parvenza di essere solamente un filo continuo, un’evoluzione catastrofica, una frana che non si è mai arrestata, un decorso patologico di un virus che  infesta la nostra nazione con un mal governo!

Diciamo ancora una volta …finalmente si vota, possiamo cambiare!

Cambiare con chi? Con cosa? Cambiare con quale programma?

Assistiamo ad uno scontro fra due grossi schieramenti, quello Berlusconiano e quello Veltroniano, che propongono sostanzialmente le stesse cose, nessuno dei due sembra avere l’intenzione di variare alcun che, nessuno propone soluzioni forti e decisive, promesse sopra promesse da parte di personaggi che già hanno avuto in più occasioni la possibilità di risolvere i problemi che assillano la nostra nazione e non l’hanno mai fatto. Assistiamo ad una campagna elettorale assurda e vergognosa, piena zeppa di rilanci come se un programma elettorale sia un’asta e offerte. Fra i leader dei due massimi schieramenti c’è stata anche stata una gara sui candidati, che suonava pressappoco così: …io metto un operaio di fonderia, un lavoratore precario, la fatina dei denti e Batman …tu? …Io rilancio con un soldato, un dirigente d’azienda, Pippo, Pluto e Paperino! Ovviamente si sono guardati bene dall’averli messi come capolista, presi come sono per mantenere lo status precedente …per non sciogliere la casta. Il centro destra urla continuamente la disfatta del governo Prodi, che altro non è stato se non un masso più grande nella frana politica.

Il centro sinistra si ammanta di rinnovamento, freschezza ma non solo sono stati i massi di questi due anni, anche la polvere. Nascono anche nuovi gruppi come: la “Destra” di Storace, la sinistra di Diliberto, il davanti della Brambilla e il didietro di Guadagno e noi sempre sotto, come disse il celebre filosofo, natio di Genova, Enrique Baldontin: …cambiano i governi ma i culi sono sempre gli stessi! Per un vero rinnovamento, per una reale soluzione ai problemi occorrono soluzioni forti e volte decise, il tollerarsi a vicenda per alcuni potrebbe essere anche una sana filosofia, che però va rivista se il prossimo vi sta facendo finire, pian piano in miseria.

Dunque perché gli italiani continuano imperterriti a ricascare negli stessi errori?

Veramente non me lo spiego!

Non comprendo anche gli elettori di quei partiti o movimenti che avrebbero dovuto rinnovare le cose, quelli del cambiamento, come la “Lega Nord”, che favoleggia il federalismo pasteggiando allo stesso banchetto romano tanto odiato e combattuto. Considerare alcuni messaggi da poco trasmessi alla radio in cui Casini dice che avremo un fisco amico…vicino alle imprese, per il loro sviluppo, praticamente è come cercare di addomesticare i pidocchi!

Credere, come i cugini di “Fiamma tricolore”, in una “destra” con la quale si sono alleati, che dichiara “infamante” il periodo fascista (On. Santanchè – RAI 2 il 4/4/2008) e non pensare che sia solo un prodotto strategicamente infiltrato per creare scompiglio. Noi, guardiamo la nostra storia passata, oltre i concetti di Fascismo e antifascismo, coerentemente il ventennio non lo rinneghiamo, guardiamo e prendiamo esempio da quel periodo per le grandissime riforme sociali, le superbe opere pubbliche e il ruolo centrale, ormai perso che l’Italia aveva nel mondo.

Tutti in corsa a promettere…tranne noi! Il nostro programma fa paura, è l’unico che non promette ma da la garanzia di una soluzione veloce ed incisiva, senza se e senza ma, questo è quello che spaventa. Spaventa il risveglio degli italiani, assopiti nei loro piccoli mondi che si sono ritagliati un micro nazione casalinga, fatta di televisioni e porte blindate. Quando però la fine del mese monetaria non coincide con quella di paga la questione diventa difficile e questo sta succedendo a moltissimi operai, le cose cambiano, ed è proprio a loro che vorremmo rivolgerci.

Se il problema sono gli immigrati, non servono pagliacciate come la legge Bossi/Fini, serve un intervento radicale, il blocco totale degli ingressi, espulsione immediata dei clandestini ed espulsione (dopo aver scontato tutta e ripeto tutta la pena inflitta) per chi commette un reato.

Questa è una soluzione ritengo pacifica, considerando che alla frontiera degli Stati Uniti si spara ai clandestini. Blocco delle assunzioni lavorative d’extracomunitari per cinque anni, questo considerando che abbiamo ancora dei disoccupati ma maggiormente dei sotto occupati e precari vari. Revisione totale del trattato di Schengen, questo per impedire l’accesso alle nostre frontiere ai cittadini, anche della comunità europea, che non hanno i requisiti per soggiornare nel nostro paese. Per fare un piccolo esempio di blocco, potrebbe essere la Romania che ci ha presi per la discarica dei suoi nomadi o Rom che dir si voglia.

Soluzioni incivili?

Niente affatto, poiché anche la civilissima Inghilterra non aderisce a questo trattato!

Stracciando un solo piccolo pezzo di carta risolviamo il problema della maggior parte dei furti d’auto e nelle case, occupazione abusiva di spazi pubblici e privati, d’ubriachi che falciano giovani vite sulle strade, d’omicidi, stupri e truffe. Se a qualcuno piace come vanno adesso le cose, voti tranquillamente il centro destra, in caso contrario e vorrebbe aumentare la presenza di tali persone sul nostro territorio, voti tranquillamente il centro sinistra.

Chi vuole la Turchia in Europa, con una conseguente invasione di popolazioni turcofone che possono agevolmente entrare in possesso del passaporto Turco, voti tranquillamente tutti e due gli schieramenti.

Anche nel nostro sistema istituzionale servono interventi radicali come il dimezzamento dei deputati e dei loro stipendi, l’eliminazione delle “auto blu” con tutti quei privilegi da casta che si sono accreditati negli anni. Abolizione delle regioni che tanto sono lontane dalla vita reale dei cittadini, ai quali bastano i comuni e le province, molto più vicini a loro. Non servono altri ferruginosi meccanismi burocratici, sia per il loro costo che per la loro effettiva inutilità.

Sostanzialmente quello che ci proponiamo è uno stravolgimento politico amministrativo, anche quello giuridico non n’è esente, perché, personalmente proporrei che i giudici paghino con la radiazione la loro inerzia, dopo che siano potenziati tutti gli organismi collaterali alle loro funzioni.

Basta vedere ultimamente i diciotto Boss delle estorsioni, liberati per decorrenza dei termini o il figlio di Totò Riina, allegramente trotterellante per le vie di Corleone con i pasticcini in mano si godeva la sua libertà, per capire di cosa sto parlando. Durante il corso degli ultimi anni, abbiamo anche assistito alla svendita di preziosi beni nazionali, il signor Prodi, con la sua aria bonaria e pacioccona è stato il maggior svenditore di tali beni.

Quindi noi proponiamo l’acquisizione di tali beni se sono strategici per l’economia nazionale, come il caso dell’Alitalia (dopo l’eliminazione di molti “gratta culo” che la infestano) o le Autostrade per cui la famiglia Benetton versa solo una minima parte degli introiti nelle casse statali, non fornendo totale manutenzione e servizi.

Noi proponiamo addirittura non solo l’acquisizione ma anche lasciare poi, il libero e gratuito ingresso ai pensionati e agli autotrasportatori, ultimamente soffocati da concorrenze oltre che modo sleali da parte d’aziende extracomunitarie, non che un aumento pauroso dei costi di gestione e carburanti.

Gli argomenti durante una campagna elettorale non sono mai troppo sufficienti, vista la vastità delle problematiche da risolvere, sovente mi viene voglia di rispondere come in un’intervista del tipo lampo ad alcune domande (con un mio pensiero totalmente personale) in questo modo, pressappoco così: …aumentare le pene contro i pedofili? No, niente pene! La castrazione fisica sarebbe disumana, obietterebbe qualche cattomoralista o liberalradicale, oppure santificatocomunista! Provino sulla loro pelle …sulla pelle dei loro figli (che comunque difenderei fino a morirne, secondo la mia concezione di vita) cosa significa …Pedofilia. Niente moralismi, niente buonismi, non si chiede la pena di morte, si chiede solo la privazione di un organo guidato da un cervello sbagliato…non è questo un virus? Non si eliminano le funzioni vitali, si elimina solo il problema!

Tralasciando gli eccessi viscerali che un padre potrebbe avere al pensiero di simili situazioni, la soluzione per molte altre problematiche sarebbe veramente semplice, basta avere la volontà di farlo, magari espressa con una semplice croce su di un simbolo.

Se vuoi un futuro, se vuoi cambiare, se vuoi la soluzione, noi abbiamo le risposte!

 

Luca Pilli

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