MassimoPensiero è la sezione che contiene una raccolta di frasi e riflessioni fatte da Massimo, tratte da interviste, da giornali, dai concerti o direttamente dai testi delle sue canzoni. In queste "pillole di saggezza" è possibile ritrovare un estratto del MassimoPensiero, cioè quello che Massimo pensa della vita nonché delle problematiche e dei valori che la vita porta con sé: l'amicizia, il successo, il rispetto per gli altri, la solitudine, la musica, l'amore... Inoltre si potranno trovare brevi commenti di Massimo a qualche sua canzone e a qualche album da lui scritto, dai quali è possibile capire cosa sta dietro ai suoi dischi di successo.
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La vita
"Deceleriamo dai, prodezze no, non pagano mai. Inutilmente eroi; se è vita che vuoi, seguila, non sfidarla. Vai sereno incontro al tuo tempo, sai si viaggia meglio sognando, vai amandoti un po' di più e arrivi laggiù. Dai guai non ti allontani correndo e poi perché ci stiamo perdendo noi in strane malinconie e assurde fobie."

(da "Fine corsa" - Siamo nati liberi)
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"Sempre avanti, ma fino a dove non so ovunque mi porti il cuore, sempre avanti così e anch'io potrò distinguere il bene e il male, sempre avanti finché avrò forza dentro… La vita è una e voglio spremerla né domandarmi di chi sia, prenderla a morsi e farla mia."
(da "Sempre avanti" - Anime)
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"La vita ci ha spezzato, a volte ci ha tradito ma non ci piegherà, finché rimane in noi la voglia di volare e già capisci che questo mondo vale più di quel che dà e un giorno vedrai."
(da "Un giorno vedrai" - Anime)
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"Ora, è questa la mia scuola: la vita che ho, quella che farò. Ho imparato che non si torna indietro, di tempo ce n'è, ne avrai, ne avrò... Ogni sbaglio è un'esperienza in più, un bagaglio per crescere di più:"
(da "Camminando" - Crescendo)
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"Con ogni giorno nasce un'altra avventura, è un'altra sfida da giocare al via e si lavora sodo però vale la pena sai: la vita è solo... Una canzone da cantare, un sogno da realizzare, un'emozione da cercare, innamorarsi e respirare, un altro giorno da inventare, uscire al sole a camminare, innamorarsi e respirare contando i battiti del cuore."
(da "La vita è solo un gioco" - Crescendo)
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"Ci vorrebbe forse un'altra vita per capire che anche questa vita non è solo un'esperienza in più, quella che vorresti tu, siamo vittime dell'impazienza e consumiamo troppo in fretta senza attendere nemmeno un attimo. Non sarà mai tardi per noi, umili eroi, ormai affezionati a tutti i nostri guai, anime uniche eppure anonime stelle passeggere di città noi confusi nelle nostre identità."
(da "Un giorno vorrei..." - Il mio tempo)

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La musica e la professione di cantante
"Lentamente mi sono accorto della possibilità di esprimere qualcosa di mio sia attraverso la musica che attraverso i testi: ho cominciato a comporre le mie prime cose, e a cantarle, quasi con stupore. Ecco, lo stupore è importante: mi sono sempre stupito di una canzone finita, quando cantavo le parole che io avevo composto con la musica che avevo in mente... E' una sensazione strana accorgersi che le tue emozioni, le cose che avevi dentro di te e che difficilmente riesci a tirare fuori parlando con gli altri, acquistano una forma e un senso, che attraverso la musica comunicano anche agli altri, vivono quasi di vita propria e possono viaggiare fuori da te. Anche oggi provo qualcosa del genere di fronte ad un nuovo pezzo, anche oggi mi stupisco, mi emoziono, mi incanto: credo che questo, assieme a quella specie di mistero che sta dietro ogni creazione, sia essenziale, altrimenti comporre musica e scrivere parole diventa mestiere."

(da "Attimi di... Massimo Di Cataldo")
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"Chiedo scusa a chi si aspettava qualcosa da me che non è arrivato, comincio a capire cos'è la vita e non sempre purtroppo l'onestà paga. Me ne sto qui a scrivere e penso che qualcuno mi vorrebbe vedere più spesso, mi vorrebbe possedere forse, come un oggetto da collezione... mi ricordo i primi discorsi con manager e produttori e impresari vari, li ricordo quando cercavano di mettermi in testa paglia e segatura dicendo "faremo di te un oggetto di culto e desiderio"... Eccolo qui il vostro oggetto di culto e desiderio... Per uno che in testa aveva solo voglia di fare, per uno che soprattutto voleva dimostrare le proprie capacità, per uno che fino ad allora aveva tanti sogni in testa, e lavoro e sacrificio alle spalle, per me quelle parole suonavano gravi. Ho lottato con tutte le mie forze per non apparire ma per essere e la paura più grande era dettata dai miei stessi pregi, dopotutto essere bello non era stata una scelta, ma neanche una condizione da disprezzare. La voce resta pur sempre un dono... In fin dei conti avrei potuto essere un imbecille qualsiasi se non fosse stato per i meriti di questo o di quello scopritore di talenti.
Convincere gli scettici è stato da sempre il mio obbiettivo principale, lo scotto da pagare. Perché il preconcetto precede qualsiasi cosa, e la fama si macchia pur senza una ragione. Basta l'invidia, basta l'arroganza, basta l'ignoranza."
(da "Diario Di Cataldo" - www.massimodicataldo.it)
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"Mi sono rivisto in una replica del "Nigth Express", ho pensato un casino di cose, rivissuto tante emozioni diverse, mi sono anche divertito prendendomi in giro; non si puo essere obbiettivi con se stessi. Però è stato bello rivedere tante persone che silenziosamente sono entrate nella mia vita, riconoscerle e vederle partecipare insieme a me. Allora non avevo capito quanto sinceri fossero quegli applausi, quei sorrisi; allora non ero ancora pronto, pensavo che fosse troppo perché non ero soddisfatto di me stesso, ma nonostante l'ingenuità traspariva quella spontaneità che spesso mi sono criticato e che più volte è stata causa dei mie conflitti interiori, e non solo quelli interiori.
In fondo ho ancora così tanto da imparare.
Hei... sto parlando a te... spero di rivedere presto il tuo sorriso."
(da "Diario Di Cataldo" - www.massimodicataldo.it)

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L'amore
"Quello che mi ha aiutato in amore è stata la scoperta della vera sincerità, sincerità verso me stesso e verso la mia donna. Adesso preferisco mostrarmi per quello che sono fin dall'inizio, evito di dare di me un'immagine migliore, di mostrare solo i miei lati più belli. Non fingo di essere meglio di quello che sono: se la donna che amo mi apprezza ugualmente, se non impazzisce per i miei lati peggiori, la storia ha buone probabilità di funzionare. E se una storia funziona su queste basi, è possibile crescere assieme, perché una donna che ti accetta con le tue imperfezioni ti stimola a migliorare molto di più di una donna che ti vuole a tutti i costi diverso da come sei."

(da "Attimi di... Massimo Di Cataldo")
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"Cammina al sole con me, dì di sì, di che vuoi, non cercherò di cambiarti ti amerò per come sei, cammina al sole con me, se ti va, se mi vuoi, sarà una piccola storia naturale come noi, non sai cosa farei perché la libertà insegua i nostri giorni fino al giorno che verrà. Ogni giorno di più la tua strada si fonde con la mia e si impara si scopre qualche cosa di noi per poter volare un po' più in alto e non cadere giù... Cammina al sole con me dì di sì, di che vuoi, non cambieremo tutto ma soltanto un po' di noi, faremo un pezzo di strada senza chiederci di noi, non ti soffocherò con troppa gelosia, e manderemo a spasso i giorni di malinconia."
(da "Una piccola storia" - Anime)
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"Da qualche parte ho letto che 'l'amore è una bella incertezza'. Sono profondamente d'accordo. L'amore per sua stessa natura è incerto, desideroso, inquieto, in movimento: per me una storia d'amore dura finché durano i motivi dell'interesse reciproco, il desiderio di conoscersi, la curiosità verso l'altro; se uno dei due cerca solo certezza, sicurezza e stabilità finisce per non curarsi di tanti aspetti più essenziali. L'unica certezza che ho sull'amore è che non lo si impara mai una volta per tutte. Quello che ho imparato io è accettarmi con le mie insicurezze, e accettare l'insicurezza implicita in un rapporto a due. Sperando, come fanno tutti quelli innamorati, che duri per sempre."
(da "Attimi di... Massimo Di Cataldo")
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"Nel mondo ho preso la mia strada e un giorno viaggiando ti ho incontrata. Fra tante persone, la stessa direzione, ti va, facciamo un tratto insieme."
(da "Torna" - Dieci)

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La bellezza e il successo
"Professionalmente devo moltissimo al Festival, ma certo il primo anno non ho vissuto una esperienza facile. Ricordo soprattutto di essere stato subito trattato come il cantante belloccio: ho percepito che per gli altri il mio asso nella manica era l'aspetto, non certo il talento o il brano che proponevo. Ora non voglio dire che l'aspetto non sia importante, però mi sono sempre rifiutato di credere che sia l'elemento che determina il successo di un artista. D'accordo, una bella faccia funziona meglio di una brutta, ma solo con quella non si va lontano. E poi , per servire davvero, deve essere una faccia in grado di raccontare qualcosa, di esprimere un vissuto, di emozionare. Invece si tende sempre a imporre un tipo di estetica stereotipata, secondo canoni stabiliti, una estetica che spersonalizza e appiattisce. Lo stesso discorso vale per i vestiti. Il pubblico si sente attratto da una immagine se in qualche modo percepisce che questa immagine è autentica, è quella vera, corrisponde ad un preciso modo di essere nella vita di tutti i giorni. In quei giorni confusi del Festival, desideravo essere apprezzato per la mia canzone e cercavo inconsciamente di non essere allontanato troppo da me stesso, di non essere più o meno esplicitamente pilotato, imbrigliato in un personaggio 'vincente' ma artefatto. Volevo cantare la mia canzone, pettinato come al solito, vestito coi miei vestiti, truccato il meno possibile."

(da "Attimi di... Massimo Di Cataldo")

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La solitudine e il bisogno di comunicare
"Quanta distanza tra di noi, indifferenti sempre più lontani, viviamo troppo in fretta nel caos delle città. Questa vita non ci aspetta, ci confonde, ci nasconde."
"Soli siamo soli, sempre più soli in questo mare, mentre ognuno pensa solo ai fatti suoi... Siamo soli e non abbiamo ragioni, non cerchiamo parole come gocce nel mare, e non ci incontriamo mai, siamo troppo distanti, come fratelli disperati, siamo tutti incasinati..."

(da "Soli" - Siamo nati liberi)
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"Sai cosa c'è?... siamo vicini e distanti, incatenati eppure indifferenti, schiavi ed eroi, vincitori e perdenti di una gara che non dà trofei. Come vorrei buttare giù questa parete di ghiaccio che cresce fuori di noi..."
(da "Sai cosa c'è" - Crescendo)

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L'aldilà
A proposito della canzone "Un giorno vedrai" di Anime, considerato il testo più autobiografico, Massimo dice: "E' il pezzo che sento di più. Parla dell'aldilà, un argomento che generalmente può spaventare. Credo che la morte debba essere vista come un aspetto della vita, un passaggio, in fondo è l'unica certezza che abbiamo. E più che paura di morire, dovremmo avere VOGLIA DI VIVERE".
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"Sorriderò, sorriderai e sopra le nuvole scoprirai nuove pianure e poi città dove rinasce quel che finisce e un nuovo giorno sarà, immenso per noi, che non abbiamo avuto mai le carezze di una vita un po' distratta per i fatti suoi..."

(da "Un giorno vedrai" - Anime)

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Il desiderio di libertà
"Siamo nati liberi, liberi come il sole, liberi di decidere se vivere o morire, io non lo so, però, che senso ha; io non lo so, però..."

(da "Liberi come il sole" - Siamo nati liberi)
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"Libera l'anima e vai, la strada non ha confini ormai. Sfrecciano alberi, spazi più liberi e le canzoni tra di noi. E si respira già un'infinita libertà perché dovunque vai non sei straniero mai se la tua casa è in te... E non c'è lingua che non puoi comprendere se parli con il cuore, la vita insegna che la nostra casa è in noi e che dovunque vai non sei straniero mai."
(da "Libera l'anima" - Anime)

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L'amicizia
"Lo so che a volte ti ho ferito, che lei piaceva pure a te, ma chiedo un po' d'aiuto che ieri ti ho negato io e che può darti solo. Un amico vero che anche se fa male sia sincero, un amico vero che non si tira indietro mai, che ti parla con il cuore ma non ti ferisce se è un amico vero come te". "In un mondo che ormai cade giù, è un miracolo che ci sei tu"

(da "Un amico vero" - Siamo nati liberi)
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"Quando niente ti dà retta, quando tutto va di fretta, quando il giorno gira storto e la vita non ti accetta, mentre cerchi una ragione, una piccola speranza ma da chi ti vive accanto trovi solo indifferenza. Allora pensa ancora a me, mentre tutto va di fretta e la vita non ti aspetta, quando niente ti dà retta c'è qualcuno che ti aspetta ancora… Quando senti troppo freddo anche sotto le coperte, quando perdi ogni certezza e ti senti già sconfitta, pensa ancora a me. Quando sei da sola pensa ancora a me."
(da "Pensa ancora a me" - Dieci)

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Il rispetto e l'amore per gli altri
"L'hai capito o no, siamo sempre in guerra, non parliamo più neanche dentro un bar; niente cambierà con lo spray sul muro se all'incrocio poi, tiri il vetro su, te ne freghi e vai. L'hai capito o no che alla porta accanto c'è qualcuno che ha i problemi tuoi, quante volte anch'io poi mi chiudo dentro e non sento chi perso come me sta gridando: Ama gli altri come te, l'hai scordato ormai, ama gli altri come te, l'ho scordato anch'io, che si potrebbe vivere tutti uguali senza muri, ama gli altri come te. L'hai capito ormai che non ho risposte per un figlio che chiederà perché qui nessuno mai ci ha insegnato niente, non mi fido più non ti fidi più della gente. Fai cadere il muro fra di noi, se mi vuoi, ora anch'io ti sto cercando lo sai."

(da "Ama gli altri" - Siamo nati liberi)
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"Qualunque sia il motivo benvenuto a te, qualunque sia la storia che alle spalle hai la porta si è aperta ormai e vivo così, qualunque sia il tuo viaggio lo rispetterò. Qualunque sia la donna che ti ha conquistato, e che non hai saputo trascinare via, il cuore ora è libero, ti ascolto se vuoi. Qualunque sia la lingua io ti capirò. Qualunque sia il colore, qualunque faccia hai, qualunque sia il motore, tu non fermarlo mai, qualunque sia il tuo cuore, vedrai ti aiuterà, qualunque sia il tuo amore, qualunque sia sarà. Qualunque sia la terra dove abiterai, qualunque sia la stella che tu seguirai, ogni cosa a suo tempo ma quel tempo è già qui, qualunque sia il tuo male puoi restare. Qualunque sia il colore, qualunque Dio pregherai, qualunque sia l'errore, vedrai si aggiusterà, qualunque sia il dolore vedrai che passerà, qualunque sia il tuo amore, qualunque sia sarà."
(da "Qualunquesia" - Anime)
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"Come fa male l'indifferenza, anni buttati via, è una prigione nascosta in ognuno di noi, come una lunga convalescenza non si guarisce mai. Lontano da qui, dove il cielo cade giù per le vie, c'è bisogno di noi due perché domani non sia solamente un giorno in più che va via… Perché la gente come noi non cada nell'ipocrisia di chi dice: 'non è colpa mia, lascia che sia...'"
(da "Dove il cielo cade giù" - Crescendo)

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La fiducia nel futuro
"A tutti quelli della mia generazione che sono a un bivio come me, a te che credi in te, a te che suoni nelle strade, a te che il nome non lo so, a te che più non ho. Per chi di lacrime ne ha piante e ha visto ridere sul pianto suo, per tutte quelle facce stanche che hanno chiesto aiuto a Dio; per chi si è perso e chi si incontra ancora sull'autostrada della vita, per chi non trova uscita: Qualcosa cambierà, è scritto nelle tue mani, se non ti fermerai qualcosa cambierà."

(da "Qualcosa cambierà" - Siamo nati liberi)

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Massimo parla di "ANIME"
"Disincanto è il termine giusto per riassumere lo stato d'animo dominante mentre lavoravo ai miei pezzi. Ma, contrariamente a quanto pensavo in passato, non si tratta di uno stato d'animo negativo. E' una maggiore consapevolezza di me, degli altri, delle situazioni. L'ho acquistata vivendo, riflettendo su quello che mi era successo. Alla distanza ho capito che i momenti più importanti nella vita sono quelli duri, quando si deve lottare, quando si vive una situazione difficile. Come si dice, quel che non ti ammazza ti rende forte. Io ho dovuto lottare per scrivere le mie canzoni, era molto più semplice limitarmi a fare l'interprete. Dovermi imporre mi ha dato una motivazione più forte. Il fatto di essere un autodidatta assoluto, senza che me ne rendessi conto mi toglieva convinzione: sapevo che c'era in giro molta gente più preparata di me. Quando ho visto che al pubblico le mie canzoni piacevano, ho superato le mie insicurezze: ci sarà sempre qualcuno più bravo di me, ma io ho delle cose da dire e cercherò di farlo nel modo migliore, rispettando chi mi ascolta, senza vendermi per quello che non sono".

(da "Attimi di... Massimo Di Cataldo")

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Massimo parla di "CRESCENDO"
Crescendo non è soltanto il titolo ma è soprattutto il concetto di fondo del disco. Tra un lavoro di ricerca musicale e una fusione delle esperienze vissute e maturate ho cercato di dare continuità al lavoro iniziato con Siamo Nati Liberi e Anime. [...] Crescendo è un disco sincero, un lavoro molto diretto costruito con pochi fronzoli, poche elucubrazioni, direi pochi contorcimenti mentali: abbiamo cercato di mantenere la spontaneità e la freschezza della prima ispirazione cercando di non perderci nella congestione della tecnologia. L'idea di base è stata quella di rispettare la natura di certi suoni, soprattutto acustici, e fonderli con sonorità più ricercate, più elettriche. La voce è stata registrata sempre in regia e il suono risulta molto confidenziale e caldo, soprattutto in alcuni brani. [...] Crescendo contiene 12 canzoni: dodici piccoli mondi legati l'uno all'altro dal concetto della crescita. Crescita, dubbio e disincanto sono i temi fondamentali che si snodano nei testi di questo disco. Ho sentito il bisogno di raccontare la storia (le storie) di un ragazzo di 29 anni che crescendo inizia ad avere nuovi punti di vista, che cerca di essere più realista e meno sognatore. Racconto storie un po' vissute e un po' inventate, che comunque contengono moltissimo di me. Forse per questo mi diverte definirlo un disco al "gerundio", anzi meglio al presente progressivo, dato che molti testi, durante la produzione, sono cresciuti con la musica: alcuni su improvvisazioni, altri in modo più riflessivo, ma sempre riferendosi al presente pur contenendo esperienze vissute in questi anni, non importa se positive o negative. Non credo che questo album rappresenti una svolta, non mi pare di aver fatto un cambiamento radicale, piuttosto la definirei una naturale evoluzione, o meglio una "crescita". Mi piace pensare che il pubblico, che mi ha fin qui amato e seguito, possa raccogliere il mio invito a crescere insieme a me, a fare uso delle proprie esperienze per imparare e migliorarsi, così come cerco di fare io.

(da www.massimodicataldo.it)

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Massimo parla de "IL MIO TEMPO"
Interv: Dopo l'esplosione nel '96 con "Se adesso te ne vai", è come se tu ti fossi anche fermato un attimino, te la sei presa un pochino più comoda. C'è stato l'episodio di "Dieci", che risale a 2 anni fa, al '99, e adesso ti concedi con "Il mio tempo" che è già a un antologico. E' una scelta precisa? Molti potrebbero dire 'forse è un po' presto, poteva aspettare ancora uno o due album'.
Max: Probabilmente avrei aspettato anch'io, ma c'è una cosa importante. Sono stato fortunato, ma dai miei 4 dischi sono usciti più di un singolo, ogni album ha fatto uscire quasi 4 singoli. Infatti, in questo Greatest hits ci sono 2 inediti più 14 successi. Alcune canzoni sono rimaste fuori, però ho cercato di scegliere forse i pezzi più rappresentativi del mio percorso, del mio lavoro.
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Interv: Come hai scelto invece i due inediti?
Max: Mi sembrava giusto parlare del tempo come qualcosa di importante e di non importante. Il tempo forse ce lo inventiamo, è un protocollo in realtà. Però non deve essere una cosa che ci condiziona eccessivamente. Secondo me bisogna vivere con meno fretta, con meno ansietà. E' una scelta coraggiosa, perché molti, presi dal vortice, hanno paura di scendere un attimo, di dire 'mi fermo'. Invece bisogna avere il coraggio di farlo. Anche perché, facendo questo lavoro, scrivendo musica, non riesco a raccontare cose che non ho vissuto, non riesco ad avere dei sentimenti da dare agli altri se io prima non li ho vissuti da essere umano, da persona normale. Se invece stai sempre nel vortice, queste cose non riesci a viverle...
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Interv: Breve introduzione a "Un giorno vorrei...", il secondo degli inediti contenuti ne "Il mio tempo".
Max: "Un giorno vorrei..." rispecchia un po' il mio pensiero attuale, cioè sono le cose che ho e avevo dentro e che volevo comunicare alle persone che ascoltano la mia musica, probabilmente anche a quelle persone, fans o non, che mi seguono e che traggono qualcosa di positivo magari dalle mie canzoni, dalla mia musica: una vibrazione, un sentimento o semplicemente gli piace. Forse cantando questo brano io riesco a spiegarmi sicuramente meglio di come non riesca a fare con tante parole.

(da un'intervista trasmessa su RDS)

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Massimo parla di "VERAMENTE"
"Veramente è un viaggio emotivo attraverso gli umori e i sentimenti. Ho cercato di cogliere l'essenza delle emozioni, descrivendo con toni differenti il cammino di un sentimento, quando nasce, come si evolve, la sua esplosione o implosione. Storie in prima persona che descrivono la gioia, il dolore, l'indipendenza, l'orgoglio, la fragilità nei sentimenti e nei rapporti umani".

(dal sito www.veramente.net)

Massimo Di Cataldo - La voglia di ricominciare
"Le canzoni di questo disco sono state scritte nell'arco di due anni e segnano un momento importante della mia vita. Lo definirei una "esperienza maturata", il superamento di una crisi". Così Massimo Di Cataldo sintetizza il nuovo album Veramente, da cui è stato tratto il singolo Come il mare. "Ho scelto questo titolo perché credo fino in fondo a questo progetto artistico. Non ho mai pensato di mollare, neanche quando mi sono sentito tradito e insicuro sulle mie convinzioni: ho continuato a scrivere, a fare musica." [...]
Interv: Nuovo album, nuova etichetta discografica: un passaggio indolore?
Max: Non del tutto. Si erano venuti a creare dei preconcetti su di me: ormai Di Cataldo ha già detto ciò che doveva dire, non crea più interesse e cose simili. Ci sono rimasto male ma ho continuato a crederci, ho scritto nuove canzoni lavorando sodo. Uno dei miei brani, Non ti dimenticherò, ha una doppia chiave di lettura: può essere intesa come la fine di una storia d'amore, ma anche come il desiderio di non scordarsi certi comportamenti negativi... Dopo aver parlato al telefono con un discografico ero arrabbiato, deluso: allora ho preso la chitarra pensando "questo me lo segno, me lo lego al dito". I buoni sentimenti non sono tutto ciò che abbiamo dentro di noi: siamo umani...
Interv: Ti diverte fare musica?
Max: Certo, è una passione che continua. Però, un paio di anni fa mi sono sentito demotivato. Perché non seguivo più l'istinto, ma una serie di regole che dovevo rispettare. Ed io sono indipendente nelle mie scelte: allora ho reagito.
Interv: Fumo nero mette in luce l'ecologista che è in te...
Max: Spesso nei fine settimana passiamo ore bloccati nel traffico o a far la coda per entrare al cinema o in un locale. Ecco invece la mia idea: perché non trascorrere un bel weekend in campagna, lasciando alle spalle il "fumo nero" della città? Abbiamo bisogno di aria pura.
Interv: Aria, invece, suggerisce una riflessione...
Max: Hai mai provato quella sensazione di soffocamento, di mancanza d'aria appunto, per la perdita di qualcuno? E' una sensazione di vuoto, di profondo disagio. Per me la cosiddetta "intelligenza emotiva", quella cosa per cui ci comportiamo secondo noi stessi e non seguendo i dettami della pubblicità, dei luoghi comuni, delle regole non scritte dalla società, è una marcia in più. Credo che i nostri sensi, ed i sentimenti, vadano sfruttati meglio...
(da un'articolo di Paolo Battigelli sulla rivista "Cioè")

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Pagina creata da Gabriele Tomatis nel gennaio 2002.
Per eventuali correzioni e/o suggerimenti, contattami all'indirizzo gabrieletomatis@yahoo.com.