NUEVO PEQUEÑO CATÁLOGO DE SERES
Y ESTARES
Músico loco
Canta por mí
Del templo a la taberna
Andar hacia los pozos no quita la sed
En mi pecho
Cuando el mar te tenga
A jazmín
Barrio triste
Sucedió en la antigüedad
Todo el día llovió
Canción de cuna 823
ASTRONOMÍA RAZONABLE
El que canta su mal espanta
Lápiz y tinta
Remando sobre el polvo
La risa tonta
Hierbas de Asia
Como un burro amarrado en la puerta del baile
Astronomía razonable
Piedra sobre piedra
Vino dulce
Mar
antiguo
Cosas
que pasan
Sumo
y resto
Hagámoslo
ASTRONOMÍA RAZONABLE (en ITALIANO)
Musicisti estrani
El que canta su mal espanta
Carta e inchiostro
Remando sulla polvere
La risa tonta
Herbe d'Asia
Como un burro amarrado en la puerta del baile
Astronomía razonable
Piedra sobre piedra
Vino dulce
Mare
antico
Cosas
que pasan
Faccio
i conti
Hagámoslo
LA REBELIÓN DE LOS HOMBRES RANA
¡Qué bien huelen los pinos!
Las hojas que ríen
Vestido de hombre rana
El bombero del atardecer
Sin llaves
Pedir tu mano
Bailarás como un indio
Dímelo tú
A medio soñar
Uva de la vieja parra
MUSICISTI STRANI
Ti parlavo
e tu sorridevi con me
seduti in qualsiasi bar.
All'improvviso me ne andai
senza un motivo
per quella follia
e tu lo sai
che vive in me.
Hai ciò che sei
o ciò que vuoi
e preto o tardi
mi rivedrai.
Non so dove vado
Né più cosa sono
macchinea noleggio
per musicisti strani
Di domenica
una sera d'inverno
mi retroverò al solito
in cerca di te.
Aspettami nel bar
nina bonita
nel bar di sempre.
C'è un uomo che abbaia
ritmi di moda
il gatto fugge del monitor
Ed io lo seguo
Hai ciò che sei
o ciò che vuoi
per prenderti, prenderti.
CARTA E INCHIOSTRO
Tela, colori,
E si può cominciare.
Carta, inchiostro,
Paesaggi da rubare.
Ritrovare il mondo mio
Dove il tempo ormai più senso non ha.
Libro, nuvola,
Cerco il mio riposo.
Pianta, fonte,
Vorrei trovare all'alba.
Come in sogno.
Nella schiuma delle onde camuffarsi,
Totalmente innocente.
Divagando nei meandri del sogno.
Perché il giorno va via,
È un fiume.
Ora senti se puoi,
Cammina.
E dipingi da te,
Provaci,
Il colore di un fiore
Chè appassito sarà.
Scopro, verdi
Tramonti di bellezza desolata,
Vivo l'effimero e il suo valore.
Bevo, spendo,
Quel che resta della vita,
Cerco un angolo di pace
Questa tregua mi darà
Il ricordo que mi cura.
Perché il giorno va via,
È un fiume.
Ora senti se puoi,
Cammina.
E dipingi da te,
Provaci,
Un estate che va
E autunno sarà.
Carta, inchiostro,
Ritrovando zapore.
REMANDO SULLA POLVERE
Va la luna in Scorpione,
Sulla strada che percorro,
Vado là,
Strada piena di ricordi
Grigi come un temporale.
Oh! Oh!
Nell'abisso dei tuoi occhi
Oh! Oh!
Voglio cadere.
Da oggi io sarò soltanto un uomo
Inmerso, come tanti, nella sua infelicità.
Tranquillamente.
Da minatore,
Polverizzando le ore che ho vissuto in te.
Che follia amarte ancora,
Sto perdendo la raggione.
Viaggiatore infaticabile
Ancora sarò;
Viaggiatore che pretende
Troncare.
Strada piena di ricordi
che il delirio sempre porterà.
Oh! Oh!
Senza l'abisso nei tuoi occhi
Oh! Oh!
Morirò perdendo la vela.
Spero d'uscire
Dalla durezza
Del tempo amaro che presto arriverà.
Sono speranze,
Non mi lamento,
Barca senz'acqua navigare più non può.
Su di un fiume secco già,
Remerò.
Nella polvere una via
Fino al mare riaprirò.
HERBE D'ASIA
Sapere cose che nessuno sa.
Errare con te un po abandati.
Ti porto il vento, io ti amai come un bimbo.
Questo non è gran cosa,
Ma qualcosa devo dire.
Herbe d'Asia dei mille aromi,
Tra questi aromi ti aspetto ancora.
Come un Re di Scacchi, interdetto e assurdo,
Muore un altro griggio pomeriggio.
Non penso ad altro che a te.
Ho perduto il tempo annegando in prosa vile;
Improbabili e benigni
Tornano i miti di ieri.
Ho perduto il tempo
Stando lontano da te.
Fuori piove forte,
Alla luce di una candela,
Leggo le tue lettere,
Le mie canzoni.
Doli di miti inverni,
Perduti per sempre;
Risate disperse
Da un vento gelato.
Viene lo scuro animale che è dentro di me
Pascolando nel radiante azzurro di ieri.
Torna la canzone che ci fece innamorare
E la notti marrocchinecoi tuoi baci.
Lasciami sentire la pelle,
Quello che ho perduto ormai.
Ho perduto il tempo annegando in prosa vile;
Improbabili e benigni tornano i miti di ieri.
Ho perduto il tempo mentre stavo lontano da te.
Sapere cose che nessuno sa,
Errare con te un po'abandati.
Prosa vile della vita,
Aporca efficacia,
Che i sogni ti cancelle
Liberi e pazzi.
MARE ANTICO
Lasciai la steppa
Confuso e affaticato,
In prenda all'ansietà.
Non ci sono altri mondi
Ma tanti sono gli occhi,
Acque tranquille
Dove puoi ormeggiare.
Mare Antico, madre selvaggia,
Golfo al riparo,
Guardato dagli ulivi.
Ungi adesso l'anima triste,
Occhi azzurri in cui naufragherò.
Mi sei mancata, e tanto,
Piccola patria fugace;
Quando l'uragano ci assalirà
Non si spenga il tuo focolare.
Mare Antico, madre selvaggia,
Sulla tua riva in gianocchio pregherò.
Terra assurda, mi hai fatto assurdo
Nostalgia di un futuro azzurro in libertà.
Affaticato,
Insieme ai vecchi amici,
Il vino e le canzoni;
Finché sulla collina resta un ulivo
E una vela latina nel mare.
Vecchi Dei,
Trascurati
Liberateci
Da tutti quanto i guai.
Mare Antico,
Dio salvaggio
Della quercia
E del grigio oliveto.
FACCIO I CONTI
In un vortice de scie
gira ciò che mi da forza
e fra tutte le bugie
resta un peso che mi opprime.
Nella calma della notte
sento il vento che mi dice:
la lealtà si annida dietro un velo permanente;
guarda intorno, via dal laberinto.
Rose nere per amare
se non resta nulla di più.
La tua assenza ti fa più vera.
Mi ritroverai seduto
dove nascono speranze.
Rose per innamorare
se da solo resteró
la risacca sentirò,
sulla riva solitaria
di una cruda passione.
Rosa nera che sola resterà.
Quando tutto si fa freddo,
mentre sparisce il giorno.
Adesso che attraverso
il profondo della selva,
saltimbanco del mio assurdo circo.
Rose nere per amare,
se da solo resteró
la risacca sentirò,
sulla riva.
Se non resta altro da fare,
rose per innamorare.
Faccio i conti, non mi riuscirà.