
|
-
-
-
|
- il
Resto del Carlino -
domenica 29 luglio 2001
- spettacoli
- p. 36
- Loredana
Bertè-Fracci: una strana coppia per
"Gerusalemme"
Roma -
"Sono sempre stata una donna contro e lo sarò anche
in questo spettacolo". Si avvicina il ritorno di
Loredana Bertè. La turbolenta cantante sarà la
protagonista, a partire da domani a Roma, alle Terme di
Caracalla, di "Gerusalemme", spettacolo di
musica, danza e canzoni scritto e diretto da Beppe
Menegatti: una sorta di "Romeo e Giulietta" dei
nostri tempi sulla lotta tra due famiglie, una musulmana
el'altra ebrea, e l'amore di due adolescenti, Mohagen e
Joelle. Con lei, in un inedito "duetto", ci
sarà Carla Fracci con i danzatori del Teatro dell'Opera.
"Sarò una madre ebrea - annuncia la Bertè che, nel
corso dello spettacolo, interpreterà due suoi testi e
quattro liriche composte dal poeta Mario Luzi - una donna
che grida la sua rabbia e il suo orrore per la morte del
figlio. Una madre arrabbiata che si esprime attraverso
canti strazianti e un rock duro e metallico".
- Ispirazione
- La
nuova avventura della Bertè, dopo numerose
vicissitudini discografiche, ha un
"ispiratore": Bejet Pacolli,
imprenditore albanese e marito separato di Anna
Oxa. "E' un grande amico - spiega la
cantante - insieme abbiamo progetti discografici.
E' un uomo serio, un imprenditore di altissimo
livello, ma soprattutto capisce di musica. Vuole
produrre il mio prossimo disco. Ben venga la
rinascita di Loredana Bertè sotto il segno di
Pacolli. Preparando questa
"Gerusalemme" - racconta la cantante -
mi sento elettrica, ho accettato con una buona
dose di incoscienza. All'inizio pensavo di non
farcela, di non essere all'altezza, Luzi aveva
detto di non sentirsi particolarmente a suo agio
con una rockettara. Eppure tra noi è nata una
gerande amicizia. Ora sto pensando di chiedergli
di scrivere altri due o tre pezzi da inserire nel
mio ultimo cd".
-
- Luzi,
Verdi e percussioni
- La
Bertè ha rivisitato le stesse liriche di Luzi,
accompagnate dalle musiche di Giuseppe Verdi,
dalle percussioni di Tullio De Piscopo, dai suoni
e dalle sirene dei bombardamenti aerei, simbolo
dell'emergenza quotidiana in cui vive la
Palestina e Gerusalemme. "Io sarò la voce,
la Fracci il gesto - spiega la Bertè -. Entrambe
saremo madri. Io lo sarò per la prima volta
nella mia vita. Ho sempre perso tutti gli uomini
che ho amato perchè non sono mai riuscita a fare
la mamma. Sono stata amica, fidanzata e amante ma
mamma mai".
-
- Fracci
entusiasta
- "Sono
felice di poter lavorare accanto ad una grande
artista come Loredana Bertè - conferma la Fracci
-. Una voce e una presenza drammatica, una donna
che ha molto sofferto nella vita privata e
professionale. Il suo fascino e il suo carisma
saranno fondamentali per lo spettacolo".
"In scena - aggiunge la Fracci - ho spesso
recitato e danzato ruoli di madre. Ho avuto la
fortuna di esserlo anche nella vita. So quanto si
ami e si soffra per un figlio". Dopo il
debutto di domani "Gerusalemme" sarà
ancora in cartellone alle Terme di Caracalla il
31 luglio, l'1, 2, 3, 5 agosto.
|
|