2^ LEZIONE

Scrittura: i Romani conoscevano solo le maiuscole ( le minuscole furono introdotte nel Medio Evo ) e non usavano segni di interpunzione.

 

Vocali e dittonghi: le vocali in latino sono sei:

a, e, i, o, u, y ( ipsilon ).

Esse si pronunciano come in italiano. Il suono della “ y” , usata solo nelle parole derivate dal greco, è lo stesso della “ i “. Si chiama “dittongo” l’unione di due vocali che si pronunciano con una sola emissione di fiato e perciò fanno parte di una stessa sillaba. Sono dittonghi soltanto: ae, oe, au.

 

Consonanti: il gruppo “ph” si pronuncia “f” : philosophus ( pron. filósofus = filosofo ), Philippus ( pron. Filippus = Filippo); il gruppo “ti” seguito da vocale e non accentato, si pronuncia “zi”: avaritia ( pron. avarízia = avarizia), pátiens ( pron. paziens = paziente ). Se però è accentato come in “totius” si pronuncia totíus = di tutto.

 

L’accento.

Le norme che regolano l’accentazione delle parole latine si basano sulla quantità delle sillabe. Le più importanti sono due: nelle parole di due sillabe l’accento cade sempre sulla prima sillaba: rósa, páter; nelle parole di tre o più sillabe l’accento cade sulla penultima se questa è lunga, cade invece sulla terzultima se la penultima è breve.

Monere ( l’accento cade su “ne” ); legere ) l’accento cade su “le” ). Monere= ammonire ( 2^ con. latina ).

 

Le 4 coniugazioni:

are = 1^ con.;  - ere = 2^ con.; - ere = 3^ con; - ire = 4^ coniugazione.

 

Es. Laudare= lodare; monere= ammonire; legere= leggere; audire= udire.

 

Indicativo presente della 1^, 2^ , 3^ , 4^  coniugazione:

láudo= io lodo; móneo= io ammonisco; lego = io leggo

 

1^ con. vocale tematica: a

LAUD

-

O

LAUD

A

S

LAUD
A

T

LAUD
A

MUS

LAUD

A

TIS

LAUD

A

NT

2^ con vocale tematica: e

MON

E

O

MON

E

S

MON
E

T

MON
E

MUS

MON

E

TIS

MON

E

NT

3^ con. Vocale tematica : i

LEG

-

O

LEG

I

S

LEG
I

T

LEG
I

MUS

LEG

I

TIS

LEG

U

NT

4^ con. Vocale tematica: i

AUD

I

O

AUD

I

S

AUD
I

T

AUD
I

MUS

AUD

I

TIS

AUD

IU

NT