Il Museo dell’olivo

Inizialmente, siamo entrati in una piccola sala, dove abbiamo visto un filmato che parlava di come Atena e Poseidone si erano contesi Atene, di come la dea della sapienza era riuscita a conquistarla: hanno deciso entrambi di fare un regalo alla comunità e così Poseidone ha offerto un cavallo, mentre Atena ha offerto l’ulivo. Zeus ha deciso che la vincitrice era la dea perché l’ulivo avrebbe fornito a l’umanità calore,  cibo,   condimento, bellezza… e che tra l’altro era anche un albero immortale.

Salendo al piano superiore, abbiamo visto delle diapositive riguardanti gli antichi scali commerciali dell’olio. la guida ci ha spiegato che dopo un certo periodo di tempo gli ulivi furono abbandonati e solo i monaci avranno continuato a  coltivarli.

In una vetrina sottostante lo schermo c’erano i semi di olive di circa 2500 anni fa: erano piccoli e amari. a fianco si poteva vedere un lume brucia profumi, bruciava, infatti, olio mischiato con particolari essenze; un’oliera; una statuetta, raffigurante la madonna con gesù bambino, che i contadini erano soliti appendere agli ulivi, cercando protezione. abbiamo anche visto un fossile di una sezione di tronco d’albero, risalente a circa 12 milioni di anni fa.

Su un cartellone esplicativo abbiamo potuto leggere le varie malattie dell’ulivo, causate da vari insetti e parassiti, come il bruco minatore, la tignola dell’ulivo, la psilla ulivina, la mosca dell’uliva, la cocciniglia cotonosa. abbiamo appreso che i portamenti dell’ulivo sono a doppia branca, a doppio tronco, a vaso policonico, a globo, a vaso e a filare.

Durante la visione di un video trattante l’argomento della coltivazione e della raccolta delle olive, abbiamo scoperto che l’ulivo esige un clima mite, un ambiente asciutto e terreni possibilmente calcarei. la crescita dell’olivo, è molto lenta.

Per la sua sopravvivenza, è necessario svolgere tre frasi importantissime: puliture, concimatura e potatura.

per quanto riguarda il raccolto, ci sono 4 modi: per battimento, a mano, con le reti e con la macchina.

esistono molti tipi di olive, e le più conosciute sono:

   la taggiasca;

   la bellaspagna;

   la correggiola;

   la coratina;

   il moraiolo;

   l’ascolana;

   il leccino;

   la santa caterina;

   il frantoio.

In passato, in Grecia, gli atleti si ungevano con olio d’oliva per mantenere il corpo caldo, considerando  che erano praticamente nudi, per combustibile, per osmetico. una volta i medici utilizzavano qualsiasi parte dell’olivo e dell’oliva, per poi farne delle medicine.

In seguito, abbiamo visto un altro video che parlava della produzione dell’olio e faceva vedere vari tipi di macine.

Nella 5a e 6a sala abbiamo potuto osservare vari tipi di anfore antiche, che in passato contenevano olio.

l’ultimo video visto, è stato quello sulla dieta mediterranea; raccontava che i cibi che la compongono sono: i cereali, gli ortaggi, i legumi, la frutta, la carne bianca, il pesce e i grassi vegetali in particolare l’olio.

il resto, non mi è stato molto chiaro, infatti, quando parlava dei vari tipi di colesterolo, non è che ci abbia capito molto.

Più avanti c’era la ricostruzione della stiva di una nave di molto tempo fa carica d’olio,

nella 7a  sala, abbiamo visto delle diapositive che mostravano alcune opere d’arte di vari personaggi famosi.

nelle ultime sale, abbiamo potuto ammirare la meravigliosa collezione privata dei Carli: mi sono innamorata di quegli stupendi oggettini/oni che per lo più erano oliere o vecchi brucia profumi. l’oggetto che più mi è piaciuto è stata un’oliera in vetro blu e in argento. Ah, meravigliosa!

 

Lara