Arrivederci fratello mare
Ed ecco ce ne andiamo
Lettera a Memet
Forse la mia ultima lettera a Memet.
Non ci si può saziare del mondo,
Memet, io forse morrò
come siamo venuti;
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce.
Ce ne andiamo come siamo venuti, arrivederci fratello mare!
Piccolo mio, mio Memet,
la sorte m'impedirà forse
di rivederti…
È difficile tirar su un figlio senza il padre.
Non dar dolori a tua madre.
Io non ho potuto darle gioia:
che essa ne abbia da te.
Tua madre,
forte e dolce come la seta,
tua madre
sarà bella anche all'età delle nonne,
come il primo giorno che l'ho veduta
quando aveva diciassette anni
sulle rive del Bosforo…
Una mattina come tutte le altre
ci siamo lasciati: «A stasera!».
Era per non più rivederci…
Io non ho paura di morire, figlio mio,
ma nonostante tutto
qualche volta, mentre lavoro,
tutt'a un tratto
ho un sussulto
o nella solitudine prima di addormentarmi.
Contare i giorni è difficile.
Memet,
non ci si può saziare.
Non vivere su questa terra
come un inquilino,
o come un villeggiante
nella natura:
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano,
alla terra, al mare,
ma prima di tutto all'uomo.
Ama la nube, la macchina, il libro,
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza
del ramo che secca
del pianeta che si spegne
della bestia che è inferma,
ma prima di tutto la tristezza dell'uomo.
Che tutti i beni terrestri
ti diano a piene mani la gioia,
che l'ombra e la luce
ti diano a piene mani la gioia,
che le quattro stagioni
ti diano a piene mani la gioia,
ma prima di tutto che l'uomo
ti dia a piene mani la gioia.
lontano dalla mia lingua,
lontano dalle mie canzoni,
lontano dal mio sale e dal mio pane,
con la nostalgia di tua madre e di te,
della mia gente e dei miei compagni,
ma non in esilio,
non all'estero:
morrò nel paese dei miei sogni,
nella bianca città dei miei sogni più belli.
Memet, piccolo mio…
io me ne vado, ma sono calmo.
La vita che in me si dilegua
seguiterà ancora a lungo in te
e nel popolo mio, per sempre.