Il bosco del Montello e le sue prese...

sentiero by day sentiero by night

LE PRESE DEL MONTELLO

Le strade che tagliano la collina del Montello da sud verso nord, dette anche "prese", sono in totale 21 e sono numerate a partire da Nervesa (Est) con numeri progressivi. La strada dorsale invece percorre il Montello da est verso ovest incontrando via via tutte le prese a metà del loro percorso.

LE PRESE IN GENERALE SONO LUNGHE DAI 3 AI 4 KM DAI PIEDI ALLA DORSALE. IL PUNTO PIU' ALTO E' S.MARIA DELLE VITTORIE ED E' RAGGIUNGIBILE CON LA PRESA STERRATA N.14 CHE PERTANTO SI PUO' CONSIDERARE LA PIU' DURA VISTO IL DISLIVELLO MAGGIORE. PIU' CI SI ALLONTANA DA QUESTO PUNTO, PERTANTO, LE PRESE RISULTANO MENO RIPIDE MA NON PER QUESTO "IN DISCESA"... QUESTO PER DIRE CHE ANCHE IL MENO ESPERTO DEVE METTERE IN ARCHIVIO CHE SE VOGLIAMO GUSTARCI IL MONTELLO DALL'ALTO E DALL'INTERNO UN PO' DI FATICA BISOGNA FARLA IN BICI O A PIEDI. DA BIKER NON POSSO CHE CONSIGLIARE LE STRADE STERRATE ED I SENTIERI; QUEST'ULTIMI SONO BEN SEGNATI GRAZIE ANCHE AL PASSAGGIO DI CAVALLI VISTO LA VICINANZA DI MOLTI MANEGGI E AGRITURISMO. PER CHI AMA L'AVVENTURA E' IL POSTO IDEALE PERCHE' NON E' PROIBITO PROVARE E CERCARE NUOVI SENTIERI, SEMPRE RISPETTANDO LE PROPIETA' PRIVATE PERO'! ECCO PERCHE' IL PERIODO MIGLIORE PER ME E' L'AUTUNNO IN QUANTO NON ESISTONO PIU' ERBA E ROVI CHE POSSANO OSTACOLARE LA VOGLIA DI NUOVE VIE.......AVETE MAI PROVATO LA SENSAZIONE DI CORRERE CON LA BICI SOPRA UN TAPPETO DI FOGLIE? SSHSHSHSHSHSHSHSH! UAUUUUUU.... QUI POI VI CAPITERA' DI INCONTRARE SCOIATTOLI, LEPRI VOLPI ED ANCHE CAPRIOLI....NON CI CREDETE?...NON CI CREDEVO NEANCH'IO......E CREDETEMI NON SERVONO MACCHINE DIGITALI PER TENERE IMPRESSO NELLA MENTE QUEI MOMENTI....UAUUUUUUUUUU. ...CHE MI STIA TRASFORMANDO IN ANIMALETTO DEL MONTELLO?...HO PAURA DI SI ...MA CON LE RUOTE!...UAUUUUUUUUU.

SE CONOSCO BENE IL MONTELLO E' ANCHE GRAZIE AL TEAM D.D.M. DIAVOLI DEL MONTELLO www.teamddm.it DI SELVA DEL MONTELLO DI CUI FACCIO PARTE. UN CLUB DI APPASSIONATI BIKER CHE OGNI DOMENICA E NON ORGANIZZANO ESCURSIONI SU E GIU' PER LA "MONTAGNOLA"!

SE POI NEL BEL MEZZO DELL'ESCURSIONE NON CE LA FATE PROPRIO PIU' CI SONO SEMPRE DUE BEI RISTORI IN CUI FERMARSI (BASTA ARRIVARCI PERO'!). IL PRIMO SI CHIAMA AGRITURISMO PRATO FIORITO (PRESA N.10) E SE CAPITATE IN UNA GIORNATA DI GARE "ENDURANCE" PER CAVALLI LO GUSTERETE ANCORA DI PIU'. IL SECONTO E' L'AGRITURISMO "LA VALLE" (PRESA N.3) www.agrilavalle.com ... NELLA NUOVA FATTORIA IA IA O!

DA CITARE ANCHE IL PERCORSO DELLA "GRANFONDO DEL MONTELLO" CHE SEBBENE SIA ALUNGO 59 KM PASSA ATTRAVERSO I DUE ITINERARI CITATI QUI' SOTTO. I KILOMETRI NON DEVONO SPAVENTARE PERCHE E' POSSIBILE INTERROMPERE IL GIRO IN QUALSIASI PUNTO SENZA PROBLEMI. IL PERCORSO E' QUASI TUTTO SEGNALATO PERCHE STA PER DIVENTARE PERMANENTE E VI ASSICURO NON E' ASSOLUTAMENTE DIFFICILE SEMPRE SE PRESO CON LA DOVUTA CALMA. E' UN GRADEVOLISSIMO PERCORSO IN MEZZO AL BOSCO NELLA PRIMA META' E ALTRETTANTO PAESAGGISTICO NELLA SECONDA COSTEGGIANDO IL FIUME PIAVE.

IL PERCORSO COME DETTO PRECEDENTEMENTE SI PUO INTERROMPERE IN QUALSIASI PUNTO PER CUI E' ADATTABILE ALLE CAPACITA' DI TUTTI.

RIPORTO QUI' DI SOTTO 2 PERCORSI TRATTI DAL LIBRO PREALPI TREVIGIANE (EDICICLO) CHE ESPONGONO ALCUNI ITINERARI TRA I TANTI POSSIBILI ALL'INTERNO, SU E GIU' QUESTA MERAVIGLIOSA COLLINETTA.

ALLEGO LE CARTINE DEI DUE ITINERARI ...COMPRESA QUELLA DELLA GRAN FONDO....:

 

1 ITINERARIO

(98kb)

 

2 ITINERARIO

(128kb)

 

GRAN FONDO DEL MONTELLO

(281kb)

 

1° ITINERARIO

Nervesa della Battaglia - Abbazia di Sant'Eustachio - Sa Croce - Grotta del Tavaran - Strada Militare - La Certo; Nervesa della Battaglia

luogo di partenza: Nervesa della Battaglia

lunghezza: 30,5 km

dislivello: 350 m

quota massima raggiunta: 305 m

tempo di percorrenza: ore 2 e 30'

grado di difficoltà: facile

Dal centro di Nervesa della Battaglia si percorre in auto la strada che conduce verso Montebelluna, dopo un chilometro si imbocca una strada a destra con indicazione «Abbazia di Sant'Eustachio»; alla fine del viale alberato posteggiamo l'auto in un vasto piazzale (proprio di fronte a noi un cartello indica la stradina da percorrere per raggiungere l'Abbazia che vale la pena di visitare). Imbocchiamo sulla nostra destra la via Arditi, asfaltata, in direzione sud-ovest. Dopo 2,8 km di percorso pianeggiante su asfalto, imbocchiamo a destra, proprio di fronte alla Parrocchia di Bavaria, la via Sacco (presa n.3) che procede in salita per breve tratto su asfalto e poi su sterrato. A1 km 3,5 si raggiunge il Capitello della Madonna del Bosco e si gira a destra seguendo sempre la via Sacco. Si procede in saliscendi in mezzo al bosco su un buon fondo in terra battuta, fiancheggiando alcune case coloniche finché si raggiunge, al km 5,7, la strada dorsale (185 m) che imbocchiamo a sinistra e dopo 100 metri la abbandoniamo per seguire ancora la via Sacco che prosegue sulla destra. Proseguiamo su sterrato in leggera discesa seguendo sempre la strada principale incontrando di tanto in tanto altre case coloniche. Al km 8,4 sbuchiamo sulla Strada Panoramica che collega Nervesa con Crocetta, costeggiando la base nord del Montello, con vista sul Piave. Giriamo a sinistra seguendo la Strada Panoramica che attraversa il paese di Santa Croce e proseguiamo fino ad incontrare al km 9,8 la via del Solstizio che imbocchiamo a destra; la stradina sterrata finisce nei pressi di una casa colonica di recente ristrutturata (134 m). Facendo attenzione a non disturbare, poiché attraversiamo una proprietà privata, scendiamo a destra per un sentierino che si trova subito dietro ad una baracca di legno di fronte alla casa. Il sentierino scende molto ripido (conviene lasciare le bici e continuare a piedi) e in breve ci porta sul greto del Piave proprio all'imboccatura della grotta del Tavaran Lungo (l'entrata e' un po' nascosta in quanto in parte franata dopo le recenti inondazioni). Muniti di una pila possiamo inoltrarci per breve tratto nella grande galleria, ma anche restando nell'ingresso lo spettacolo è comunque grandioso. Riprese le biciclette ci riportiamo sulla Strada Panoramica, girando a destra e la seguiamo fino al km 14,7 dove giriamo a sinistra e imbocchiamo la Presa n. 10, via C. Battisti in direzione sud. I primi 800 metri asfaltati ci conducono ad un incrocio dove lasciamo l'asfalto per proseguire dritto seguendo il percorso della Presa n. 10. Si sale ripidamente in mezzo a boschi di castagno, attraversando un piccolo borgo di case nuove e, al km 18, si incrocia la strada dorsale asfaltata (297 m); la si imbocca girando a sinistra in direzione est e la si segue per 200 metri per poi abbandonarla per inoltrarci in una strada sterrata alla nostra destra: è questo il percorso della vecchia dorsale chiamata anche Strada Militare in quanto costruita durante la Prima Guerra Mondiale quale ossatura dorsale della zona di combattimento. Seguendo sempre il tracciato della Strada Militare verso est tagliamo prima la Presa n. 9 e, dopo aver attraversato il cortile di una casa colonica, la Presa n. 8; al km 20,2, dopo un tornante, si sbuca su una strada asfaltata: la attraversiamo e imbocchiamo la via Gorini, quasi di fronte a noi un po' a sinistra, sterrata. Dopo 50 metri giriamo a destra abbandonando la via Gorini per seguire nuovamente la vecchia Strada Militare. Al km 20,9 sbuchiamo sulla presa n. 6 che, girando a destra, seguiamo per un tratto in direzione sud fino al km 21,5, dove la lasciamo per imboccare la via dei Bersaglieri, sempre sterrata, che si stacca a sinistra. Si prosegue in falsopiano sempre in mezzo al bosco; al km 22,2 la strada cambia nome assumendo quello di via del Solstizio, innestandosi nel tracciato della Presa n. 5, chiusa nel suo tratto sud per motivi militari. Al km 23,2 si sbocca nuovamente sulla strada dorsale asfaltata: giriamo a destra e la seguiamo fino al km 24,5 dove giriamo a destra per via Lama. In questa zona sorgeva un tempo la Certosa del Montello nei pressi di una fonte: un antico disegno del 1300 la descrive come un grandioso complesso costituito da più corpi con 5 chiostri, la chiesa, i locali comuni e le celle per i frati. L'abbandono e la distruzione avvenne nel periodo napoleonico: oggi di questa grandiosa costruzione non resta nulla; unica testimonianza rimasta, ma non si è certi che fosse quella annessa alla Certosa, è la fonte, ancor oggi visitabile: per raggiungerla dobbiamo percorrere il viottolino, quasi completamente nascosto dalla vegetazione, che si stacca sulla sinistra da via Lama circa 300 metri dopo il suo imbocco; per identificarlo teniamo conto che si trova pochi metri dopo una strada a destra ben visibile. Lo stradino dopo poco gira decisamente a sinistra e proseguendo in ripidissima discesa si porta in una piccola conca dove sorge la fonte: oggi l'acqua purtroppo non è più potabile. Se risaliamo per qualche metro il pendio di fronte alla fontana possiamo trovare l'imbocco di due grotte naturali. Risaliamo quindi il sentierino e ci riportiamo in via Lama; la seguiamo verso sud prima in falsopiano e poi in discesa fino a raggiungere al km 26,8 la piccola cappella in onore della Madonna del Bosco incontrata all'andata. Invece di imboccare via Sacco, possiamo proseguire per via Lama fino a raggiungere al km 27,7 la strada pedemontana che, costeggiando a sud il Montello, ci riporta in breve al luogo dove abbiamo lasciato l'auto.  

2° ITINERARIO

Volpago del Montello - Santa Maria della Vittoria - Ciano Volpago del Montello

luogo di partenza: Volpago del Montello

lunghezza: 32 km

dislivello: 680 m

quota massima raggiunta: 371 m

tempo di percorrenza: ore 2 e 40'

grado di difficoltà: medio

Il nostro itinerario inizia dal paese di Volpago del Montello: imbocchiamo verso nord la via San Carlo asfaltata che ci porta in breve, dopo aver lasciato sulla destra l'ex convento dei Nonantolani del sec.XV, alla base del Montello .Subito dopo aver attraversato il ponticello che attraversa il Canale del Bosco, abbandoniamo l'asfalto per imboccare una strada sterrata che si stacca sulla destra: è questa la Presa n. 10 sud, via Cesare Battisti. Si sale ripidamente sotto il bosco, proseguendo sempre sulla strada principale, finché, al km 4,7, dopo alcuni tratti in saliscendi si sbocca sulla dorsale asfaltata che si imbocca girando a sinistra (297 m).Si prosegue su asfalto fino al km 5,4 dove si abbandona la dorsale per imboccare sulla destra la Presa n. 11, via Sernaglia, sterrata. Procediamo in veloce discesa su un buon fondo in terra battuta, sempre in mezzo al bosco, lasciando sulla sinistra, al km 6,1, un capitello alla Madonna, fino a raggiungere, al km 8,4, la Strada Panoramica, che costeggia la base nord del Montello (137 m). La imbocchiamo girando a sinistra e proseguiamo su fondo asfaltato, lasciando sulla sinistra il Cippo degli Arditi, fino al km 9,5 dove giriamo a sinistra imboccando la Presa n. 13, via Del Fante, asfaltata all'inizio. Procediamo all'inizio in ripida salita su asfalto e, dopo il km 10,8 su sterrato, con pendenza meno accentuata. A1 km 12,7, ad un bivio, teniamo la sinistra e, poco dopo, raggiungiamo nuovamente la dorsale che imbocchiamo girando a destra. Al km 14,3, dopo un tratto in saliscendi, arriviamo nel paesetto di Santa Maria della Vittoria (371 m), quota massima della nostra escursione del Montello, e proseguiamo sempre dritto. A1 km 14,8 abbandoniamo la dorsale e giriamo a destra imboccando la Presa n. 15 nord, sterrata, e la seguiamo in discesa fino al km 15,9 dove sbuca su una strada più importante asfaltata che prendiamo girando a sinistra. AI km 16,2 una breve deviazione sulla destra ci permette di raggiungere la Colonna Romana, Osservatorio del Re. Subito dopo la deviazione, al km 16,4, lasciamo l'asfalto e giriamo a destra imboccando la via General Vaccari, che scende, sterrata fino al km 17,3 e poi asfaltata. Il panorama che possiamo ammirare verso nord comprende il Tomba a sinistra, il Cesen di fronte e il Col Visentin sulla destra, alla base le colline tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Arrivati alla base della discesa, in prossimità di una trattoria, lasciamo l'asfalto per imboccare una strada sterrata che si stacca sulla destra costeggiando a nord la base del Montello. Proseguiamo sempre dritto in piano, sotto il bosco, attraversando al km 19,2 la Presa n. 17 e al km 19,8 la Presa n. 18, entrambe asfaltate; nei pressi di quest'ultima, una fontanella ci permetterà di rifornirci di acqua fresca per l'ultima salita che ancora ci manca. Al km 20,7 incontriamo la Presa n. 19, asfaltata, che imbocchiamo girando a sinistra; procediamo quindi in ripida salita passando di fianco ad un capitello. Dopo aver incontrato un tratto di circa un chilometro di sterrato, arriviamo, al km 23, nuovamente sulla dorsale che imbocchiamo girando a sinistra. Procediamo quindi in saliscendi su asfalto fino al km 26 dove giriamo a sinistra imboccando la Presa n. 15 sterrata. Con una veloce e divertente discesa sotto il bosco, ci portiamo, al km 29,9, sulla strada pedemontana che costeggia la base sud del Montello. Giriamo a sinistra e, procedendo su asfalto in piano, arriviamo, al km 31 2, sulla strada percorsa all'inizio, nei pressi dell'imbocco della Presa n. 10. Giriamo a destra e in breve arriviamo a Volpago del Montello, al km 32.

 

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