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Gingo Il XX Mondiale |
God bless Gingo
La XX edizione del Mondiale di Gingo, dedicata al "nuovaiorchese" Ferri, ha visto la vittoria di Emilio Prudençio De Bonis.
Classifica Finale 1 - De Bonis DEB 2 - Ferrario FEO 3 - Schutzmann SCH 4 - Brunetti BRU 5 - Tommasi TOM
Finale Cani Morti 1 - Ferri FEI 2 - Montalto MON 3 - Paoli PAO 4 - Dolci DOL 5 - Massacci MAS
Semifinale Centrale 1 - Tommasi TOM 2 - Ferrario FEO 3 - Brunetti BRU 4 - Montalto MON 5 - Massacci MAS
Semifinale Centralino 1 - De Bonis DEB 2 - Schutzmann SCH 3 - Paoli PAO 4 - Dolci DOL 5 - Ferri FEI
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La notizia che viene dal Paladolci è questa: Emilio Prudençio De Bonis ha vinto il XX Mondiale ed è diventato il X Campione del Mondo di Gingo. L'evento è importante, in quanto ora sarà finalmente possibile disputare il Mondiale dei Mondiali, cioè la partita in cui i dieci Campioni si sfideranno per determinare il migliore fra loro. Con la vittoria di Dolci (che nella foto porta in trionfo il neocampione) in occasione del Mondiale del Decennale, era rimasto un solo posto disponibile. |
A sedere dunque al tavolo di gioco assieme a Senzacqua, Locci, Montalto, Costantini, Ercolani, Ferrario, Ferri, Tommasi e Dolci (in rigoroso ordine cronologico di vittoria) per disputarsi l'ambitissimo trofeo sarà dunque l'avvocato romano, qui mentre dà sfogo a tutta la sua gioia per l'inaspettato successo. |
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Successo che è giunto come una mazzata sulla testa di Paoli, unico assieme a Dolci e Ferrario ad aver partecipato a tutte le edizioni del Mondiale ma unico anche a digiuno di vittorie. L'uomo dalle "nove finali consecutive" nemmeno stavolta è riuscito nell'impresa, perdendo l'ultimo treno. Nella foto lo vediamo in preda alla delusione più nera mentre Prudençio festeggia la vittoria. | |
La serata era cominciata con il caloroso benvenuto a Fabrizio Ferri, ospite d'onore, direttamente giunto da Manhattan per contendersi il titolo con gli altri. Qui lo vediamo assieme a Sergio Tommasi, suo compagno di mille battaglie sui campi di atletica e di calciotennis. |
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A ospitare la manifestazione l'accogliente Paladolci, collaudata sede di più di un'edizione del Mondiale (ultima in ordine di tempo la Giornata Mondiale del Gingo, 29 dicembre 2000) e dotato delle più moderne tecnologie ginghistiche, tra le quali l'avveniristico contenitore per il controllo antidoping dei giocatori. | |
Prima del sorteggio Ferrario ha voluto ricordare ai presenti, aiutandosi con il drappo che elenca tutti i Mondiali sinora disputati, quelle edizioni nelle quali per un motivo o per l'altro è stato, a suo parere, defraudato del titolo. |
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Le spiegazioni di Cesaretto, per quanto colorite e circostanziate, non hanno convinto più di tanto l'uditorio. Qui Ferri, Brunetti e De Bonis assistono divertiti allo show del Lord Protettore del Gingo, mentre in secondo piano Schutzmann fa il pieno di zuccheri in vista della semifinale. | |
Anche il Luogotenente Federale Diego Dolci fa spallucce a Ferrario mentre dispone tutto il necessario per il sorteggio dei tavoli. |
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Al Centrale finiscono Ferrario, Montalto, Tommasi, Brunetti e Massacci. Al Centralino siedono invece Dolci, Ferri, Paoli, De Bonis e Schutzmann. | |
Dopo le canoniche due ore di gioco i tavoli forniscono i cinque finalisti: sono Tommasi e De Bonis, che hanno vinto le rispettive semifinali; Ferrario e Schutzmann, giunti secondi; Brunetti, ripescato come miglior terzo. |
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A disputarsi la finale dei Cani Morti sono invece Paoli, terzo non ripescato; Montalto e Dolci; giunti quarti in semifinale; Massacci e Ferri, buoni ultimi. | |
Vince la Finale, dopo due ore e solamente 19 mani giocate, Emilio De Bonis con 771 punti. Media punti per mano: 40,6. Per Prudençio è il primo successo importante, giunto alla sua settima partecipazione a un Mondiale. |
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Secondo Giorgio Ferrario, 654 punti, media 34,4. Nulla può Cesaretto per impedire la vittoria di Emilio e salvare così il compagno Paoli dalla più cocente delle umiliazioni. | ||
Terzo Stefano Schutzmann, 650 punti, media 34,2. Secondo podio iridato consecutivo per il Commissario. |
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Quarto, con la consueta flemma, Amerigo Brunetti, 562 punti, media 29,6. Eguaglia il suo miglior risultato, che risaliva al lontano aprile 1994, dodicesima edizione del Mondiale. | ||
Quinto Sergio Tommasi, 174 punti, media 9,2. Per il Conte una finale da dimenticare, con uno dei punteggi più bassi mai registrati nella storia del Gingo. |
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La Finale dei Cani Morti si sviluppa su 27 mani. A vincere (cioè a piazzarsi al sesto posto nella classifica finale) è Fabrizio Ferri con 985 punti. Media punti per mano: 36,5. Il nuovaiorchese non riesce a disputare una finale dal gennaio 1998, quando vinse il sedicesimo Mondiale. | ||
Al settimo posto si piazza Pierpaolo Montalto, 902 punti, media 33,4. Un risultato mediocre dopo un 2000 pieno di successi. | ||
Ottavo è Andrea Paoli, qui con la sciarpa in testa per tener caldo il cervello... Per lui 841 punti, media 31,1 | ||
Diego Dolci, ormai appagato dopo aver vinto due delle ultime tre edizioni del Mondiale, finisce al nono posto. 721 punti, media 26,7 | ||
Ultimo e Cane Morto del XX Mondiale è Francesco Massacci. 668 punti, media 24,7 | ||
La serata si chiude con un trionfante De Bonis che dopo la premiazione ha l'onore di vergare il proprio nome sul Drappo dei Campioni. Poi tutti a mangiare i cornetti con un pensiero rivolto al grande assente, il "tedesco" Ercolani. L'appuntamento è ora al 28 dicembre 2001 per il Mondialone di Natale. | ||