Arnaldo Almarico (Arnaud Amaury), abate di Citeaux
Poco si trova, in rete, sulla figura di Arnaud Amaury, abate di Citeaux e legato papale di Innocenzo III. Amaury è passato alla storia proprio per la celebre frase a lui attribuita dai cronisti del tempo: "Massacrateli tutti, Dio riconoscerà i suoi!", pronunciata il 22 luglio 1209 di fronte alle mura di Béziers.
Illustrazione da un manoscritto della Chanson de la Croisade: Raimondo VI rientra in Tolosa dopo la morte di Montfort.
Fonte:
Nel 1208 il papa Innocenzo III bandì la famosa crociata contro gli Albigesi, nei territori della contea di Tolosa, per estirpare l'eresia catara, diffusa nelle città di Provenza e Linguadoca. La monarchia francese e la nobiltà franca profittarono della crociata bandita contro i catari per imporre il loro dominio su quello che oggi è il sud della Francia. Provenza e Linguadoca, terre di maggior affinità con la Catalogna e l'Aragona, erano regioni abitate dagli occitani, dove fiorì una civiltà raffinata e tollerante, che favorì la diffusione dei catari. Il furore dei cavalieri franchi ingolositi dai ricchi possedimenti meridionali si abbatté sull'intera popolazione occitana, catara o cattolica che fosse. Gli abitanti di molte città furono massacrati. Béziers che si rifiutò di consegnare i catari fu prima assediata e poi sterminata. L'abate Arnaldo di Citeaux, "cappellano" dell'esercito crociato, così esortò i crociati, come risulta da una cronaca del tempo: "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi". In seguito alle stragi ci fu un grande esodo di popolazioni. Molti trovarono rifugio sui versanti alpini tra Francia e Italia, in zone periferiche dove si è conservata fino ad oggi la cultura occitanica e dove troveranno rifugio anche altri perseguitati per motivi religiosi come i Valdesi.
Fonte: http://www.ecn.org/reds/crociata0110storia.html