DEL COMITATO NAZIONALE DI SOSTEGNO LA GIUSTA CAUSA - STESSO LAVORO STESSI DIRITTI
Si è costituito il COMITATO PROMOTORE NAZIONALE dei referendum abrogativi delle norme che attualmente limitano l’applicazione degli articoli 18 e 35 dello “Statuto dei lavoratori”, legge che porta come intestazione: “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”. E’ quindi iniziata nel Paese la campagna referendaria per estendere le tutele e i diritti previsti dallo Statuto dei lavoratori a tutti i lavoratori dipendenti. Oggi queste tutele e questi diritti, che si riferiscono a prerogative che ogni Stato civile deve garantire a ogni suo cittadino, riguardano una minoranza e una minoranza esigua del mondo del lavoro: non si applicano alle imprese sotto i 15 dipendenti – che oggi sono circa l’85% del totale nazionale –, al 64% dei lavoratori dipendenti e a tutti quei lavoratori, oggi oltre 6 milioni, che hanno contratti atipici. Noi crediamo che un diritto o è universale o non è. Per questo crediamo alla necessità di una campagna per l’estensione dell’articolo 18 perché, da un lato, vi è una questione che tocca dignità, sicurezza sul posto di lavoro e libertà dei lavoratori, poiché la libertà incontrollata di licenziamento, ha ricadute sostanziali su diritti fondamentali quali la libertà di pensiero, di espressione, di adesione a partiti politici, a formazioni sindacali, su ogni altra forma di tutela e su ogni altro diritto di fonte contrattuale e legale; dall’altro lato c’è l’esigenza che tutele e norme che rendono effettiva la nostra Costituzione e la Carta europea dei diritti fondamentali abbiano carattere generale, siano di tutti. Abbiamo dunque di fronte una questione di diritto, di giustizia e di eguaglianza. Questione, obiettivamente, divenuta centrale non solo rispetto al futuro dei lavoratori ma anche dell’intera società, perché architrave e argine riguardo al complessivo tema dei diritti e delle libertà di tutti i cittadini, a partire dalle fasce più deboli ed esposte. Per sostenere questa campagna il Comitato promotore nazionale ha promosso la costituzione di un COMITATO DI SOSTEGNO NAZIONALE rivolto a tutte le forze politiche e sociali, alle associazioni, ai cittadini, a tutti coloro che ne condividono l’ispirazione e rifiutano la pratica dell’arbitrio sociale per costruire un fronte sociale e politico molto ampio che dia al Paese una prospettiva di ricomposizione e di crescita intorno a un’idea di società solidale. IL COMITATO PROMOTORE NAZIONALE: Stefano Albani, Pietro Alò, Carlo Amirante, Riccardo Bellofiore, Marco Bersani, Giacinto Botti, Emiliano Brancaccio, Paolo Cagna Ninchi, Franco Calamida, Bruno Cartosio, Federica Cattaneo, Nicola Cipolla, Pasquale Colella, José Luis Del Roio, Maria Pia Esposti, Luigi Ferrajoli, Mario Fezzi, Raffaele Fiengo, Dario Fo, Andrea Fumagalli, Giorgio Gardiol, Giulio Girardi, Augusto Graziani, Pierluciano Guardigli, Carlo Guglielmi, Leo Gullotta, Domenico Iervolino, Citto Maselli, Lidia Menapace, Maria Grazia Meriggi, Emilio Molinari, Isidoro Mortellaro, Moni Ovadia, Gilberto Pagani, Andrea Panaccione, Piero Panici, Emilio R. Papa, Mery Paradisi, Fulvio Perini, Giuseppe Prestipino, Guglielmo Ragozzino, Franca Rame, Alfio Riboni, Vittorio Rieser, Ugo Riscigno, Rossano Rossi, Angela Ruggieri, Franco Russo, Amerigo Sallusti, Luigi Saraceni, Teresa Savi, Guglielmo Simoneschi, Ugo Spagnoli, Giancarlo Toppi, Roberto Veneziani, Ugo Verzeletti. |