ARES2000
INCHIESTA COMMISSIONATA DAL COMITATOPROMOTORE SULLA CONSULTAZIONE REFERENDARIA del 15/6/2003
(CAMPIONE 580 residenti)
L’inchiesta realizzata dall’associazione Ares2000 ha
interessato 580 cittadini residenti a Milano Roma e Napoli con più di 17 anni,
consultati nel periodo 20-23 maggio 2003. Si tratta di fasce sociali quali
disoccupati,occupati,imprenditori, casalinghe,
pensionati. Il metodo seguito è stato quello del campionamento per quote; gli
intervistati sono stati scelti in proporzione alla numerosità delle diverse
tipologie riscontrate nella popolazione delle tre città . E’ stato
utilizzato lo strumento del questionario “semistrutturato”
somministrato direttamente agli intervistati
Seguendo
le metodologie statistiche comunemente utilizzate i dati sono stati validati, integrando le mancate risposte, e sono stati successivamente riallineati in modo da riprodurre la
struttura effettiva della popolazione delle tre Città campione per sesso e
condizione lavorativa,
Il 30% sono stati intervistati a Milano, il 40% a Roma e il 30% a Napoli. Il 7,3% sono disoccupati, il 43,6% occupati dipendenti ( stabili e “atipici”), il 16,2% indipendenti (artigiani, imprenditori, commercianti), il 13,4% casalinghe e il 20% pensionati. Alcune domande contenute nel questionario prevedono la possibilità per il rispondente di segnalare più di una modalità di risposta (risposte multiple). Le percentuali si possono pertanto riferire sia al numero di risposte che a quello dei rispondenti e, in quest’ultimo caso, il totale può essere maggiore di 100.
|
Disoccupati |
Occupati dipendenti |
Occupati indipendenti |
casalinga |
pensionato |
Totale |
si |
66,67 |
73,12 |
59,66 |
50,54 |
71,58 |
61,47 |
no |
33,33 |
26,88 |
41,34 |
49,46 |
28,42 |
38,53 |
|
100,00 |
100,00 |
100,00 |
100,00 |
100,00 |
100,00 |
Il
61,5 % è a conoscenza della scadenza referendaria del
15 giugno mentre il 38,5% non ne sa nulla con percentuali più elevate di non
conoscenza per pensionati e casalinghe.
![]() |
Complessivamente
il 67% ritiene molto o abbastanza importante la prossima consultazione
referendaria mentre il 25% risponde per nulla o poco importante.
PUO’ INDICARE ALMENO UNO DEI DUE REFERENDUM
INTERO CAMPIONE
% sulle risposte
OPINIONE
SU FLESSIBILITA’E TUTELE PER OCCUPATI “STABILI” e “FLESSIBILI”
OCCUPATI |
Occupati “stabili” a tempo indeterminato |
Occupati “flessibili a tempo determinato |
Totale |
Più flessibilità=più
occupazione |
13,5 |
12,1 |
13,2 |
L'Art.18 ostacolo alla crescita e alla modernizzazione |
2,2 |
2,9 |
2,4 |
L'Art.18 salva molti posti di lavoro |
5,6 |
9,1 |
6,8 |
Tutti devono avere gli stessi diritti sul lavoro |
39,5 |
38,0 |
38,9 |
E' importante assicurare un reddito duraturo e
continuo a tutti |
24,7 |
19,8 |
22,9 |
Occorre un sistema più efficace di Ammortizzatori
sociali per precari e atipici |
14,5 |
18,1 |
15,8 |
Totale |
100,0 |
100,0 |
100,0 |
%
sulle risposte
Complessivamente per quasi il 60% degli
intervistati e nel 35,9% delle risposte è importante assicurare un reddito
duraturo e continuo a tutti. Per
il 49% degli intervistati e nel 27,6% delle risposte tutti devono avere gli
stessi diritti sul lavoro. Per il 57% dei lavoratori (stabili a tempo
indeterminato a tempo determinato, Interinale, co.co.co, stage e
apprendistato)e nel 39% delle risposte è invece più importante avere tutti gli
stessi diritti sul lavoro. C’è una ampia maggioranza a
favore dell’universalità dei diritti del lavoro per tutti. Colpisce la scarsa
percentuale a favore o contro l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
Probabilmente incide il fattore informazione, ma si può azzardare anche il fatto che per molti lavoratori,
meglio si potrebbe dire per l’intero corpo sociale, risulta
ampiamente acquisito il sistema di tutele contro i licenziamenti individuali
illegittimi tanto da non collegarlo ad uno specifico articolo di una legge ma
ad un vero e proprio “stato di natura”. La sintonia si determina più facilmente
con l’opzione
“uguali diritti per tutti” piuttosto che con la specificità dell’art 18.
Circa il 22% degli intervistati, con una quota di risposte intorno al 14%
(anche tra i lavoratori), si dichiara d’accordo con l’ipotesi che più
flessibilità voglia dire più occupazione; spesso a questa valutazione si
accompagna l’indicazione della necessità di un più efficace sistema di ammortizzatori sociali.
|
disoccupati |
dipendenti |
indipendenti |
casalinga |
pensionato |
Totale |
molto |
42,0 |
33,0 |
30,0 |
20,7 |
32,8 |
31,3 |
abbastanza |
34,0 |
31,9 |
35,0 |
20,7 |
46,6 |
35,2 |
poco |
8,0 |
16,5 |
22,5 |
13,8 |
12,1 |
15,0 |
per nulla |
4,0 |
9,9 |
2,5 |
31,0 |
8,6 |
10,3 |
non so |
11,0 |
8,8 |
10,0 |
13,8 |
|
8,2 |
|
100,0 |
100,0 |
100,0 |
100,0 |
100,0 |
100,0 |
A poco più di tre settimane dal voto un terzo del
campione ritiene molto importante l’appuntamento referendario. L’ appeal
diminuisce passando dai disoccupati alle casalinghe
Si
ritiene preoccupato di perdere l’attuale posto di lavoro o essere licenziato
|
stabile a tempo indeterminato |
flessibile a tempo determinato |
Totale |
Molto |
10,1 |
36,7 |
26,1 |
Abbastanza |
12,3 |
54,6 |
38,4 |
Poco |
33,4 |
6,8 |
18,7 |
Per nulla |
44,2 |
1,9 |
16,8 |
|
100,0 |
100,0 |
100,0 |
Nell’intero campione circa il 40 % degli intervistati si
ritiene molto o abbastanza preoccupato per una possibile perdita del posto di
lavoro per se stesso o per qualche familiare stretto. In un momento di grande
incertezza economica e sociale tra i lavoratori
questa preoccupazione diffusa raggiunge la quasi totalità dei lavoratori
precari.
Ritiene di essere
abbastanza informato sui referendum
|
Sono
abbastanza informato |
Non sono
abbastanza informato |
totale |
Giornali |
35,7 |
9,93 |
22,9 |
RadioTV |
32,3 |
62,2 |
46,1 |
Opuscoli
|
4,1 |
3,5 |
4,4 |
Amici/parenti |
4,0 |
10,9 |
7,3 |
Partiti/assoc. |
12,3 |
5,5 |
9,2 |
Sindacato |
7,2 |
3,7 |
5,8 |
Internet |
4,4 |
4,3 |
4,3 |
|
100,0 |
100,0 |
100,0 |
Percentuali sulle
risposte
A tre
settimane dal referendum sono meno informati coloro che
preferenzialmente usano la TV come fonte di
informazione.
ANDRA’
A VOTARE PER I REFERENDUM
COME
PENSA DI VOTARE SULL’ARTICOLO18
Il 46%
degli intervistati pensa di andare a votare .
Di questo 46% , l’orientamento per il Si
all’estensione dell’ articolo 18 riguarda il 66%, oltre i 2/3 del campione
Roma
29 maggio 2003
Ares2000@libero.it