Amerigo
da Amerigo [1978]
Probabilmente uscì chiudendo dietro a se la porta verde, 
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qualcuno si era alzato a preparargli in fretta un caffè d' orzo. 
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Non so se si girò, non era il tipo d' uomo che si perde 
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in nostalgie da ricchi, e andò per la sua strada senza sforzo. 
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Quand' io l' ho conosciuto, o inizio a ricordarlo, era già vecchio 
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o così a me sembrava, ma allora non andavo ancora a scuola. 
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Colpiva il cranio raso e un misterioso e strano suo apparecchio, 
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un cinto d' ernia che sembrava una fondina per la pistola. 
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Ma quel mattino aveva il viso dei vent' anni senza rughe 
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e rabbia ed avventura e ancora vaghe idee di socialismo, 
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parole dure al padre e dietro tradizione di fame e fughe 
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E per il suo lavoro, quello che schianta e uccide: "il fatalismo". 
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Ma quel mattino aveva quel sentimento nuovo per casa e madre 
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e per scacciarlo aveva in corpo il primo vino di una cantina 
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e già sentiva in faccia l' odore d' olio e mare che fa Le Havre, 
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e già sentiva in bocca l' odore della polvere della mina. 
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L' America era allora, per me i G.I. di Roosvelt, la quinta armata, 
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l' America era Atlantide, l' America era il cuore, era il destino, 
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l' America era Life, sorrisi e denti bianchi su patinata, 
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l' America era il mondo sognante e misterioso di Paperino. 
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L' America era allora per me provincia dolce, mondo di pace,
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perduto paradiso, malinconia sottile, nevrosi lenta, 
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e Gunga-Din e Ringo, gli eroi di Casablanca e di Fort Apache, 
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un sogno lungo il suono continuo ed ossessivo che fa il Limentra. 
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Non so come la vide quando la nave offrì New York vicino, 
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dei grattacieli il bosco, città di feci e strade, urla, castello 
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e Pavana un ricordo lasciato fra i castagni dell' Appennino, 
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l' inglese un suono strano che lo feriva al cuore come un coltello. 
     SIb                       DO7                     FA
E fu lavoro e sangue e fu fatica uguale mattina e sera, 
  SIb                  DO7                FA      REm
per anni da prigione, di birra e di puttane, di giorni duri, 
    SIb                  DO7                    FA     LA7
di negri ed irlandesi, polacchi ed italiani nella miniera, 
   SIb                   DO7                  FA    REm
sudore d' antracite in Pennsylvania, Arkansas, Texas, Missouri. 
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Tornò come fan molti, due soldi e giovinezza ormai finita, 
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l' America era un angolo, l' America era un' ombra, nebbia sottile, 
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l' America era un' ernia, un gioco di quei tanti che fa la vita, 
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e dire "boss" per capo e "ton" per tonnellata, "raif" per fucile. 
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Quand' io l' ho conosciuto o inizio a ricordarlo era già vecchio, 
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sprezzante come i giovani, gli scivolavo accanto senza afferrarlo 
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e non capivo che quell' uomo era il mio volto, era il mio specchio 
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finché non verrà il tempo in faccia a tutto il mondo per rincontrarlo, 
   SIb                       DO7                         FA    REm
finché non verrà il tempo in faccia a tutto il mondo per rincontrarlo, 
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finché non verrà il tempo in faccia a tutto il mondo per rincontrarlo...
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