Cristoforo
Colombo
Dati - Fontana - Guccini
da Ritratti [2004]
E gia stanco di vagabondare sotto un cielo sfibrato
per quel regno affacciato sul mare che dai Mori è insidiato
e di terra ne ha avuta abbastanza, non di vele e di prua,
perché ha trovato una strada di stelle nel cielo dellanima sua.
Se lo sente, non può più fallire, scoprirà un nuovo mondo,
quellattesa lo lascia impaurito di toccare già il fondo.
Non gli manca il coraggio o la forza per vivere quella follia
e anche senza equipaggio, anche fosse un miraggio, ormai salperà via.
E la Spagna di spada e di croce riconquista Granada,
con chitarre gitane e flamenco fa suonare ogni strada;
Isabella è la grande regina del Guadalquivir,
ma come lui è una donna convinta che il mondo non pùo finir lì.
Ha la mente già tesa allimpresa sulloceano profondo,
caravelle e una ciurma ha concesso per quel viaggio tremendo,
per cercare di un mondo lontano ed incerto che non sa se ci sia,
ma è già lalba e sul molo labbraccia una raffica di nostalgia...
E naviga, naviga via
verso un mondo impensabile ancora da ogni teoria,
naviga, naviga via,
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria...
E da un mese che naviga a vuoto quellAtlantico amaro,
ma continua a puntare lignoto con lo sguardo corsaro:
sarà forse unassurda battaglia, ma ignorare non puoi
che lAssurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi...
Quante volte ha sfidato il destino aggrappato ad un legno,
senza Patria, bestemmie in latino, quando il bere è l'impegno:
per fortuna che il vino non manca e trasforma la vigliaccheria
di una ciurma ribelle e già stanca, in unisola di compagnia...
E naviga, naviga via,
sulla prua che simpenna violenta lasciando una scia,
naviga, naviga via
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria...
Non si era sentito mai solo come in quel momento,
ma ha imparato dal vivere in mare a non darsi per vinto,
andrà a sbattere in quellorizzonte, se una terra non cè,
grida fuori sul ponte: "compagni, dovete fidarvi di me!
Anche se non accenna a spezzarsi quel tramonto di vetro,
ma li aspettano fame e rimorso se tornassero indietro,
proprio adesso che manca un respiro per giungere alla verità,
a quel mondo che ha forse per faro una fiaccola di libertà...
E naviga, naviga là
come prima di nascere lanima naviga già,
naviga, naviga, ma
quelloceano è di sogni e di sabbia,
poi si alza un sipario di nebbia
e come un circo illusorio sillumina lAmerica.
Dove il sogno delloro ha creato mendicanti di un senso
che galleggiano vacui nel vuoto affamati dimmenso.
Là babeliche torri in cristallo già più alte del cielo
fan subire al tuo cuore uno stallo come a un Icaro in volo,
dove da una prigione a una luna damianto luomo morto cammina,
dove il Giorno del Ringraziamento, il tacchino in cucina,
e mentre sciami assordanti daerei circondano di ragnatele
quellinutile America amara, leva lancora e alza le vele...
E naviga, naviga via
più lontano possibile da quellassordante bugia
naviga, naviga via
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria...
Ma se io avessi previsto tutto
questo...
by Seatiger
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