IL LIBRO DI ETHER
La storia dei Giarediti, presa dalle ventiquattro
tavole trovate dal popolo di Limhi ai giorni di re Mosia.
CAPITOLO 1
Moroni riassume gli scritti di Ether--Viene esposta la genealogia di Ether--La lingua dei Giarediti non viene confusa alla torre di Babele--11 Signore promette loro di condurli ad una terra scelta e di fare di loro una grande nazione.
ED ora io, Moroni, procedo a dare un racconto di quegli antichi abitanti che furono distrutti dalla mano del Signore sulla faccia di questa regione settentrionale.
2 E prendo il mio racconto dalle ventiquattro tavole che furono trovate dal popolo di Limhi, che sono chiamate Libro di Ether.
3 E siccome suppongo che la prima parte di questa storia, che parla in merito alla creazione del mondo ed anche di Adamo, e un racconto da quell'epoca fino alla grande torre, e tutto ciò che accadde fra i figlioli degli uomini fino a quel tempo, esista già fra i Giudei--
4 Non scrivo dunque le cose che accaddero dai giorni d'Adamo fino a quel tempo; esse sono tuttavia contenute nelle tavole e chiunque le troverà avrà la possibilità di ottenere il racconto completo.
5 Ma ecco, io non do il racconto completo, ma do una parte del racconto, dalla torre fino a che furono distrutti.
6 E in questo modo faccio il racconto. Colui che scrisse questa storia fu Ether, ed era un discendente di Coriantor.
7 Coriantor era figlio di Moron.
8 E Moron era figlio di Ethem.
9 E Ethem era figlio di Aha.
10 E Aha era figlio di Seth.
11 E Seth era figlio di Shiblon.
12 E Shiblon era figlio di Com.
13 E Com era figlio di Coriantum.
14 E Coriantum era figlio di Amnigadda.
15 E Amnigadda era figlio di Aaronne.
16 E Aaronne era un discendente di Heth, che era figlio di Hearthom.
17 E Hearthom era figlio di Lib.
18 E Lib era figlio di Kish.
19 E Kish era figlio di Corom.
20 E Corom era figlio di Levi.
21 E Levi era figlio di Kim.
22 E Kim era figlio di Morianton.
23 E Morianton era un discendente di Riplakish.
24 E Riplakish era figlio Shez.
25 E Shez era figlio di Heth.
26 E Heth era figlio di Com.
27 E Com era figlio di Coriantum.
28 E Coriantum era figlio di Emer.
29 Ed Emer era figlio di Omer.
30 Ed Omer era figlio di Shule.
31 E Shule era figlio di Kib.
32 E Kib era figlio di Oriha, che era figlio di Giared;
33 Il quale Giared venne con suo fratello e le loro famiglie, con alcuni altri e le loro famiglie, dalla grande torre, al tempo in cui il Signore confuse la lingua del popolo e giuro nella sua ira che sarebbero stati dispersi su tutta la faccia della terra; e secondo la parola del Signore il popolo fu disperso.
34 Ed essendo il fratello di Giared un uomo grande e possente e un uomo altamente favorito dal Signore, Giared, suo fratello, gli disse: Implora il Signore, affinché non ci confonda, si da non poter comprendere le nostre parole.
35 E avvenne che il fratello di Giared imploro il Signore, e il Signore ebbe compassione di Giared; perciò non confuse la lingua di Giared; e Giared e suo fratello non furono confusi.
36 Allora Giared disse a suo fratello: Implora di nuovo il Signore, e può darsi che egli distolga la sua ira da coloro che sono nostri amici, cosicché egli non confonda la loro lingua.
37 E avvenne che il fratello di Giared implorò il Signore, e il Signore ebbe compassione anche dei loro amici e delle loro famiglie, cosicché non furono confusi.
38 E avvenne che Giared parlò di nuovo a suo fratello, dicendo:
Va' a chiedere al Signore se ci andremo. E chissà che il Signore non Cl conduca in un paese che e scelto su tutta la terra? E se cosi sarà, siamo fedeli al Signore, affinché possiamo riceverla come nostra eredita.
39 E avvenne che il fratello di Giared imploro il Signore, secondo ciò che era stato detto dalla bocca di Giared.
40 E avvenne che il Signore udì il fratello di Giared ed ebbe compassione di lui e gli disse:
41 Va' a radunare le tue greggi, sia maschi che femmine, di ogni specie; ed anche dei semi della terra di ogni specie; e le tue famiglie; e anche Giared, tuo fratello, e la sua famiglia; e anche i tuoi amici e le loro famiglie, e gli amici di Giared e le loro famiglie.
42 E quando avrai fatto questo, ascenderai alla loro testa nella valle che è a settentrione. E là io ti incontrerò e andrò dinanzi a te in un paese che è scelto su tutti i paesi della terra.
43 E la io benedirò te e la tua posterità, e mi susciterò dalla tua posterità e dalla posterità di tuo fratello e da coloro che verranno con te, una grande nazione. E non vi sarà su tutta la faccia della terra nessuna nazione più grande di quella che mi susciterò dalla tua posterità. E cosi faro per te, perché mi hai implorato cosi a lungo.
CAPITOLO 2
I Giarediti si preparano per il loro viaggio verso la terra promessa-- E' una terra scelta nella quale gli uomini devono servire Cristo, o essere spazzati via--Il Signore parla per tre ore al fratello di Giared--I Giarediti costruiscono delle imbarcazioni--11 Signore chiede al fratello di Giared di proporre come dovranno essere illuminate le imbarcazioni.
E AVVENNE che Giared e suo fratello e le loro famiglie, e anche gli amici di Giared e di suo fratello e le loro famiglie, scesero nella valle che era a settentrione (e il nome della valle era Nimrod, essendo chiamata come il possente cacciatore) con le greggi che avevano radunato, maschi e femmine di ogni specie.
2 E tesero pure dei lacci e presero degli uccelli dell'aria; e prepararono ance un vaso, nel quale portarono con loro i pesci delle acque.
3 E portarono con loro anche deseret, che per interpretazione e l'ape mellifera; e cosi portarono con loro sciami d'api, ed ogni sorta di ciò che era sulla faccia del paese, semi di ogni specie.
4 E avvenne che quando furono scesi nella valle di Nimrod, il Signore scese e parlo con il fratello di Giared; ed era in una nube, e il fratello di Giared non lo vide.
5 E avvenne che il Signore ordino loro di inoltrarsi nel deserto, si, in quella parte dove l'uomo non era mai stato. E avvenne che il Signore andava dinanzi a loro, e parlava loro mentre stava in una nube e dava loro istruzioni in quale direzione dovevano viaggiare.
6 E avvenne che essi viaggiarono nel deserto e costruirono delle imbarcazioni nelle quali attraversarono molte acque, essendo continuamente diretti dalla mano del Signore.
7 E il Signore non permise che si fermassero al di la del mare, nel deserto, ma volle che giungessero proprio nella terra promessa, che era scelta su tutte le altre terre che il Signore Iddio aveva preservato per un popolo retto.
8 E nella sua ira aveva giurato al fratello di Giared che chiunque, da quel tempo in avanti e
per sempre, avesse posseduto questa terra di promessa, avrebbe dovuto servire lui, il solo e vero Dio, o sarebbero stati "spazzati via, quando la pienezza della sua ira sarebbe venuta su di loro.
9 Ed ora possiamo vedere i decreti di Dio riguardo a questa terra, che e una terra di promessa; e qualunque nazione la possederà dovrà servire Dio, o Dio o saranno spazzati via, quando verrà su di loro la pienezza della sua ira. E la pienezza della sua ira verrà su di loro quando saranno maturi nell'iniquità.
10 Poiché ecco, questa e una terra che e scelta su tutte le altre terre; pertanto colui che la possederà dovrà servire Dio, o sarà spazzato via; poiché questo e il decreto perpetuo di Dio. E non saranno spazzati via fino alla pienezza dell'iniquità tra i figlioli del paese.
11 E questo viene a voi, o voi Gentili, affinché possiate conoscere i decreti di Dio--affinché possiate pentirvi e non continuiate nelle vostre iniquità fino a che venga la pienezza; affinché non facciate scendere su di voi la pienezza dell'ira di Dio, come hanno fatto finora gli abitanti di questa terra.
12 Ecco, questa e una terra scelta, e qualunque nazione la possederà sarà libera dalla servitù e dalla schiavitù e da tutte le altre nazioni sotto il cielo, purché servano l'Iddio del paese, che e Gesù Cristo, che e stato manifestato dalle cose che abbiamo scritto.
13 Ed ora proseguo con la mia storia: poiché ecco, avvenne che il Signore porto Giared e i suoi fratelli fino al grande mare che divide le terre. E quando arrivarono al mare, essi piantarono le tende; e diedero al luogo il nome di Moriancumer; e dimorarono nelle tende, e dimorarono nelle tende sulla riva del mare, per lo spazio di quattro anni.
14 E avvenne che alla fine dei quattro anni, il Signore venne di nuovo al fratello di Giared, stette in una nube e parlo con lui. E il Signore parlo col fratello di Giared per lo spazio di tre ore e lo rimproverò perché non si era ricordato di invocare il nome del Signore.
15 E il fratello di Giared si penti del male che aveva fatto e invoco il nome del Signore in favore dei suoi fratelli che erano con lui. E il Signore gli disse: Perdonerò te e i tuoi fratelli dei loro peccati, ma non peccare più, poiché ricordate che il mio spirito non lotterà sempre con l'uomo; pertanto se peccherete fino ad essere pienamente maturi, sarete recisi dalla presenza del Signore. E questi sono i miei pensieri sulla terra che vi darò per vostra eredità; poiché sarà una terra scelta su tutte le altre terre.
16 E il Signore disse: Mettetevi al lavoro e costruite, alla maniera delle imbarcazioni che avete costruito finora. E avvenne che il fratello di Giared si mise al lavoro e anche i suoi fratelli, e costruirono delle imbarcazioni alla maniera di quelle che avevano costruito secondo le istruzioni del Signore. Ed erano piccole, ed erano leggere sull'acqua, proprio come é leggero un uccello sull'acqua.
17 Ed erano costruite in modo da essere perfettamente stagne tanto che avrebbero potuto contenere potuto contenere l'acqua come una tazza; i1 fondo era stagno come una tazza, i lati erano stagni come i erano stagni come una tazza; e le estremità erano appuntite; la sommità era stagna come una tazza; la lunghezza era quella d'un albero; e la porta, quando era chiusa, era stagna come una tazza.
18 E avvenne che il fratello di Giared implorò il Signore, dicendo: O Signore, ho compiuto l'opera che mi hai comandato e ho fatto le imbarcazioni cosi come mi hai indicato.
19 Ed ecco, o Signore, in esse non v'è luce; dove ci dirigeremo? E periremo pure poiché in esse non possiamo respirare, salvo l'aria che e in esse; perciò periremo.
20 E il Signore disse al fratello di Giared: Ecco, fai un foro in alto e anche sul fondo; e quando soffrirai per l'aria, aprirai il foro e riceverai aria. E se accadrà che l'acqua entri sopra di te, ecco, chiuderai il foro per non perire nell'allagamento.
21 E avvenne che il fratello di Giared fece cosi secondo come i1 Signore aveva comandato.
22 Ed egli imploro di nuovo i1 Signore dicendo: O Signore, ecco, ho fatto proprio come mi hai comandato; e ho preparato i vascelli per il mio popolo, ed ecco, non v'è luce in essi. Ecco, o Signore, permetterai che traversiamo queste grandi acque nell'oscurità?
23 E il Signore disse al fratello di Giared: Che cosa vuoi che faccia affinché possiate aver luce nei vostri vascelli? Poiché ecco, non potete avere finestre, poiché sarebbero infrante; e ne porterete del fuoco con voi, poiché non andrete alla luce del fuoco.
24 Poiché ecco, sarete come una balena in mezzo al mare; poiché onde come montagne si abbatteranno su di voi. Nondimeno, vi porterò su di nuovo dalle profondità del mare; poiché i aventi sono usciti dalla mia bocca, e io ho mandato anche le piogge e i diluvi.
25 Ed ecco, io vi preparo per queste cose; poiché non potete attraversare questo grande abisso, salvo che vi prepari contro le onde del mare, i venti che sono usciti e i diluvi che verranno. Cosa vuoi dunque che prepari per voi affinché possiate aver luce quando sarete inghiottiti nelle profondità del mare?
CAPITOLO 3
Il fratello di Giared vede il dito del Signore mentre tocca sedici pietre--Cristo mostra al fratello di Giared il suo corpo di spirito--Coloro che hanno una conoscenza perfetta non possono essere trattenuti
dall'oltrepassare il velo--Sono forniti degli interpreti per portare alla luce la storia Giaredita.
E AVVENNE che il fratello di Giared (ora, il numero dei vascelli che erano stati preparati era di otto) andò sulla montagna, che essi chiamavano Monte Shelem, a causa della sua grande altezza, ed estrasse da una roccia sedici piccole pietre; ed erano bianche e chiare, proprio come vetro trasparente; e le porto nelle sue mani sulla cima del monte, e imploro di nuovo il Signore, dicendo:
2 O Signore, tu hai detto che dobbiamo essere avvolti dai flutti da ogni parte. Ora guarda, o Signore, e non adirarti con il tuo servo a causa della sua debolezza dinanzi a te; poiché sappiamo che tu sei santo e che dimori nei cieli, e che noi siamo indegni dinanzi a te; a causa della Caduta la nostra natura e divenuta continuamente malvagia; nondimeno, o Signore, tu ci hai dato il comandamento che dobbiamo invocarti, affinché da te possiamo ricevere secondo i nostri desideri.
3 Ecco, o Signore, tu ci hai colpiti a causa della nostra iniquità, e ci hai scacciati, e per tutti questi anni siamo stati nel deserto; nondimeno tu ci sei stato misericordioso. O Signore, guarda a me con compassione e distogli la tua ira da questo tuo popolo, e non permettere ch'essi attraversino questo furioso abisso nell'oscurità; ma guarda queste cose che ho estratto dalla roccia.
4 E io so, o Signore, che tu hai ogni potere, e che puoi fare qualsiasi cosa tu voglia per il bene dell'uomo; tocca dunque, o Signore, queste pietre con il tuo dito e preparale affinché possano brillare nell'oscurità; ed esse risplenderanno per noi nei vascelli che abbiamo preparato affinché possiamo aver luce mentre attraverseremo il mare. 5 Ecco, o Signore, tu puoi farlo. Noi sappiamo che tu sei in grado di mostrare il tuo grande potere, che sembra piccolo alla comprensione degli uomini.
6 E avvenne che quando il fratello di Giared ebbe detto queste parole, ecco, il Signore stese la sua mano e tocco le pietre ad una ad una con il suo dito. E il velo fu tolto dagli occhi del fratello di Giared, ed egli vide il dito del Signore; ed era come il dito di un uomo, simile a carne e sangue; e il fratello di Giared cadde a terra dinanzi al Signore, poiché fu preso dal timore.
7 E il Signore vide che il fratello di Giared era caduto a terra; e i1 Signore gli disse: Alzati; perché sei caduto?
8 Ed egli rispose al Signore: Ho visto il dito del Signore e ho temuto che egli mi colpisse; poiché non sapevo che il Signore avesse carne e sangue.
9 E il Signore gli disse: A motivo della tua fede hai visto che prenderò su di me carne e sangue; mai un uomo e venuto davanti a me con tale grandissima fede come hai fatto tu; poiché se non fosse cosi tu non avresti potuto vedere il mio dito. Hai tu veduto più di questo?
10 Ed egli rispose: No. Signore mostrati a me.
11 E il Signore gli disse: Credi tu alle parole che dirò?
12 Ed egli rispose: Si; Signore, lo so che tu dici la verità, perché sei un Dio di verità e non puoi mentire.
13 E quando ebbe detto queste parole, ecco, il Signore si mostrò a lui, e disse: Poiché tu conosci queste cose, sei redento dalla Caduta; perciò sei ricondotto alla mia presenza; perciò mi mostrò a te.
14 Ecco, io sono Colui che fu preparato fin dalla fondazione del mondo per redimere il mio popolo. Ecco, io sono Gesù Cristo. Sono il Padre e il Figlio. In me tutta l'umanità avrà vita, e ciò eternamente, ossia, coloro che crederanno nel mio nome; e diverranno miei figli e mie figlie.
15 E io non mi sono mai mostrato all'uomo che ho creato, poiché mai un uomo ha creduto in me come hai fatto tu. Vedi tu che siete creati secondo la mia immagine? Si, tutti gli uomini furono creati al principio secondo la mia propria immagine.
16 Ècco, questo corpo che ora vedi e il corpo del mio spirito; ed ho creato l'uomo secondo il corpo del mio spirito; e proprio come ti appaio essere nello spirito io apparirò al mio popolo nella carne.
17 Ed ora, siccome io, Moroni, dissi che non potevo fare un racconto completo di queste cose che sono scritte, mi basta dunque dire che Gesù si mostrò a quest'uomo nello spirito, proprio alla maniera e nelle sembianze dello stesso corpo con cui si mostrò ai Nefiti.
18 E insegnò a lui proprio come insegnò ai Nefiti; e tutto ciò affinché quest'uomo potesse sapere ch'egli era Dio, a motivo delle molte e grandi opere che il Signore gli aveva mostrato.
19 E a motivo della conoscenza di quest'uomo, egli non poté essere trattenuto dal guardare al di la del velo; e vide il dito di Gesù, e quando lo vide cadde a terra per il timore; poiché sapeva che era il dito del Signore; e non ebbe più fede, poiché sapeva senza nulla dubitare.
20 Pertanto, avendo questa perfetta conoscenza di Dio, non poté essere trattenuto dal vedere oltre il velo; vide dunque Gesù, ed egli lo istruì.
21 E avvenne che il Signore disse al fratello di Giared: Ecco, non permettere che queste cose che hai visto e udito vadano al mondo, fino a che venga il tempo in cui glorificherò il mio nome nella carne; pertanto, farai tesoro delle cose che hai visto e udito, e non le mostrerai a nessuno.
22 Ed ecco, quando verrai a me, tu le scriverai e le sigillerai, affinché nessuno possa interpretarle; poiché le scriverai in una lingua che non può essere letta.
23 Ed ecco, ti darò queste due pietre, e tu le sigillerai pure con le cose che scriverai.
24 Poiché ecco, ho confuso la lingua in cui scriverai; pertanto al mio tempo debito faro si che
queste pietre rendano grandi agli occhi degli uomini le cose che scriverai.
25 E quando il Signore ebbe
detto queste parole, mostrò al fratello di Giared tutti gli abitanti della terra che erano vissuti, ed anche tutti quelli che sarebbero esistiti, fino alle estremità della terra, e non li nascose alla sua vista.
26 Poiché gli aveva detto in precedenza che se avesse creduto in lui, che egli poteva mostrargli tutte le cose gli sarebbero state mostrate; perciò i1 Signore non poté nascondergli nulla, poiché egli sapeva che gli sarebbero state mostrate; perciò il Signore non potè nascondergli nulla, poiché egli sapeva che il Signore poteva mostrargli tutte le cose.
27 E il Signore gli disse: Scrivi queste cose e sigillale ; e io le mostrerò ai figlioli degli uomini al mio tempo debito.
28 E avvenne che il Signore stato comandato di nascondergli comandò di sigillare le due pietre che aveva ricevuto e di non mostrarle, fino a che il Signore le avrebbe mostrate ai figlioli degli uomini.
CAPITOLO 4
A Moroni viene comandato di sigillare gli scritti del fratello di Giared--Essi non saranno rivelati fino a che gli uomini non avranno fede proprio come il fratello di Giared-- Cristo comanda agli uomini di credere alle sue parole e a quelle dei suoi discepoli- Agli uomini e comandato di pentirsi, di credere nel Vangelo ed essere salvati.
E IL Signore comandò al fratello di Giared di scendere dalla montagna dalla presenza del Signore, e di scrivere le cose che aveva visto; e fu proibito che giungessero ai figlioli degli uomini fino a dopo che egli fosse stato innalzato sulla croce; e per questo motivo re Mosia le trattenne, affinché non giungessero al mondo fino a dopo che Cristo si fosse mostrato al suo popolo.
2 E dopo che Cristo si fu in verità mostrato al suo popolo egli ordinò che queste cose fossero rese note.
3 Ed ora, dopo ciò, sono degenerati tutti nell'incredulità; e non c'è nessuno, salvo i Lamaniti, ed essi hanno respinto il Vangelo di Cristo; perciò mi è stato comandato di nasconderle di nuovo sulla terra.
4 Ecco, io ho scritto su queste tavole proprio le cose che vide il fratello di Giared; e giammai furono manifestate cose più grandi di quelle che furono manifestate al fratello di Giared.-
5 Pertanto il Signore mi ha comandato di scriverle; e io le ho scritte. E mi ha comandato di sigillarle; e mi ha pure comandato di sigillarne l'interpretazione; pertanto ho sigillato gli interpreti, secondo il comandamento del Signore.
6 Poiché il Signore mi ha detto: Esse non andranno ai Gentili fino al giorno in cui si pentiranno della loro iniquità e diverranno puri dinanzi al Signore.
7 E nel giorno in cui eserciteranno la fede in me, dice il Signore, proprio come fece il fratello di Giared affinché possano essere santificati in me, allora manifesterò loro le cose che vide il fratello di Giared, fino a svelare loro tutte le mie rivelazioni, dice Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Padre dei cieli e della terra e di tutte le cose che sono in essi.
8 E colui che lotterà contro la parola del Signore sia maledetto, e colui che negherà queste cose sia maledetto; poiché ad essi non mostrerò cose più grandi, dice Gesù Cristo; poiché sono io Colui che parla.
9 E al mio comandò i cieli si aprono e si chiudono; e alla mia parola la terra tremerà; e al mio comandò i suoi abitanti moriranno, si, come mediante il fuoco.
10 E colui che non crede nelle mie parole non crede ai miei discepoli; e se fosse che io non parlo, giudicate voi; poiché saprete, all'ultimo giorno, che sono io che parlo.
11 Ma colui che crede in queste cose che ho detto, io lo visiterò con le manifestazioni del mio Spirito, ed egli saprà e porterà testimonianza. Poiché grazie al mio Spirito egli saprà che queste cose sono 'vere, poiché Esso persuade gli uomini a fare il bene.
12 E qualunque cosa persuade gli uomini a fare il bene e da me; poiché il bene non viene da nessuno, salvo che da me. Io sono Quegli che guida gli uomini ad ogni bene; colui che non crederà nelle mie parole non crederà in me--che io sono; e colui che non crederà in me, non crederà nel Padre che mi ha mandato. Poiché ecco, io sono il Padre, io sono la 'luce e la vita e la verità del mondo.
13 Venite a me, o voi Gentili, e vi mostrerò le cose più grandi, la conoscenza che e nascosta, a causa dell'incredulità.
14 Venite a me, o voi casato d'Israele, e vi sarà reso manifesto quali grandi cose il Padre ha serbato per voi fin dalla fondazione del mondo; e ciò non vi e giunto, a causa dell'incredulità.
15 Ecco, quando strapperete quel velo d'incredulità che vi fa rimanere nel vostro terribile stato di malvagità, e di durezza di cuore, e di cecità di mente, allora le cose grandi e meravigliose che vi sono state nascoste fin dalla fondazione del mondo--si, quando invocherete il Padre nel mio nome, con cuore spezzato e spirito contrito, allora saprete che il Padre sé ricordato dell'alleanza che fece con i vostri padri, o casato d'Israele.
16 E allora saranno svelate agli occhi di tutto il popolo le mie rivelazioni, che ho fatto si che fossero scritte dal mio servitore Giovanni. Ricordate, quando vedrete queste cose, saprete che e alla porta il tempo in cui esse saranno manifestate davvero.
17 Perciò quando riceverete questa storia potrete sapere che l'opera del Padre e già cominciata su tutta la faccia del paese
18 Pentitevi dunque, voi tutte estremità della terra, e venite a me, e credete nel mio Vangelo e siate battezzati nel mio nome; poiché colui che crede ed e battezzato, sarà salvato; ma colui che non crede sarà dannato; e dei 'segni seguiranno coloro che credono nel mio nome.
19 E benedetto e colui che sarà trovato fedele al mio nome all'ultimo giorno, poiché sarà elevato per dimorare nel regno preparato per lui fin dalla fondazione del mondo. Ed ecco, sono io che l'ho detto. Amen.
CAPITOLO 5
Tre testimoni e l'opera stessa staranno come una testimonianza della veridicità del Libro di Mormon.
ED ora io, Moroni, ho scritto le parole che mi furono comandate, secondo la mia memoria; e vi ho detto le cose che ho sigillato; perciò non toccatele con lo scopo di poterle tradurre, poiché Ci0 Vi e proibito, eccetto che a tempo debito, quando sarà nella saggezza di Dio.
2 Ed ecco, potrete avere il privilegio di poter mostrare le tavole a coloro che aiuteranno a realizzare quest'opera;
3 E a tre saranno mostrate mediante il potere di Dio; pertanto essi sapranno con certezza che queste cose sono 'vere.
4 E queste cose saranno stabilite per bocca di tre testimoni; e la testimonianza di tre, e quest'opera, nella quale sarà mostrato il potere di Dio e anche la sua parola, di cui portano testimonianza il Padre, e il Figlio e lo Spirito Santo--e tutto ciò starà come testimonianza contro il mondo all'ultimo giorno.
5 E se accadrà che si pentiranno e avverranno al Padre nel nome di Gesù, saranno accolti nel regno di Dio.
6 Ed ora, che io abbia autorità per queste cose, giudicate voi; poiché saprete che ho autorità quando mi vedrete, e staremo dinanzi a Dio all'ultimo giorno. Amen.
CAPITOLO 6
Le imbarcazioni Giaredite sono spinte dai venti nella terra promessa--11 popolo loda il Signore per la sua bontà--Oriha e nominato re su di loro--Giared e suo fratello muoiono.
ED ora io, Moroni, procedo a dare la storia di Giared e di suo fratello.
2 Poiché avvenne che, dopo che il Signore ebbe preparato le pietre che il fratello di Giared aveva portato sulla montagna, il fratello di Giared scese dalla montagna e pose le pietre nei vascelli che erano stati preparati, una ad ogni estremità; ed ecco, esse dettero luce ai vascelli.
3 E cosi il Signore fece si che le pietre brillassero nell'oscurità, per dar luce agli uomini, alle donne e ai bambini, affinché non dovessero traversare le grandi acque nell'oscurità.
4 E avvenne che quando ebbero preparato ogni sorta di cibo, per potersi sostentare sulle acque, e anche del cibo per i loro
greggi ed armenti e per ogni genere di bestie, animali o volatili che avrebbero portato con loro--e avvenne che quando ebbero fatto tutte queste cose, essi salirono a bordo dei loro vascelli, o imbarcazioni, e partirono sul mare, affidandosi al Signore loro Dio.
5 E avvenne che il Signore Iddio fece si che soffiasse un vento furioso sulla faccia delle acque, verso la terra promessa; e furono cosi sballottati sulle onde del mare dinanzi al vento.
6 E avvenne che furono molte volte sepolti nelle profondità del mare, a causa delle imponenti onde che si abbattevano su di loro, e anche delle grandi e terribili tempeste che erano causate dalla violenza del vento.
7 E avvenne che quando erano sepolti nelle profondità del mare, e non v'era acqua che potesse nuocer loro, perché i loro vascelli erano stagni come una tazza ed erano pure stagne come l'arca di Noè; perciò, quando erano attorniati da molte acque, essi imploravano il Signore ed egli li portava di nuovo sulla superficie delle acque.
8 E avvenne che mentre erano sulle acque il vento non cesso mai di soffiare verso la terra promessa, e furono cosi sospinti dinanzi al vento.
9 Ed essi cantavano lodi al Signore; si, il fratello di Giared cantava lodi al Signore, e "ringraziava e lodava il Signore per tutto il giorno; e quando veniva la notte non cessavano di lodare il Signore.
10 E così furono sospinti avanti; e nessun mostrò del mare poté sfasciarli, ne alcuna balena poté causar loro danno; ed ebbero continuamente luce, sia sopra l'acqua che sotto l'acqua. 11 E furono cosi sospinti in avanti per trecentoquarantaquattro giorni sull'acqua.
12 E approdarono sulla spiaggia della terra promessa. E quando ebbero messo piede sulle spiagge della terra promessa, si prostrarono a terra e Sl umiliarono dinanzi al Signore, e versarono lacrime di gioia dinanzi al Signore, a motivo della moltitudine dei suoi teneri atti di misericordia verso di loro.
13 E avvenne che si inoltrarono sulla faccia del paese e cominciarono a coltivare la terra.
14 E Giared ebbe quattro figli; e furono chiamati Giacom, Ghilga, Maha ed Oriha.
15 E il fratello di Giared generò pure figli e figlie.
16 E gli amici di Giared e di suo fratello erano in numero di circa ventidue anime, ed essi pure generarono figli e figlie, prima di giungere alla terra promessa; cominciavano dunque ad essere in molti.
17 E fu insegnato loro a camminare in umiltà dinanzi al Signore; e furono anche istruiti
18 E avvenne che cominciarono a diffondersi sulla faccia del paese, a moltiplicarsi e a coltivare la terra; e si fecero forti nel paese.
19 E il fratello di Giared cominciò ad essere vecchio, e vide che avrebbe dovuto presto scendere nella tomba; disse pertanto a Giared: Raduniamo il nostro popolo, affinché possiamo contarli, affinché possiamo sapere da loro cosa desiderano da noi, prima che scendiamo nella tomba.
20 E allora il popolo fu radunato. Ora, il numero dei figli e delle figlie del fratello di Giared era di ventidue anime; e il numero 1 dei figli e delle figlie di Giared era di dodici, e aveva quattro figli.
21 E avvenne che contarono il loro popolo; e dopo che li ebbero contati vollero sapere da loro le cose che desideravano che essi facessero prima di scendere nella tomba.
22 E avvenne che il popolo chiese loro di ungere uno dei loro figli per essere re su di loro.
23 Ed ora ecco, ciò fu un dolore per loro. E il fratello di Giared disse loro: Sicuramente ciò condurrà alla schiavitù.
24 Ma Giared disse a suo fratello: lascia che abbiano un re. E disse dunque loro: Sceglietevi un re fra i nostri figli, proprio quello che volete.
25 E avvenne che essi scelsero i1 primogenito del fratello di Giared; e il suo nome era Pagag. E avvenne che egli rifiuto, e non volle essere loro re. E il popolo avrebbe voluto che suo padre lo costringesse, ma suo padre non volle; e comandò loro di non costringere nessuno ad essere loro re.
26 E avvenne che scelsero tutti i fratelli di Pagag, ed essi non vollero.
27 E avvenne che non vollero neppure i figli di Giared, si, tutti salvo uno; ed Oriha fu unto per essere re sul popolo.
28 E cominciò a regnare, e il popolo cominciò a prosperare; e divenne ricchissimo.
29 E avvenne che Giared mori, ed anche suo fratello.
30 E avvenne che Oriha cammino in umiltà dinanzi al Signore, e si ricordo quali grandi cose il Signore aveva fatto per
suo padre, e insegnò pure al suo popolo quali grandi cose il Signore aveva fatto per i loro padri.
CAPITOLO 7
Oriha regna in rettitudine--Tra usurpazioni e lotte si insediano i regni rivali di Shule e Cohor--I profeti condannano la malvagità e l'idolatria del popolo, che allora si pente.
E AVVENNE che Oriha esercito il giudizio sul paese in rettitudine per tutti i suoi giorni, che furono moltissimi.
2 E genero figli e figlie; si, ne genero trentuno, fra i quali c'erano ventitré figli.
3 E avvenne che in età avanzata genero anche Kib. E avvenne che Kib regnò in sua vece; e Kib genero Corihor.
4 E quando Corihor ebbe trentadue anni si ribello contro suo padre e se ne andò ad abitare nel paese di Nehor; e genero figli e figlie, ed essi divennero bellissimi; pertanto Corihor attiro a se molte persone.
5 E quando ebbe radunato un esercito, egli sali al paese di Moron dove dimorava il re, e lo prese prigioniero, il che fece avverare le parole del fratello di Giared, che sarebbero stati ridotti in schiavitù.
6 Ora la terra di Moron, dove dimorava il re, era vicina al paese chiamato Desolazione dai Nefiti.
7 E avvenne che Kib dimorò in schiavitù, e come il suo popolo sotto suo figlio Corihor, fino a che divenne molto vecchio; nondimeno Kib genero Shule nella sua vecchiaia, mentre era ancora in schiavitù.
8 E avvenne che Shule si adrirò contro suo fratello; e Shule divenne forte, e si fece possente quanto a forza fisica; ed era pure possente in giudizio.
9 Venne pertanto alla collina d'Efraim, ed estrasse del metallo dalla collina e fabbrico delle spade d'acciaio per coloro che si era portato con se; e dopo che li ebbe armati di spade torno alla città di Nehor, e diede battaglia a suo fratello Corihor; e in tal modo ottenne il regno e lo restituì a suo padre Kib.
10 Ed ora, a motivo di ciò che Shule aveva fatto, suo padre gli conferì il regno; egli cominciò dunque a regnare in vece di suo padre.
11 E avvenne che egli esercitò il giudizio in rettitudine; e diffuse il suo regno su tutta la faccia del paese, poiché il popolo era diventato numerosissimo.
12 E avvenne che anche Shule generò molti figli e figlie.
13 E Corihor si penti dei molti mali che aveva commesso; pertanto Shule gli dette potere nel suo regno.
14 E avvenne che Corihor ebbe molti figli e figlie. E fra i figli di Corihor ve n'era uno il cui nome era Noè.
15 E avvenne che Noè si ribello contro il re Shule, e anche contro suo padre Corihor, e attiro suo fratello Cohor, e anche tutti i suoi fratelli e molti del popolo.
16 E dette battaglia al re Shule, e in tal modo ottenne il paese della loro prima eredita; e divenne re su quella parte del paese.
17 E avvenne che dette di nuovo battaglia al re Shule; e catturo il re Shule e lo trascino in schiavitù a Moron.
18 E avvenne che, mentre stava per metterlo a morte, i figli di Shule penetrarono di notte nella casa di Noè e lo uccisero; e abbatterono la porta della prigione, portarono fuori il loro padre e lo posero sul trono, nel suo regno.
19 Pertanto, il figlio di Noè edifico il suo regno in sua vece; nondimeno essi non ottennero più alcun potere sul re Shule, e i1 popolo che era sotto il regno del re Shule prospero grandemente e si fece grande.
20 E il paese fu diviso; e ci furono due regni: il regno di Shule e il regno di Cohor, figlio di Noè.
21 E Cohor, figlio di Noè, fece si che il suo popolo desse battaglia a Shule, nella quale Shule li batte e uccise Cohor.
22 Ed ora, Cohor aveva un figlio che era chiamato Nimrod, e Nimrod cedette il regno di Cohor a Shule, e si guadagno favore agli occhi di Shule; pertanto Shule gli concesse grandi favori, ed egli poté agire nel regno di Shule secondo i suoi desideri.
23 E nel regno di Shule vennero fra il popolo anche dei profeti, che erano mandati dal Signore, e profetizzavano che la malvagità e l'idolatria del popolo stavano per portare una maledizione sul paese e che sarebbero stati distrutti, se non si fossero pentiti.
24 E avvenne che il popolo insultò i profeti e si fece beffe di loro. E avvenne che il re Shule sottopose a giudizio tutti coloro che avevano insultato i profeti.
25 E promulgo una legge in tutto il paese, che dava ai profeti il potere di andare ovunque volessero; e per questo motivo i1 popolo fu portato al pentimento.
26 E poiché il popolo si penti delle sue iniquità e delle sue idolatrie, il Signore li risparmio ed essi ripresero a prosperare nel paese. E avvenne che Shule genero figli e figlie nella sua vecchiaia.
27 E non vi furono più guerre nei giorni di Shule; ed egli si ricordo le grandi cose che il Signore aveva fatto per i suoi padri nel portarli attraverso il grande abisso fino alla terra promessa; pertanto esercito il giudizio in rettitudine per tutti i suoi giorni.
CAPITOLO 8
Vi sono lotte e contese nel regno-- Achish fonda un'associazione segreta legata da giuramenti, per uccidere il re--Le associazioni segrete vengono dal diavolo e producono la distruzione delle nazioni--I moderni Gentili vengono messi in guardia contro le associazioni segrete, che cercheranno di sovvertire la libertà di ogni terra, nazione e paese.
E AVVENNE che egli genero Omer, e Omer regno in sua vece. E Omer genero Giared; e Giared genero figli e figlie.
2 E Giared si ribello contro suo padre, e venne e dimorò nel paese di Heth. E avvenne che con le sue parole astute lusingo molte persone, finche ebbe guadagnato la meta del regno.
3 E quando ebbe guadagnato la met3 del regno, dette battaglia a suo padre, e trasse in schiavitù suo padre e lo fece servire in schiavitù;
4 Ed ora, al tempo del regno di Omer, egli fu in schiavitù per la meta dei suoi giorni. E avvenne che genero figli e figlie, fra i quali erano Esrom e Coriantumr,
5 Ed essi furono assai adirati per le imprese di Giared, loro fratello, tanto che misero insieme un esercito e dettero battaglia a Giared. E avvenne che gli dettero battaglia di notte.
6 E avvenne che quando ebbero annientato l'esercito di Giared, stavano per uccidere anche vi supplico di non ucciderlo, e avrebbe ceduto il regno a suo padre. E avvenne che gli accordarono la sua vita.
7 Ed ora, Giared si addoloro moltissimo per la perdita del regno, poiché aveva messo il suo cuore nel regno e nella gloria del mondo.
8 Ora, la figlia di Giared, che era abilissima, e vedendo il dolore di suo padre, pensò di escogitare un piano mediante il quale avrebbe potuto recuperare il regno per suo padre.
9 Ora, la figlia di Giared era bellissima. E avvenne che parlo a suo padre e gli disse: Per qual motivo mio padre ha cosi tanto dolore? Non ha egli letto la storia che i nostri padri portarono attraverso il grande abisso? Ecco, non v'è un racconto riguardo agli antichi, i quali, mediante i loro piani segreti, ottennero regni e grande gloria?
10 Ed ora, dunque, mandi mio padre a chiamare Achish, figlio di Kimnor; ed ecco, io sono bella, e danzerò dinanzi a lui, e gli piacerò, cosicché mi vorrà in moglie; pertanto, se ti chiederà di dargli me in moglie, allora dirai: Te la darò se mi porterai la testa di mio padre, il re.
11 Ed ora, Omer era amico di Achish; pertanto, quando Giared ebbe mandato a chiamare Achish, la figlia di Giared danzo dinanzi a lui, cosicché gli piacque, tanto che egli la volle in moglie. E avvenne che egli disse a Giared: Dammela in moglie.
12 E Giared gli disse: Te la darò se mi porterai la testa di mio padre, il re.
13 E avvenne che Achish riunì nella casa di Giared tutta la sua parentela, e disse loro: Mi giurate che mi sarete fedeli in ciò che vi chiederò?
14 E avvenne che tutti gli giurarono, per l'Iddio del cielo, anche per i cieli e anche per la terra, e per la loro testa, che chiunque si fosse sottratto all'assistenza che Achish desiderava avrebbe perduto la testa; e
chiunque avesse divulgato qualsiasi cosa che Achish avesse fatto loro conoscere, avrebbe perduto la vita.
15 E avvenne che cosi si accordarono con Achish. E Achish insegnò loro i giuramenti che erano stati dati dagli antichi, i quali pure avevano cercato potere, e che erano stati tramandati fin da Caino, che fu un omicida fin dal principio.
16 Ed erano stati conservati dal potere del diavolo, per insegnare questi giuramenti al popolo, per tenerlo nelle tenebre, per aiutare coloro che cercavano il potere ad ottenere potere, e ad ammazzare, e a saccheggiare, e a mentire e a commettere ogni sorta di malvagità e di prostituzioni.
17 E fu la figlia di Giared che gli mise in cuore di cercare queste cose antiche; e Giared lo mise in cuore ad Achish; pertanto, Achish le insegnò ai suoi parenti ed amici, inducendoli con belle promesse a fare qualunque cosa egli desiderasse.
18 E avvenne che essi formarono una associazione segreta proprio come gli antichi; la quale associazione è la più abominevole agli occhi di Dio,
19 Poiché il Signore non opera mediante associazioni segrete ne vuole che l'uomo sparga sangue, ma lo ha proibito in tutte le cose, fin dal principio
20 Ed ora io, Moroni, non scrivo il modo dei loro giuramenti e delle loro associazioni poiché mi e stato reso noto che si trovano fra tutti i popoli, e si trovano tra i Lamaniti.
21 Ed essi hanno causato la distruzione di questo popolo di cui sto ora parlando, e anche la distruzione del popolo di Nefi.
22 E qualunque nazione sosterrà tali associazioni segrete, per ottenere potere e guadagno finche si diffonderanno sulla nazione, ecco, sarà distrutta poiché il Signore non permetterà che il sangue dei suoi santi, che sarà versato da loro, gridi sempre a lui dalla terra vendetta su di loro, senza ch'egli li vendichi.
23 Pertanto, o voi Gentili, e nella saggezza di Dio che queste cose vi siano mostrate, affinché in tal modo possiate pentirvi dei vostri peccati e non permettiate che queste associazioni omicide, che sono fondate per ottenere potere e guadagno prendano ascendente su di voi--e l'opera, si, proprio l'opera di distruzione vi colpisca, si, ossia che la spada della giustizia dell'Eterno Iddio cada su di voi, per vostra rovina e distruzione, Se permetterete a queste cose di esistere.
24 Pertanto il Signore Vi comanda, quando vedrete giungere fra voi queste cose, che vi risvegliate al senso della vostra terribile condizione, a causa di questa associazione segreta che sarà fra voi; oppure, guai ad essa, a causa del sangue di coloro che sono stati uccisi; poiché essi dalla polvere gridano vendetta su di essa ed anche su coloro che l'hanno fondata.
25 Poiché avverrà che chiunque la fonderà cercherà di rovesciare la libertà di tutte le terre, nazioni e paesi; e causerà la distruzione di tutto il popolo, poiché e fondata dal diavolo che e il Padre di tutte le menzogne; Si, quello stesso bugiardo Che ingannò i nostri primi genitori, si, proprio quello stesso bugiardo che indusse l'uomo a commettere omicidio fin dal principio, che ha indurito i cuori degli uomini cosicché hanno ucciso i profeti, li hanno lapidati, e li hanno scacciati fin dal principio.
26 Pertanto io, Moroni, ho ricevuto il comandamento di scrivere queste cose affinché il male sia eliminato e affinché possa venire il tempo in cui Satana non avrà alcun potere sui cuore dei figlioli degli uomini, ma che essi possano essere persuasi a fare continuamente il bene, per poter venire alla sorgente di ogni rettitudine ed essere salvati.
CAPITOLO 9
Il regno passa da uno all'altro per discendenza, intrigo e omicidio-- Emer vide il Figlio di Rettitudine-- Molti profeti gridano al pentimento --Una carestia e dei serpenti velenosi tormentano il popolo.
ED ora io, Moroni, proseguo con la mia storia. Ecco dunque, avvenne che a causa delle associazioni segrete di Achish e dei suoi amici ecco essi rovesciarono il regno di Omer.
2 Nondimeno il Signore fu misericordioso verso Omer, ed anche verso i suoi figli e le sue figlie che non cercavano di distruggerlo.
3 E il Signore avvertì Omer in sogno di partirsene dal paese; pertanto Omer se ne partì dal paese con la sua famiglia, e viaggiò per molti giorni e venne e passò accanto alla collina di Shim, e giunse nel luogo dove i Nefiti furono distrutti, e di la verso oriente; e giunse a un luogo che era chiamato Ablom, presso la riva del mare, e là piantò la sua tenda, come pure i suoi figli e le sue figlie e tutto il suo casato salvo Giared e la sua famiglia.
4 E avvenne che Giared fu unto re sul popolo dalla mano della malvagità; e diede ad Achish sua figlia in moglie.
5 E avvenne che Achish attentò alla vita di suo suocero; e si rivolse a coloro che aveva fatto giurare con il giuramento degli antichi; ed essi recisero la testa di suo suocero, mentre egli sedeva sul trono e dava udienza al suo popolo.
6 Poiché così grande era stata la diffusione di questa società segreta e malvagia che aveva corrotto il cuore di tutto il popolo; perciò Giared fu ucciso sul suo trono, e Achish regnò in sua vece.7 E avvenne che Achish cominciò ad essere geloso di suo figlio, perciò lo rinchiuse in prigione, e ve lo tenne con poco o nessun cibo, fino a che ebbe subito la morte.
8 Ed Ora, il fratello di colui che aveva patito la morte (e il suo nome era Nimra), si adirò con suo padre a causa di ciò che suo padre aveva fatto a suo fratello.
9 E avvenne che Nimra radunò un piccolo numero di uomini, fuggì dal paese e venne ad abitare con Omer.
10 E avvenne che Achish generò altri figli, ed essi si accattivarono i cuori del popolo nonostante gli avessero giurato di commettere ogni sorta d'iniquità, secondo quello che desiderava. .
11 Ora il popolo Achish desiderava il guadagno, proprio come Achish desiderava il potere; pertanto i figli di Achish offrirono loro del denaro, e con questo mezzo attirarono la maggior parte del popolo dalla loro parte.
12 E cominciò ad esserci una guerra fra i figli di Achish ed Achish, che durò per lo spazio di molti anni, si, fino alla distruzione di quasi tutto il popolo del regno, si, proprio tutti, salvo trenta anime e coloro che erano fuggito col casato di Omer. 13 Pertanto, Omer fu restituito di nuovo al paese della sua eredità.
14 E avvenne Che Omer cominciò ad essere vecchio; nondimeno nella sua vecchiaia generò Emer; e unse Emer per essere re, per regnare in sua vece.
15 E dopo Che ebbe consacrato Emer per essere re, vide la pace nel paese per lo spazio di due anni, e mori, avendo visto moltissimi giorni, che erano stati pieni di dolore. E avvenne che Emer regno in sua vece, e calco le orme di suo padre.
16 E il Signore cominciò di nuovo a togliere la maledizione dal paese, e il casato di Emer prosperò grandemente sotto il regno di Emer; e nello spazio di sessantadue anni erano diventati fortissimi, tanto che divennero ricchissimi--
17 Ed avevano ogni sorta di frutti, e di cereali, e di sete e di stoffe fini, e d'oro, e d'argento e di cose preziose;
18 Ed anche ogni sorta di bestiame, di buoi, di vacche, e di pecore, e di porci, e di capre ed anche molte altre specie di animali che erano utili come cibo per l'uomo.
19 Ed avevano pure cavalli e asini; e c'erano elefanti, e curelom e cumom; ed erano tutti utili all'uomo, specialmente gli elefanti, e i curelom e i cumom.
20 E cosi il Signore riverso le sue benedizioni su questa terra, che era scelta su tutte le altre terre; e comandò che chi possedesse il paese, lo possedesse per il Signore, o sarebbero stati distrutti quando fossero maturati nell'iniquità; poiché a questi, dice il Signore: io riverserò la pienezza della mia ira.
21 Ed Emer esercito il giudizio in rettitudine per tutti i suoi giorni, e genero molti figli e figlie; e genero Coriantum, e unse Coriantum per regnare in sua vece.
22 E dopo che ebbe unto Coriantum per regnare in sua vece, visse quattro anni e vide la pace nel paese; si, e vide anche il Figlio di Rettitudine; e gioì ed esulto nel suo giorno; e mori in pace.
23 E avvenne che Coriantum cammino sulle orme di suo padre, e costruì molte possenti città, e insegnò al suo popolo ciò che era buono, per tutti i suoi giorni. E avvenne che non ebbe figli finche non fu vecchissimo.
24 E avvenne che sua moglie mori, aveva centodue anni di eta. E avvenne che Coriantum, nella sua vecchiaia, prese in moglie una fanciulla e genero figli e figlie; egli visse pertanto fino all'età di centoquarantadue anni. 25 E avvenne che genero Com, e Com regnò in sua vece; e regno quarantanove anni, e genero Heth; ed egli pure genero altri figli e figlie.
26 E il popolo si era di nuovo sparso su tutta la faccia del paese; e cominciò di nuovo ad esservi una grandissima malvagità sulla faccia del paese, ed Heth cominciò ad abbracciare di nuovo gli antichi piani segreti, per distruggere suo padre.
27 E avvenne che detronizzo suo padre, poiché lo uccise con la sua propria spada; e regno in sua vece.
28 E vennero di nuovo nel paese dei profeti che gridarono a loro il pentimento--che dovevano preparare la via del Signore, o sarebbe venuta una maledizione sulla faccia del paese; si, vi sarebbe stata una grande carestia, nella quale sarebbero stati distrutti, se non si fossero pentiti.
29 Ma il popolo non credette alle parole dei profeti, ma li scacciarono, e ne gettarono alcuni dentro a dei pozzi, e li lasciarono perire. E avvenne che fecero tutto ciò secondo l'ordine del re Heth.
30 E avvenne che cominciò ad esservi una grande siccità nel paese; gli abitanti cominciarono ad essere distrutti molto rapidamente, a causa della siccità, poiché non c'era pioggia sulla faccia del paese.
31 E vennero pure dei serpenti velenosi sulla faccia del paese, e avvelenarono molte persone. E avvenne che le loro greggi cominciarono a fuggire davanti ai serpenti velenosi, verso la terra meridionale, che era chiamata dai Nefiti Zarahemla.
32 E avvenne che ve ne furono molte che perirono lungo il cammino; nondimeno, ve ne furono alcune che fuggirono nel paese a meridione.
33 E avvenne che il Signore fece si che i serpenti non li inseguissero più, ma che sbarrassero la via affinché il popolo non potesse passare, cosicché chiunque avesse tentato di passare sarebbe caduto vittima dei serpenti velenosi.
34 E avvenne che il popolo segui il percorso delle bestie e divoro le carcasse di quelle che erano cadute lungo la via, finche le ebbero divorate tutte Ora, quando il popolo vide che doveva perire, cominciarono a pentirsi delle loro iniquità e a implorare il Signore.
35 E avvenne che quando si furono sufficientemente umiliati dinanzi al Signore, egli mandò la pioggia sulla faccia della terra; e il popolo cominciò
a rivivere di nuovo, e cominciarono ad esserci i frutti nelle regioni settentrionali, e in tutte le regioni circostanti. E il Signore mostrò loro il suo potere preservandoli dalla carestia.
CAPITOLO 10
Un re succede all'altro--Alcuni re sono giusti, altri malvagi--Quando prevale la rettitudine il popolo e benedetto ed e fatto prosperare dal Signore.
E AVVENNE che Shez, che era un discendente di Heth--poiché Heth era perito per la carestia, con tutta la sua casa, salvo Shez--pertanto Shez cominciò a ricostruire un popolo affranto.
2 E avvenne che Shez ricordo la distruzione dei suoi padri e edifico un regno giusto; poiché ricordo cosa aveva fatto il Signore nel portare Giared e suo fratello attraverso l'abisso, e cammino nelle vie del Signore, e genero figli e figlie.
3 E il suo figlio maggiore, il cui nome era Shez, si ribello contro di lui; nondimeno Shez fu colpito dalla mano di un ladrone, a causa delle sue immense ricchezze, il che riporto la pace a suo padre.
4 E avvenne che suo padre costruì molte città sulla faccia del paese e il popolo cominciò a diffondersi di nuovo su tutta la faccia del paese. E Shez visse fino ad un'eta assai avanzata, e generò Riplachish. E mori, e Riplachish regnò in sua vece.
5 E avvenne che Riplachish non fece quello che era giusto agli occhi del Signore, poiché ebbe molte mogli e concubine, e pose sulle spalle della gente ciò che è gravoso da portare, sì, impose loro pesanti tasse; e con le tasse costruì molti spaziosi edifici.
6 E si eresse un magnifico trono; e costruì molte prigioni, e gettò in prigione chiunque non volesse assoggettarsi alle tasse; e gettò in prigione chiunque non fosse in grado di pagare le tasse; e li fece lavorare continuamente per il loro mantenimento; e faceva mettere a morte chiunque si rifiutasse di lavorare.
7 Pertanto ottenne ogni opera fine, sì, che il suo oro fino lo fece raffinare in prigione, e fece lavorare in prigione ogni sorta di fine lavorazione. E avvenne che afflisse il popolo con le sue prostituzioni e le sue abominazioni.
8 E quando ebbe regnato per lo spazio di quarantadue anni, il popolo si sollevò in ribellione contro di lui, e cominciò ad esservi di nuovo guerra nel paese, tanto che Riplachish fu ucciso e i suoi discendenti furono scacciati dal paese.
9 E avvenne che, dopo uno spazio di molti anni, Morianton (che era un discendente di Riplachish) radunò un esercito di scacciati e venne a dare battaglia al popolo; e ottenne potere su molte città; e la guerra divenne violentissima e durò per lo spazio di molti anni, ed egli ottenne potere su tutto il paese, e si stabilì re su tutto il paese.
10 E dopo essersi stabilito re, egli alleviò il fardello del popolo, con il che guadagnò favore agli occhi del popolo, ed essi l'unsero per essere loro re.
11 Ed egli operò in giustizia verso il popolo, ma non verso se stesso a causa delle sue molte prostituzioni; pertanto fu reciso dalla presenza del Signore.
12 E avvenne che Morianton costruì molte città, e il popolo divenne ricchissimo sotto il suo regno, sia in edifici che in oro e argento, e nel coltivare cereali e in greggi e armenti, e in quelle cose che erano state loro restituite.
13 E Morianton visse fino a tardissima età; e poi generò Kim; e Kim regnò in vece di suo padre e regnò per otto anni; e suo padre morì. E avvenne che Kim non regnò in rettitudine, pertanto non fu favorito dal Signore.
14 E suo fratello si sollevò in ribellione contro di lui, per cui lo ridusse in schiavitù; ed egli rimase in schiavitù per tutti i suoi giorni; e generò figli e figlie in schiavitù, e nella sua vecchiaia generò Levi; e poi morì.
15 E avvenne che Levi servì in schiavitù, dopo la morte di suo padre, per lo spazio di 42 anni. E fece guerra contro il re del paese, con il che si procurò il regno.
16 E dopo che si fu procurato il regno, fece quello che era giusto agli occhi del Signore; e il popolo prospero nel paese; ed egli visse fino a una età ben avanzata, e genero figli e figlie; e genero anche Corom, che unse re in sua vece.
17 E avvenne che Corom fece ciò che era buono agli occhi del Signore per tutti i suoi giorni; e genero molti figli e figlie; e dopo aver visto molti giorni egli mori, alla maniera di tutta la terra. E Kish regno in sua vece.
18 E avvenne che anche Kish mori e Lib regno in sua vece.
19 E avvenne che anche Lib fece quello che era buono agli occhi del Signore. E ai giorni di Lib i serpenti velenosi furono distrutti. Pertanto essi andarono nel paese a meridione per cacciare del cibo per il popolo del paese; poiché il paese era coperto di animali della foresta. E Lib divenne lui pure un grande cacciatore.
20 E costruirono una grande città presso la stretta striscia di terra, presso il luogo dove il mare divide la terra
21 E mantennero deserto il paese a meridione, per averne selvaggina. E tutta la faccia del paese a settentrione era coperta di abitanti.
22 Ed erano industriosissimi, e compravano, vendevano e trafficavano gli uni con gli altri, per poter ottenere guadagno.
23 E lavoravano con ogni sorta di minerali, e fabbricavano oro, e argento, e ferro e bronzo ed ogni sorta di metalli; e lo estraevano dalla terra; pertanto innalzarono enormi cumuli di terra per ottenere i minerali di oro, e d'argento, e di ferro e di rame. E lavoravano ogni sorta di opere fini.
24 E avevano sete e lini ben intessuti; e lavoravano ogni genere di stoffe, per poter rivestire la loro nudità.
25 E fabbricavano ogni sorta di arnesi per coltivare la terra, sia per arare che per seminare, per zappare e per mietere e anche per trebbiare.
26 E fabbricavano ogni sorta di arnesi con i quali far lavorare i loro animali.
27 E fabbricavano ogni sorta di armi da guerra. E lavoravano ogni sorta d'opera con una accuratissima fattura
28 E non avrebbe mai potuto esservi un popolo più benedetto e reso più prospero dalla mano del Signore di quanto lo erano loro. Ed erano in una terra scelta su tutte le terre, poiché i1 Signore lo aveva detto.
29 E avvenne che Lib visse molti anni, e genero figli e figlie; e genero anche Hearthom.
30 E avvenne che Hearthom regno in vece di suo padre. E quando Hearthom ebbe regnato ventiquattro anni, ecco, il regno gli fu tolto. Ed egli servì molti anni in schiavitù, si, proprio tutto il resto dei suoi giorni.
31 E genero Heth, ed Heth visse in schiavitù per tutti i suoi giorni. Ed Heth generò Aaronne, ed Aaronne dimorò in schiavitù per tutti i suoi giorni; ed egli generò Amnigadda, e anche Amnigadda dimorò in schiavitù per tutti i suoi giorni; e genero Coriantum, e Coriantum dimorò in schiavitù per tutti i suoi giorni; ed egli genero Com.
32 E avvenne che Com si attiro la meta del regno. E regno per quarantadue anni sulla meta del regno; e andò a combattere contro il re, Amgid, e combatterono per lo spazio di molti anni, durante i quali Com prevalse su Amgid e si impossesso del resto del regno.
33 E ai giorni di Com cominciarono ad esservi dei ladroni nel paese; ed essi adottarono gli antichi piani, e insegnavano giuramenti alla maniera degli antichi, e cercarono di nuovo di distruggere il regno.
34 Ora, Com combatte assai contro di loro; nondimeno non prevalse contro di loro.
CAPITOLO 11
Guerre, dissensi e malvagità dominano la vita dei Giarediti--I profeti predicano la completa distruzione dei Giarediti a meno che non si pentano--Il popolo respinge le parole dei profeti.
E ANCHE nei giorni di Com vennero molti profeti, e profetizzarono la distruzione di quel grande popolo, a meno che non si pentissero, e si volgessero al Signore, ed abbandonassero i loro omicidi e la loro malvagità.
2 E avvenne che i profeti furono respinti dal popolo, e fuggirono presso Com per avere protezione, poiché il popolo cercava di annientarli.
3 E profetizzarono molte cose a Com; ed egli fu benedetto per tutto il resto dei suoi giorni.
4 Ed egli visse fino a una età assai avanzata e genero Shiblom, e Shiblom regno in sua vece. E il fratello di Shiblom si ribellò contro di lui, e cominciò ad esservi una grandissima guerra in tutto il paese.
5 E avvenne che il fratello di Shiblom fece si che tutti i profeti che profetizzavano la distruzione del popolo fossero messi a morte
6 E vi fu una grande calamita in tutto il paese, poiché avevano testimoniato che una grande maledizione avrebbe colpito il paese e anche il popolo, e che vi sarebbe stata fra loro una grande distruzione, tale come mai ve n'era stata sulla faccia della terra, e che le loro ossa sarebbero diventate cumuli di terra sulla faccia del paese a meno che non si pentissero della loro malvagità.
7 Ed essi non dettero ascolto alla voce del Signore, a causa delle loro malvagie associazioni;
cominciarono pertanto ad esservi guerre e contese in tutto il paese, ed anche molte carestie e pestilenze, tanto che vi fu una grande distruzione, tale come mai se n'era conosciuta sulla faccia della terra. E tutto ciò avvenne nei giorni di Shiblom.
8 E il popolo cominciò a pentirsi della sua iniquità; e inquantochè lo facevano, il Signore aveva misericordia di loro.
9 E avvenne che Shiblom fu ucciso, e Seth fu ridotto in schiavitù e dimorò in schiavitù per tutti i suoi giorni.
10 E avvenne che Aha, suo figlio, ottenne il regno e regno sul popolo per tutti i suoi giorni. E nei suoi giorni commise ogni sorta di iniquità, con cui causo lo spargimento di molto sangue; e i suoi giorni furono pochi.
11 Ed Ethem, essendo un discendente di Aha, ottenne il regno; e anche lui fece nei suoi giorni ciò che e malvagio.
12 E avvenne che ai giorni di Ethem vennero molti profeti e profetizzarono di nuovo al popolo; sl, profetizzarono che il Signore li avrebbe distrutti completamente dalla faccia della terra, a meno che non si fossero pentiti delle loro iniquità.
13 E avvenne che il popolo indurì il suo cuore e non volle dare ascolto alle loro parole; e i profeti si addolorarono e si ritirarono d'in fra il popolo.
14 E avvenne che Ethem esercito il giudizio con iniquità per tutti i suoi giorni; e genero Moron. E avvenne che Moron regnò in sua vece; e Moron fece ciò che era malvagio dinanzi al Signore.
15 E avvenne che sorse una ribellione tra il popolo a causa di quella associazione segreta che era stata edificata per ottenere potere e guadagno. E sorse fra loro un uomo potente in iniquità, e dette battaglia a Moron, nella quale rovesciò la meta del regno; e mantenne la meta del regno per molti anni.
16 E avvenne che Moron lo rovesciò e riottenne il regno.
17 E avvenne che sorse un altro uomo potente, ed era un discendente del fratello di Giared.
18 E avvenne che egli rovesciò Moron e ottenne il regno; pertanto Moron dimorò in schiavitù per tutto il resto dei suoi giorni; e genero Coriantor.
19 E avvenne che Coriantor dimorò in schiavitù per tutti i suoi giorni.
20 E anche ai giorni di Coriantor vennero molti profeti, e profetizzarono cose grandi e meravigliose; e gridaròno il pentimento al popolo, e che, a meno che non si fossero pentiti, il Signore Iddio avrebbe esercitato contro di loro il giudizio, fino alla loro completa distruzione;
21 E che il Signore Iddio avrebbe mandato o portato, col suo potere, un altro popolo per possedere il paese, nella maniera in cui aveva portato i loro padri.
22 Ed essi respinsero tutte le parole dei profeti a causa della loro società segreta e delle loro malvagie abominazioni.
23 E avvenne che Coriantor genero Ether, e mori, essendo rimasto in schiavitù per tutti i suoi giorni.
CAPITOLO 12
Il profeta Ether esorta il popolo a credere in Dio--Moroni racconta le meraviglie e i prodigi fatti dalla fede--La fede mise in grado il fratello di Giared di vedere Cristo--11 Signore da agli uomini la debolezza affinché possano essere umili--Con la fede il fratello di Giared sposto il monte Zerin--Fede, speranza e carità sono indispensabili per la salvezza--Moroni vide Gesù faccia a faccia.
E AVVENNE che i giorni di Ether furono ai giorni di Coriantumr, e Coriantumr era re di tutto il paese.
2 Ed Ether era un profeta del Signore; pertanto Ether venne, ai giorni di Coriantumr, e cominciò a profetizzare al popolo, poiché non poteva essere trattenuto a motivo dello Spirito del Signore che era in lui.
3 Poiché gridava dal mattino fino al calar del sole, esortando il popolo a credere in Dio fino a pentirsi, per tema di essere distrutti, dicendo loro che mediante la 'fede si adempiono tutte le cose--
4 Pertanto chiunque crede in Dio potrà con sicurezza sperare in un mondo migliore, si, anzi, un posto alla destra di Dio; la quale speranza viene dalla fede e d3 un'ancora alle anime degli uomini, che li render3 sicuri e perseveranti, sempre abbondanti in 'buone opere, essendo condotti a glorificare Dio. 5 Ed avvenne che Ether profetizzo al popolo cose grandi e meravigliose, nelle quali non credevano, perché non le vedevano.
6 Ed ora io, Moroni, vorrei parlare un po' riguardo a queste cose; vorrei mostrare al mondo che la fede consiste in cose che si sperano e non si vedono; pertanto non disputate perché non vedete, poiché non riceverete alcuna testimonianza se non dopo aver dato prova della vostra fede.
7 Poiché fu per fede che Cristo si mostrò ai nostri padri, dopo che era risorto dai morti; e non si mostrò loro se non dopo che ebbero avuto fede in lui; pertanto e necessario che qualcuno abbia avuto fede in lui, poiché non si mostrò al mondo.
8 Ma a motivo della fede degli uomini, egli si e mostrato al mondo ed ha glorificato il nome del Padre, e ha preparato una via mediante la quale altri possano essere partecipi del dono celeste, affinché possano sperare in quelle cose che non hanno visto.
9 Pertanto voi pure abbiate speranza e siate partecipi del dono, se soltanto avete fede.
10 Ecco, fu per fede che gli antichi furono chiamati secondo il Santo Ordine di Dio.
11 Pertanto per fede fu data la legge di Mosè. Ma col dono di suo figlio Dio ha preparato una via più eccellente, ed e per fede che essa si e compiuta.
12 Poiché, se non v'è fede fra i figlioli degli uomini, Dio non può fare miracoli fra loro; pertanto non si mostrò loro se non dopo la loro fede.
13 Ecco, fu la fede di Alma e di Amulec che fece crollare a terra la prigione.
14 Ecco, fu la fede di Nefi e di Lehi che opero un mutamento nei Lamaniti, cosicché furono battezzati con il fuoco e con lo Spirito Santo.
15 Ecco, fu la fede di Ammon e dei suoi fratelli che bopero un cosi grande miracolo fra i Lamaniti.
16 Si, e anche tutti coloro che operarono miracoli li operarono mediante la fede; pure quel1i che furono prima di Cristo e anche quelli che furono dopo.
17 E fu mediante la fede che i tre discepoli ottennero la promessa che non avrebbero conosciuto la morte; e non ricevettero la promessa se non dopo la loro fede.
18 E in alcun tempo nessuno ha operato miracoli se non dopo la sua fede; pertanto essi credettero prima nel Figlio di Dio.
19 E ve ne furono molti la cui fede fu cosi straordinariamente forte, anche prima che Cristo venisse, che non poterono essere trattenuti dall'oltrepassare il velo, ma videro in verit3 con i loro occhi le cose che avevano visto con l'occhio della fede, e furono contenti.
20 Ed ecco, abbiamo visto in questa storia che uno di questi fu il fratello di Giared; poiché cosi grande era la sua fede in Dio che quando Dio stese il suo adito non poté nasconderlo alla vista del fratello di Giared, a motivo della parola che gli aveva detto, parola che aveva ottenuto per fede.
21 E dopo che il fratello di Giared ebbe veduto il dito del Signore, a motivo della promessa che il fratello di Giared aveva ottenuto per fede, il Signore non poté celare più nulla alla sua vista; pertanto gli mostrò tutte le cose, poiché non poteva più essere trattenuto al di là del velo.
22 Ed e per fede che i miei padri hanno ottenuto la promessa che queste cose sarebbero pervenute ai loro fratelli tramite i Gentili; perciò il Signore, si, proprio Gesù Cristo, me lo ha comandato.
23 E io gli dissi: Signore, i Gentili si burleranno di queste cose, a causa della nostra debolezza nello scrivere; poiché, Signore, tu ci hai fatto potenti in parole, mediante la fede, ma non ci hai fatto potenti nello scrivere; poiché hai fatto che tutte queste persone parlassero molto, a motivo dello Spirito Santo che gli hai dato;
24 E hai fatto in modo che potessimo scrivere solo poco, a causa dell'inabilità delle nostre mani. Ecco, non ci hai resi potenti nello ascrivere come il fratello di Giared; poiché tu facesti in modo che le cose ch'egli scrisse fossero possenti quanto lo sei tu, fino a costringere l'uomo a leggerle.
25 Tu hai pure reso potenti e grandi le nostre parole, al punto che non possiamo scriverle; pertanto, quando scriviamo, vediamo la nostra debolezza, e inciampiamo nel disporre le parole; e temo che i Gentili si burleranno delle nostre parole.
26 Quando ebbi detto ciò, il Signore mi parlo, dicendo: Gli stolti si burlano, ma faranno cordoglio; e la mia grazia e sufficiente per i miti, cosicché non approfitteranno della vostra debolezza;
27 E se gli uomini vengono a me, mostrerò loro la loro debolezza. Io do agli uomini la debolezza affinché possano essere umili; e la mia 'grazia basta a tutti gli uomini che si umiliano dinanzi a me; poiché, se si umiliano dinanzi a me, ed hanno fede in me, allora faro in modo che le cose deboli divengano forti per loro.
28 Ecco, io mostrerò ai Gentili la loro debolezza, e mostrerò loro che la fede, la speranza e la carità portano a me--la sorgente di tutta la rettitudine.
29 E io, Moroni, avendo udito queste parole, fui consolato, e dissi: O Signore, sia fatta la tua giusta volontà, poiché so che tu operi per i figlioli degli uomini secondo la loro fede;
30 Poiché il fratello di Giared disse al monte Zerin: Spostati, ed esso si sposto. E se egli non avesse avuto fede, esso non si sarebbe spostato; pertanto tu operi dopo che gli uomini hanno fede;
31 Poiché cosi ti manifestasti ai tuoi discepoli; poiché dopo che ebbero fede e parlarono in nome tuo, tu ti mostrasti loro con grande potere.
32 E ricordo pure che tu dicesti che hai preparato una casa per l'uomo, si, fra le dimore di tuo Padre, nella quale l'uomo possa avere una più eccellente speranza; pertanto l'uomo deve sperare, o non potrà ricevere un'eredità nel luogo che hai preparato.
33 E inoltre ricordo che tu dicesti che hai amato il mondo fino a deporre la tua vita per il mondo, per poterla riprendere di nuovo per preparare un posto per i figlioli degli uomini.
34 Ed ora so che questo amore che hai avuto per i figlioli degli uomini e la carità; pertanto, a meno che gli uomini non abbiano carità, non possono ereditare quel posto che tu hai preparato nelle dimore di tuo Padre.
35 Pertanto, da queste cose che hai detto io so che se i Gentili non hanno carità, a causa della nostra debolezza, tu li metterai alla prova e toglierai loro il talento, si, quello che hanno ricevuto, e lo darai a coloro che avranno con più abbondanza.
36 E avvenne che pregai il Signore di voler dare ai Gentili la grazia, affinché potessero avere carità.
37 E avvenne che il Signore mi disse: Se essi non hanno carità, ciò non t'importa: tu sei stato fedele e pertanto le tue vesti saranno rese pure. E poiché hai veduto la tua debolezza, sarai reso forte, fino a sederti nel luogo che ho preparato nelle dimore di mio Padre.
38 Ed ora io, Moroni, dico addio ai Gentili, si, e anche ai miei fratelli che amo, fino a che ci incontreremo dinanzi al seggio del giudizio di Cristo, dove tutti gli uomini sapranno che le mie vesti non sono macchiate del vostro sangue.
39 E allora saprete che ho veduto Gesù, e che egli mi ha parlato faccia a faccia, e che mi ha parlato con semplice umiltà, proprio come un uomo parla ad un altro, nella mia stessa lingua, riguardo a queste cose;
40 E ne ho scritte solo poche, a causa della mia debolezza nello scrivere.
41 Ed ora, vorrei raccomandarvi di cercare questo Gesù del quale hanno scritto i profeti e gli apostoli, affinché la grazia di Dio Padre, e anche del Signore Gesù Cristo, e dello Spirito Santo, che porta testimonianza di Essi, sia e rimanga in voi per sempre. Amen
CAPITOLO 13
Ether parla di una Nuova Gerusalemme che sarà edificata in America dalla posterità di Giuseppe--Egli profetizza, e scacciato, scrive la storia dei Giarediti e predice la loro distruzione--La guerra infuria in tutto il paese.
ED ora io, Moroni, procedo a terminare la mia storia riguardo alla distruzione del popolo del quale sto scrivendo.
2 Poiché ecco, essi respinsero tutte le parole di Ether; poiché in verità egli parlo loro di tutte le cose, fin dal principio dell'uomo e che, dopo che le acque si furono ritirate dalla faccia di questa terra, essa divenne una terra eletta su tutte le altre terre, una terra scelta dal Signore; pertanto il Signore vuole che tutti gli uomini che dimorano sulla faccia di questa, lo servano;
3 E che era il luogo della Nuova Gerusalemme, che sarebbe scesa dal cielo, e il sacro santuario del Signore.
4 Ecco, Ether vide i giorni di Cristo, e parlo riguardo ad una Nuova Gerusalemme in questo paese.
5 E parlo pure riguardo al casato d'Israele, e alla Gerusalemme da cui sarebbe venuto Lehi--dopo essere stata distrutta, sarebbe stata riedificata, una città santa al Signore; pertanto non avrebbe potuto essere una nuova Gerusalemme, poiché era già esistita in un tempo antico; ma sarebbe stata riedificata e sarebbe divenuta una città santa del Signore; e sarebbe stata edificata per il casato d'Israele--
6 E che una nuova Gerusalemme sarebbe stata edificata in questo paese, per il rimanente della posterità di Giuseppe, cose per le quali vi e stato un simbolo.
7 Poiché, come Giuseppe porto suo padre nel paese d'Egitto, cosi che egli mori li; pertanto, i1 Signore porto un rimanente della posterità di Giuseppe fuori dalla terra di Gerusalemme, per poter essere misericordioso verso la posterità di Giuseppe, affinché non perisse, proprio come era stato misericordioso verso il padre di Giuseppe, affinché non perisse.
8 Pertanto il rimanente del casato di Giuseppe sarà stabilito su questa terra; ed essa sarà una terra di loro eredita; ed essi edificheranno una città santa al Signore, simile alla Gerusalemme antica; e non saranno più confusi fino a che verrà la fine,
9 E vi saranno un nuovo cielo e una nuova terra; e saranno simili a quelli vecchi, salvo che quelli vecchi saranno passati e tutte le cose saranno divenute nuove.
10 E allora verrà la Nuova Gerusalemme; e beati saranno coloro che vi dimoreranno, poiché sono coloro le cui avesti sono bianche tramite il sangue dell'Agnello; e sono coloro che saranno annoverati tra il rimanente della posterità di Giuseppe, che erano del casato d'Israele.
11 E allora verrà pure la Gerusalemme antica; e beati ne sono gli abitanti, poiché sono stati lavati nel sangue dell'Agnello; e sono coloro che furono dispersi e riuniti dai quattro canti della terra e dalle regioni settentrionali, e sono partecipi dell'adempimento dell'alleanza che Dio fece col loro padre 'Abrahamo.
12 E quando verranno queste cose, si realizzerà la Scrittura che dice: Vi sono quelli che erano i aprimi, che saranno gli ultimi; e vi sono quelli che erano gli ultimi, che saranno i primi.
13 E stavo per scrivere dell'altro, ma mi e proibito; pero grandi e meravigliose furono le profezie di Ether, ma essi lo stimarono come nulla e lo scacciarono; ed egli si nascondeva nella cavità di una roccia durante il giorno, e di notte usciva per osservare le cose che sarebbero accadute al popolo.
14 E mentre dimorava nella cavità di una roccia fece il resto di questa storia, osservando di notte le distruzioni che colpivano il popolo.
15 E avvenne che nello stesso anno in cui egli fu scacciato di fra il popolo, cominciò ad esservi una grande guerra fra il popolo, poiché ve ne furono molti che erano uomini potenti che si levarono e cercarono di distruggere Coriantumr, mediante i loro malvagi piani segreti di cui si e parlato.
16 Ed ora, Coriantumr, avendo egli stesso studiato tutte le arti di guerra e tutte le astuzie del mondo, diede pertanto battaglia a coloro che cercavano di annientarlo.
17 Pero non si penti, ne i suoi bei figli, ne le sue belle figlie; ne i bei figli e le belle figlie di Cohor; ne i bei figli e le belle figlie di Corihor; in breve, non vi fu nessuno dei bei figli e delle belle figlie sulla faccia della terra intera che si penti dei suoi peccati.
18 Pertanto avvenne che, nel primo anno in cui Ether dimoro nella cavità di una roccia, vi furono molte persone che furono uccise dalla spada di quelle associazioni segrete che combattevano contro Coriantumr per ottenere il regno.
19 E avvenne che i figli di Coriantumr combatterono molto e persero molto sangue.
20 E nel secondo anno la parola del Signore venne ad Ether, affinché andasse a profetizzare a Coriantumr che, se si fosse pentito, egli e tutta la sua casa, il Signore gli avrebbe dato il regno e avrebbe risparmiato il popolo--
21 Altrimenti sarebbero stati distrutti, con tutta la sua casa, salvo lui stesso; ed egli sarebbe vissuto solo per vedere l'adempimento delle profezie che erano state dette riguardo a un altro popolo, che avrebbe ricevuto come sua eredita il paese; e Coriantumr sarebbe stato sepolto da loro; ed ogni anima sarebbe stata annientata salvo Coriantumr.
22 E avvenne che Coriantumr non si penti, ne la sua casa, ne il popolo; e le guerre non cessarono; e cercarono di uccidere Ether, ma egli fuggi da loro e si nascose di nuovo nella cavità della roccia.
23 E avvenne che sorse Shared, ed egli pure diede battaglia a Coriantumr; e lo batte, tanto che nel terzo anno lo ridusse in schiavitù.
24 E i figli di Coriantumr, nel quarto anno, batterono Shared e restituirono il regno al loro padre.
25 Ora, cominciò ad esservi una guerra su tutta la faccia del paese, ogni uomo con la sua banda a combattere per ciò che desiderava.
26 E c'erano dei ladroni e, in breve, ogni sorta di malvagità su tutta la faccia del paese.
27 E avvenne che Coriantumr fu estremamente adirato contro Shared, e andò con i suoi eserciti a combattere contro di lui; e si affrontarono con grande rabbia, e si affrontarono nella valle di Ghilgal; e la battaglia divenne violentissima.
28 E avvenne che Shared combatte contro di lui per lo spazio di tre giorni. E avvenne che Coriantumr lo batte e lo insegui finche giunse alle pianure di Heslon.
29 E avvenne che Shared gli dette di nuovo battaglia nelle pianure; ed ecco, sconfisse Coriantumr e lo ricacciò di nuovo indietro nella valle di Ghilgal.
30 E Coriantumr diede di nuovo battaglia a Shared nella valle di Ghilgal, durante la quale batte Shared e lo uccise.
31 E Shared ferì Coriantumr alla coscia, cosicché egli non poté più combattere di nuovo per lo spazio di due anni, durante i quali tutto il popolo sulla faccia del paese sparse sangue, e non v'era nessuno che li fermasse.
CAPITOLO 14
L'iniquità del popolo porta una maledizione sul paese--Coriantumr ingaggia una guerra contro Galaad, poi Lib e poi Shiz--Sangue e carneficina coprono il paese.
ED ora, cominciò ad esservi una grande maledizione su tutto il paese a causa dell'iniquità del popolo, per cui se uno lasciava un utensile o la spada sul suo scaffale o nel luogo dove voleva conservarlo, ecco, l'indomani non lo ritrovava, tanto era grande la maledizione sul paese.
2 Pertanto ognuno stava attaccato a ciò che era suo, con le sue mani, e non voleva ne prestare ne prendere in prestito; e ognuno teneva l'elsa della sua spada nella mano destra per difendere i suoi beni, e la sua vita e quella di sua moglie e dei suoi figli.
3 Ed ora, dopo lo spazio di due anni e dopo la morte di Shared, ecco sorse il fratello di Shared e diede battaglia a Coriantumr, durante la quale Coriantumr lo batte e lo insegui fino al deserto di Achish.
4 E avvenne che il fratello di Shared gli dette battaglia nel deserto di Achish; e la battaglia divenne violentissima,- e molte migliaia caddero per la spada.
5 E avvenne che Coriantumr mise assedio al deserto; e il fratello di Shared marciò fuori dal deserto di notte e uccise parte dell'esercito di Coriantumr mentre erano ubriachi.
6 E venne al paese di Moron e si mise sul trono di Coriantumr.
7 E avvenne che Coriantumr dimoro nel deserto con il suo esercito per lo spazio di due anni, durante i quali ricevette grandi rinforzi per il suo esercito.
8 Ora, il fratello di Shared, il cui nome era Galaad, ricevette pure grandi rinforzi per il suo esercito, a causa delle associazioni segrete.
9 E avvenne che il suo sommo sacerdote lo uccise mentre era seduto sul suo trono.
10 E avvenne che uno delle associazioni segrete uccise lui in un passaggio segreto e ottenne per se il regno; e il suo nome era Lib, e Lib era un uomo di alta statura, più di ogni altro fra tutto il popolo.
11 E avvenne che nel primo anno di Lib, Coriantumr sali al paese di Moron e dette battaglia a Lib.
12 E avvenne che combatte contro Lib, e Lib lo colpi al braccio cosicché lo ferì; nondimeno l'esercito di Coriantumr si spinse avanti contro Lib, cosicché egli fuggi fino ai confini, sulla riva del mare.
13 E avvenne che Coriantumr lo insegui, e Lib gli dette battaglia sulla riva del mare.
14 E avvenne che Lib sconfisse l'esercito di Coriantumr, cosicché fuggirono di nuovo nel deserto di Achish.
15 E avvenne che Lib lo insegui fino a che giunse alle pianure di Agosh. E Coriantumr aveva preso con se tutto il popolo, mentre fuggiva davanti a Lib in quella parte del paese dove fuggì.
16 E quando fu giunto alle pianure di Agosh dette battaglia a Lib e lo colpi, finche mori; nondimeno il fratello di Lib venne contro Coriantumr al posto suo e la battaglia divenne violentissima, durante la quale Coriantumr fuggi di nuovo davanti all'esercito del fratello di Lib.
17 Ora, il nome del fratello di Lib era Shiz. E avvenne che Shiz insegui Coriantumr, rovesciò molte città, uccise sia le donne che i bambini e bruciò le città.
18 E il terrore di Shiz si sparse ovunque in tutto il paese; si, un grido si sparse ovunque nel paese. Chi può resistere davanti all'esercito di Shiz? Ecco, egli spazza la terra dinanzi a lui!
19 E avvenne che il popolo cominciò a raggrupparsi in eserciti, ovunque su tutta la faccia del paese.
20 E si divisero; e una parte di loro fuggi presso l'esercito di Shiz ed una parte di loro fuggi presso l'esercito di Coriantumr.
21 E la guerra era stata cosi grande e prolungata, e cosi lungo era stato lo spettacolo di spargimento di sangue e di carneficina, che la faccia intera dei paese era coperta dai corpi dei morti.
22 E la guerra fu cosi rapida e veloce, che non rimaneva nessuno per seppellire i morti, ma procedevano da uno spargimento di sangue a un altro spargimento di sangue, lasciando i corpi sia degli uomini che delle donne e dei bambini sparsi sulla faccia del paese, per divenire preda dei avermi della carne.
23 E il loro odore si sparse sulla faccia del paese, si, su tutta la faccia del paese; pertanto il popolo fu disturbato giorno e notte, a causa del loro odore.
24 Nondimeno Shiz non cesso di inseguire Coriantumr; poiché aveva giurato di vendicarsi su Coriantumr del sangue di suo fratello, che era stato ucciso, e della parola del Signore, che era giunta a Ether, che Coriantumr non sarebbe caduto per spada.
25 E cosi vediamo che il Signore li visito nella pienezza della sua ira, e la loro malvagità e le loro abominazioni avevano preparato la via per la loro perpetua distruzione.
26 E avvenne che Shiz insegui Coriantumr verso oriente, fino ai confini presso la riva del mare, e la diede battaglia a Shiz per lo spazio di tre giorni.
27 E la distruzione fra gli eserciti di Shiz fu cosi terribile che il popolo, cominciò ad essere spaventato; e cominciò a fuggire dinanzi agli eserciti di Coriantumr; e fuggirono nella terra di Corihor, spazzando via gli abitanti davanti a loro, tutti coloro che non volevano unirsi a loro.
28 E piantarono le loro tende nella valle di Corihor; e Coriantumr pianto le sue tende nella valle di Shurr. Ora, la valle di Shurr era vicino alla collina di Comnor; pertanto Coriantumr raccolse i suoi eserciti sulla collina di Comnor e suono la tromba per gli eserciti di Shiz, per invitarli a venire a combattere.
29 E avvenne che essi vennero innanzi, ma furono di nuovo respinti; e vennero una seconda volta e furono di nuovo respinti una seconda volta. E avvenne che vennero una terza volta, e la battaglia divenne violentissima.
30 E avvenne che Shiz colpi Coriantumr, cosi da infliggergli molte gravi ferite; e Coriantumr, avendo perduto sangue, svenne e fu portato via come se fosse morto.
31 Ora, la perdita di uomini, donne e bambini fu cosi grande da entrambe le parti che Shiz comando al suo popolo di non inseguire gli eserciti di Coriantumr; pertanto tornarono al loro campo.
CAPITOLO 15
Milioni di Giarediti sono uccisi in battaglia--Shiz e Coriantumr riuniscono tutto il popolo per un combattimento mortale--Lo Spirito del Signore cessa di lottare con loro-- La nazione giaredita e completamente distrutta--Solo Coriantumr rimane.
E AVVENNE che quando Coriantumr fu guarito dalle sue ferite, cominciò a ricordare le parole che Ether gli aveva detto.
2 Egli vide che erano già stati uccisi di spada quasi due milioni del suo popolo, e cominciò ad addolorarsi in cuor suo; si, due milioni di uomini potenti erano stati uccisi insieme alle loro mogli e ai loro bambini.
3 Egli cominciò a pentirsi del male che aveva fatto; cominciò a ricordare le parole che erano state dette per bocca di tutti i profeti, e vide che fino ad allora si erano adempiute in ogni minima parte; e la sua anima si dolse e rifiuto d'essere consolata.
4 E avvenne che egli scrisse un'epistola a Shiz, chiedendogli di risparmiare il popolo, ed egli avrebbe ceduto il regno per salvare la vita del popolo.
5 E avvenne che quando Shiz ebbe ricevuto la sua epistola, scrisse un'epistola a Coriantumr che, se si fosse consegnato affinché potesse ucciderlo con la sua propria spada, avrebbe risparmiato la vita del popolo.
6 E avvenne che il popolo non si penti della sua iniquità; e il popolo di Coriantumr fu aizzato all'ira contro il popolo di Shiz; e il popolo di Shiz fu aizzato all'ira contro il popolo di Coriantumr; pertanto il popolo di Shiz diede battaglia al popolo di Coriantumr.
7 E quando Coriantumr vide che stava per cadere, fuggi di nuovo dinanzi al popolo di Shiz.
8 E avvenne che giunse alle acque di Ripliancum, che interpretato significa grande o che supera tutto; pertanto, quando giunsero a queste acque, piantarono le tende; e Shiz pianto pure le sue tende vicino a loro; e l'indomani dunque vennero a combattere.
9 E avvenne che combatterono una battaglia violentissima, durante la quale Coriantumr fu ferito di nuovo e svenne per la perdita di sangue.
10 Ed avvenne che gli eserciti di Coriantumr si spinsero contro gli eserciti di Suiz, cosicchè li batterono, facendoli fuggire dinnanzi a loro; ed essi fuggirono verso il meridione e piantarono le tende in un luogo che era chiamato Ogath.
11 E avvenne che l'esercito di Coriantumr piantò le sue tende presso la collina di Rama; ed era la stessa collina dove mio padre Mormon nascose gli annali che erano sacri per il Signore.
12 E avvenne che radunarono tutto il popolo di tutta la faccia del paese che non era stato ucciso salvo Ether.
13 E avvenne che Ether vide tutti gli atti del popolo; e vide che il popolo che stava per Coriantumr si radunava con l'esercito di Coriantumr; e io popolo che stava per Shiz si radunava con l'esercito di Shiz.
14 Pertanto, durante lo spazio di 4 anni andarono radunando il popolo per poter raccogliere tutti quelli che stavano sulla faccia del paese e per poter ricevere tutti i rinforzi che per loro era possibile ricevere.
15 Ed avvenne che quando furono tutti radunati, ognuno con l'esercito che voleva, con sua moglie e i suoi bambini - ed erano armati, sia gli uomini che le donne e i bambini, con armi da guerra, ed avevano corazze, ed elmi e scudi ed erano vestiti in maniera adatta alla guerra - marciarono gli uni contro gli altri per combattere; e si batterono tutta la giornata, senza prevalere.
16 E avvenne che quando fu notte erano stanchi, e si ritirarono nei loro accampamenti; e dopo che si furono ritirati nei loro accampamenti e fecero salire un urlo ed un lamento per la perdita degli uccisi del loro popolo, e così grandi erano le loro grida, le loro urla e i loro lamenti, che laceravano grandemente l'aria.
17 E avvenne che l'indomani andarono di nuovo a combattere , e grande e terribile fu quel giorno; nondimeno non prevalsero, e quando venne di nuovo la notte lacerarono l'aria con le loro grida, le loro urla ed i loro gemiti, per la perdita degli uccisi del loro popolo.
18 Ed avvenne che Coriantumr scrisse di nuovo una epistola a Shiz, chiedendogli di non venire più a combattere, ma che prendesse il regno e risparmiasse la vita del popolo.
19 Ma ecco, lo Spirito del Signore aveva cessato di lottare con loro e Satana aveva pieno potere sui cuori del popolo; poiché erano abbandonati alla durezza dei loro cuori e alla cecità delle loro menti, affinché fossero distrutti; pertanto andarono a combattere di nuovo.
20 E avvenne che combatterono tutta la giornata, e quando giunse la notte dormirono sulle loro spade.
21 E l'indomani combatterono fino a che venne notte.
22 E quando venne la notte erano ebbri di collera, proprio come un uomo che e ebbro di vino; e dormirono di nuovo sulle loro spade.
23 E l'indomani combatterono di nuovo; e quando venne la notte erano tutti caduti di spada, salvo cinquantadue del popolo di Coriantumr e sessantanove del popolo di Shiz.
24 E avvenne che dormirono sulle loro spade quella notte, e si batterono ancora l'indomani, lottando con tutte le loro forze per tutta la giornata, con le loro spade e i loro scudi.
25 E quando venne la notte ve n'erano trentadue del popolo di Shiz e ventisette del popolo di Coriantumr.
26 E avvenne che mangiarono e dormirono, e si prepararono a morire l'indomani. Ed erano uomini grandi e possenti, quanto a forza fisica.
27 E avvenne che combatterono per lo spazio di tre ore, e svennero per la perdita di sangue.
28 E avvenne che quando gli uomini di Coriantumr ebbero ricevuto forza sufficiente da poter camminare, stavano per fuggire per aver salva la vita; ma
ecco, Shiz si alzo e anche i suoi uomini, e giuro nella sua ira che avrebbe ucciso Coriantumr o sarebbe perito di spada.
29 Pertanto li insegui, e li raggiunse il giorno seguente; e combatterono di nuovo con la spada. E avvenne che quando furono tutti caduti di spada, salvo Shiz e Coriantumr, ecco, Shiz era svenuto per la perdita di sangue.
30 E avvenne che Coriantumr, dopo essersi appoggiato sulla sua spada per riposarsi un poco, taglio la testa a Shiz.
31 E avvenne che dopo che egli ebbe tagliata la testa di Shiz, Shiz si alzo ancora sulle mani e ricadde; e dopo aver lottato per respirare, mori.
32 E avvenne che Coriantumr cadde a terra, e divenne come se non avesse vita.
33 E il Signore parlò ad Ether e gli disse: Esci. Ed egli uscì, e vide che le parole del Signore si erano tutte adempiute; ed egli finì la sua storia (e non ne ho scritto nemmeno la centesima parte), e le nascose in modo che il popolo di Limhi le trovo.
34 Ora, le ultime parole scritte da Ether sono le seguenti: sia che il Signore voglia ch'io sia traslato, o ch'io faccia la volontà del Signore nella carne, non importa, sempre che io sia salvato nel regno di Dio. Amen.