5 ANNI DI GUERRA (1941-1945)

Ricordi di Michele Notte


A Firenze.

Finalmente mi dissero che si chiedevano volontari per un corso di addestramento per "fotoelettricisti" a Firenze. Fui il primo a firmare: in quella occasione non fui fesso.
Si trattava di imparare a usare i proiettori che dovevano illuminare gli aerei nemici che venissero a bombardare le nostre citta', in modo che i cannoni sapessero dove sparare. Normalmente lo facevano all'impazzata nella speranza di cogliere un bersaglio.
Il corso fu una vera "pacchia". Le lezioni si sarebbero putete comprimere in un paio di giorni. Cosi' avevo tutto il tempo libero di visitare la citta'. Fu un vero godimento, per quanto le statue in piazza fossero coperte di sacchi di sabbia.
Essendo la circolazione ridotta, con pochissime macchine, i palazzi potevano essere ammirati come inteso dagli architetti che li disegnarono. In tanti si fanno le lodi dei molti magnifici musei di Firenze, ma pochi parlano dei palazzi, vere opere d'arte dal lato disegno.
Per fortuna li avevo studiati nella Storia dell'Arte, al liceo.
Un fine settimana andai a Bologna, invitato da un amico che mi fece visitare la citta' per lungo e per largo. Eravamo accompagnati dalla sua fidanzata e da una amica di lei. Due cose mi rimasero impresse: i portici estesissimi, secondo me ottimi indici di ospitalita', ed il fatto che le due ragazze insistettero nel pagare la loro quota di tutte le spese, compresi i biglietti del tram! I Bolognesi erano gente evoluta, che conosceva il buon vivere sociale.
Leggete il capitolo seguente: A Genova.