Il primo contatto con gli Stati Uniti e' impressionante. Trovi contemporaneamente tutte le cose che si vedono nei film (e anche di piu') e una quantita' di personaggi strani di tutti i tipi.
E poi gli americani (nei film non te ne rendi conto) sono sovradimensionati, in entrambe le direzioni.
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E' assolutamente consigliabile un giro in taxi, le discese sono mozzafiato, ma il tassista deve essere di genio...
Mi e' piaciuto di piu' il quartiere di Ashbury Heights (con un bellissimo negozio New Age).
E abbiamo beccato al SFMoma una mostra su Keith Haring veramente bella.
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Il tentativo di arrivare a Yosemite e' stato quasi disastroso: siamo arrivati e nevicava come non mai, erano obbligatorie le catene a bordo (e a noi mancavano).
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Cosi' ci siamo fermati a Mariposa: vera cittadina western: grandiosa! E abbiamo rifatto il tentativo il giorno successivo: ci e' andata bene, a parte le raccomandazioni terrorizzanti (almeno per me) sugli orsi feroci.
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Ma andando a vedere le sequoie giganti, attraverso un passo in cui aveva ricominciato a nevicare, abbiamo visto i cerbiatti. Uno spettacolo unico!
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Nel giro di 24 ore siamo passati dal pullover di Yosemite alle magliette nella Death Valley. E guidando col gomito fuori dal finestrino, mi si e' scottato un braccio.
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Siamo riusciti a dormire per circa quattro ore in una stanza da XX$ (per vedere l'alba). Ma per la Death Valley ogni parola e' di troppo.
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Ancora il deserto di sale della Death Valley
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E subito dopo il desero eccoci di nuovo alle prese con la sierra e la neve...
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Abbiamo anche visto lo stranissimo lago, con le sue formazioni calcaree
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Nel viaggio di ritorno siamo passati per la cittadina fantasma di Bodie: e' bellissima!
Abbiamo scattato foto all'impazzata.
E mangiato una vera bisteccona.
e dormito in un albergo delizioso (sembrava smontato dalla citta' western fantasma e rimontato poco piu' in la').
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L'ultimo attraversamento della Sierra Nevada, attravero il lago Tahoe, con il passo pieno di neve e il cartello che diceva che la stagione balneare sarebbe cominciata la settimana successiva, e' stato quasi da infarto
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L'ultima tappa e' stata nella Sonoma valley (assolutamente casuale) e a Santa Rosa, dove viveva Charles Schultz, abbiamo trovato il museo Snoopy!
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A S.Rosa siamo anche andati nel mio ristorante preferito: l'International House Of Pancakes!!!
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