Dal diario di viaggio:
Il furbo si fa furbo (coniato da Alessandra, il 19.8.96, ore 19.25, febbre) cosi' ripetiamo in paese la colazione di ieri, anzi piu' grande. Jack entra in azione, e si fa fuori quasi tutto il pane tostato di Puerto Angel. Carretta fino a Pochutla, ma il meglio deve ancora venire: prendiamo una specie di pulmino scolastico (immaginiamo, la guida Clup dice di prenderlo solo se alla disperazione) travestito da Madonna dell'Arco in processione e guidato dal sosia di Gomez Addams. Non poteva mancare l'incontro con gli avvoltoi, che, divorando una carcassa sulla strada non vogliono lasciar passare "l'autobus". A Puerto Escondido facciamo la telefonata tranquillizzatrice a casa e comincia la ricerca di un alloggio: la pensione Casa de Hespuedes Naxhiely si rivela carina anche se sfornita di zanzariera e carente per quanto riguarda il gabinetto (ce ne accorgeremo ahime') e soprattutto non costa un cavolo (50 pesos in due). Doccione e mare. Dopo varie trattative con i guidatori di lancia arriviasmo a Plaza Carrizalillo, carina, anche se piu' affollata e meno bella di Playa Mesunte a Puerto Angel. Lungo il tragitto abbiamo un incontro fortuito con una tartaruga marina. Questa volta, bagno, e ancora pranzo sotto le palapas (tacos de pescado e un cocco delizioso), torniamo quando il mare ormai sembra invadere la spiaggia. Puerto Escondido e' abbastanza piena di turisti, europei e americani: ci sono molti ristorati e negozi (fabio compra l'ennesima maglietta), ma le cose sono molto carine. Moltissime le gestioni degli stranieri. Acquisti vari e cena a El Tiburon di Enrique. Tra i gamberoni (all'aglio naturalmente) e il pollo alla Enrique e' difficile decidere cosa sia piu' buono. Clup 10+. Coctail al Barfly (Banana Chi chi), molto carino anche se pieno di stranieri, non troviamo un buco dove sederci. Nanna: notte agitata (camion spaziali e mal di pancia). |
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