Diego Abatantuono

Nato a Milano il 20 maggio 1955. Formatosi come cabarettista al Derby di Milano, si affianca al gruppo dei "Gatti di Vicolo Miracolo" con cui approda al cinema (Arrivano i gatti, 1980). Con Fico d’India (1980) e soprattutto I Fichissimi (1981), suo primo film da protagonista, s’impone come personaggio di larga presa popolare: quel trapiantato pugliese, torvo e dirompente, dalla parlata imbastardita, duro ma infondo "pulito" cui si deve la fortuna commerciale dell’attore peraltro soggetto a precoce tramonto con l’esaurirsi della "maschera". Apprezzato Sganarello teatrale nel "Don Giovanni" di Moliére (regia di Franco Morini,1984), torna al cinema nell’86, diretto da Pupi Avati in "Regalo di Natale" disegnato con efficace drammaticità il personaggio dell’esercente cinematografico credulone che già pieno di debiti perde al gioco ogni avere, beffato dagli amici di un tempo. Sorta di felice secondo esordio, capace di consentire all’attore di misurarsi d’ora in avanti con soggetti più impegnativi e autori più esigenti abbracciando una maggiore varietà di sfumature interpretative e non necessariamente la commedia. Attivo in televisione anche in qualità di conduttore ("Italia Mia"), figura nel cast del TV-film di Alberto Negrin "Il Segreto del Sahara " (1987) e nei panni del Commissario Corso nella serie di Alberto Sironi "Notte di luna".

Dicono di lui:

Alla fine degli anni settanta portò nel cinema, prelevandolo di peso dal cabaret e dalla televisione, il suo personaggio di bestione baffuto dalla parlata lombardo-pugliese sgangherata e triviale ("Vjulenza!" era il suo motto). Dopo il fallimento anche commerciale di Attila flagello di Dio (1983), tutti pensarono che si fosse ormai bruciato con le sue stesse mani, sicché fu messo in disparte. Ma Pupi Avati lo ha splendidamente recuperato, quasi azzerandolo, nel malinconico Regalo di Natale (198.): abbandonato il falso dialetto, Abatantuono ha rispolverato le proprie origini milanesi interpretando poi con una delicatezza impensabile vari personaggi di sbruffoni pentiti, di burberi bonari. E per rendere più credibile il pentimento è addirittura diventato produttore di film di qualità. (Enrico Giacovelli, La commedia all'italiana, Roma, Gremese, 1990. pag. 187)

Filmografia:

1976 Liberi armati e pericolosi
1978 Saxofone
1980 Prestami tua moglie
1980 Una vacanza bestiale
1980 Fico d’India
1980 Arrivano i gatti
1980 Il pap’occhio
1980 Fantozzi contro tutti
1981 Il tango della gelosia
1981 I fichissimi
1981 I Carabbinieri
1982 Attila, flagello di Dio
1982 Grand Hotel Excelsior
1982 Scusa se è poco
1982 Eccezziunale....veramente
1982 Viuuulentemente.....mia
1982 Sballato, gasato, completamente fuso
1983 Il ras del quartiere
1983 Arrivano i miei
1986 Regalo di Natale
1987 Il segreto del Sahara
1987 Strana la vita
1987 Ultimo minuto
1987 Un ragazzo di Calabria
1988 La moglie ingenua e il marito malato
1988 I cammelli
1989 Marrakech Express
1990 Turnè
1990 Vacanze di Natale '90
1991 Mediterraneo
1991 Nel continente nero
1992 Puerto escondido
1992 Arriva la bufera
1993 Per amore solo per amore
1995 Il toro
1995 Camerieri
1995 Viva S. Isidro
1996 Il barbiere di Rio
1997 Nirvana
1997 Camere da letto


Menu principale - Biografia - Filmografia - Curiosità - Luoghi - Nomi - Autori dell'ipertesto


This page hosted by 
Get your own Free Home Page