Questo e' un seguito per l'episodio 111 di Sailor Moon (in
Italia mi pare che sia intitolato "La Coppa Lunare"). Ho
mantenuto i nomi originali. Per chi non li conoscesse,
eccoli:
Eudial = Eugeal
Mimet = Mimma
Death Busters = L'Esercito del Silenzio
Fire Buster = Sparafuoco Infernale
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L'unica cosa importante
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La donna era sulla spiaggia e fissava l'oceano. I suoi
capelli rossi, un tempo legati in tre codini, erano ora
sciolti e bagnati e facevano gocciolare acqua sulla sua
schiena.
Guardo' la luna piena e rabbrividi' una volta, poi si
lascio' cadere sulle ginocchia e nascose la faccia tra le
mani.
Le sue braccia erano piene di graffi e stava sanguinando,
ma non le importava.
Un elicottero passo' nel cielo.
Dopo pochi secondi c'era di nuovo silenzio, rotto solo
dalle onde dell'oceano davanti a lei.
E la luna era ancora alta nel cielo. La luna...
Una lacrima solitaria scese lungo il suo viso, brillando
alla luce lunare prima di cadere in mare.
Per un attimo penso' che tutto l'oceano sembrava formato da
lacrime, poi si getto' sulla sabbia e continuo' a piangere
finche' non si addormento'.
Il sole comincio' a sorgere, colorando l'oceano di arancio
con i suoi raggi.
Sulla spiaggia, Eudial si mosse debolmente nel sonno.
Sentiva dolore in tutto il corpo e l'acqua salata faceva
bruciare le sue ferite.
"Questo significa che sono ancora viva..." penso', ed apri'
lentamente gli occhi.
La prima cosa che vide fu una piccola conchiglia che
giaceva nella sabbia a pochi centimetri dalla sua faccia.
Penso' che il colore della sabbia sembrava troppo giallo,
troppo simile al colore della luna.
Provo' ad alzarsi, ma si sentiva ancora troppo debole,
cosi' rotolo' sulla schiena, invece.
Guardo' il cielo, che stava cambiando da rosa ad azzurro
man mano che il sole saliva all'orizzonte.
La strega mise una mano sugli occhi per schermarli dalla
forte luce del sole e sospiro'. Ora poteva ricordare cosa
era successo la notte prima. Poteva ricordarlo anche troppo
bene.
Era stata sconfitta. Completamente sconfitta, senza alcuna
speranza di rivincita.
Certo, non era la prima volta che falliva una missione a
causa delle guerriere sailor, ma stavolta era diverso.
Era stata vicina alla vittoria, molto vicina. Ma quando
aveva visto Sailor Moon, risplendente di luce lunare,
respingere l'attacco del suo Fire Buster, aveva capito che
la battaglia era finita.
Pochi minuti dopo, mentre fuggiva con la sua auto, aveva
scoperto che Mimet aveva sabotato i freni ed era
precipitata da una scogliera.
Non si era ferita nell'incidente, non molto. Solo alcuni
piccoli tagli quando i finestrini dell'auto si erano rotti,
permettendole di nuotare fino alla spiaggia.
La ferita profonda era nella sua anima.
Non importava che fosse una delle persone piu' intelligenti
e coraggiose dei Death Busters, davanti al sorriso
tranquillo e sereno di Sailor Moon ed al suo tremendo
potere, si era sentita spaventata come una bimba di cinque
anni.
Eudial torno' alla realta' con un brivido.
Si accorse che la marea si stava alzando e che l'acqua le
stava bagnando la schiena.
Era fredda.
Il sole splendeva ed era estate, ma tutto sembrava freddo a
Eudial.
Per un momento fu tentata di lasciare che l'acqua la
sommergesse per sempre, poi si costrinse a mettersi seduta.
Si morse un labbro, cercando di ignorare il dolore.
Dopo pochi secondi si senti' meglio. Le girava un po' la
testa e le sue ferite ed i lividi facevano male, ma sapeva
di poter sopportare il dolore.
Penso' a Mimet. Eudial sorrise debolmente. Non sentiva il
bisogno di vendicarsi perche' sapeva che la piccola strega
non sarebbe mai stata in grado di sconfiggere il grande
potere di Sailor Moon.
Improvvisamente, il sole smise di apparire troppo brillante
ai suoi occhi. E la sabbia non era piu' troppo gialla.
Tutto appariva di nuovo normale.
Eudial senti' che in poco tempo avrebbe potuto sopportare
anche la vista della luna.
La strega si alzo'.
Tocco' i vestiti e si accorse che erano bagnati.
Scosse la testa.
"Si asciugheranno." penso'.
Non era importante, il sole era caldo, adesso.
Eudial rise ed inizio' a camminare.
Era viva, e quella era l'unica cosa importante.
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