Il bimestrale dell'ASA - Associazione Solidarietà AIDS Milano
AGGIORNAMENTO
Alcune novità dal mondo della ricerca
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Inibitori della proteasi
ABT-378: è un nuovo inibitore della proteasi della Abbott, studiato per il momento solamente in laboratorio. Ha un'efficacia apparentemente superiore di 10 volte rispetto a quella di ritonavir e la sua concentrazione ematica viene notevolmente elevata se associato a piccole dosi di ritonavir (nei topi). Sembra non stimolare resistenza crociata verso gli altri inibitori della proteasi.141W94: è un nuovo inibitore della proteasi della Glaxo-Wellcome. È stato effettuato uno studio associando questo farmaco al 1592U89 (meglio noto come 1592) in un gruppo di 9 pazienti sieropositivi. La carica virale si è ridotta mediamente di due logaritmi (due zeri) dopo quattro settimane e il numero di CD4 è aumentato di 60-125 unità. Gli effetti collaterali sono stati frequenti: nausea, cefalea, rash cutaneo (allergia), diarrea. La somministrazione avviene due volte al giorno, indipendentemente dai pasti. L'insorgenza di resistenze sembra rara (dati su 42 pazienti in monoterapia con 141W94).
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Interazioni tra farmaci
Nevirapina: se associata a indinavir, il dosaggio di questo secondo farmaco deve essere modificato a 1000 mg ogni otto ore, in quanto la nevirapina ne riduce la quantità circolante. Nessun problema in associazione a ritonavir o saquinavir.Delavirdina: se associata a indinavir, il dosaggio di questo secondo farmaco deve essere ridotto a 400-600 mg ogni otto ore. Nessun problema in associazione a ritonavir o saquinavir. Ricordarsi di assumere la delavirdina a stomaco vuoto (un'ora prima o due ore dopo i pasti).
Saquinavir-indinavir: i dati pubblicati sono discordanti. Al momento non è possibile dire se i due farmaci assunti insieme possano dare vantaggi clinici. Associazione per ora da evitare.
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Terapia delle infezioni opportunistiche
Candidosi: è stata dimostrata la notevole efficacia dell'itraconazolo in sospensione (sciroppo) nella terapia delle infezioni da candida del cavo orale resistenti a fluconazolo, sempre più frequenti nella pratica clinica. Ciò è dovuto al fatto che questa formulazione risulta meglio assorbita, oltre che efficace a livello locale, dove evidentemente la concentrazione di farmaco è elevatissima. In Italia non è ancora stato registrato.CMV [CitoMegaloVirus] (1): L'idratazione per via orale è equivalente alla somministrazione di liquidi endovena durante terapia con foscarnet nella prevenzione del danno renale. In questo modo i pazienti potrebbero essere meno dipendenti dal tempo di infusione: la fleboclisi non durerebbe più le abituali due-tre ore.
CMV (2): 126W94. È un nuovo farmaco da assumere in compresse per l'infezione da CMV. Pochi effetti colaterali, efficacia ancora da definire.
CMV (3): RS-79070. È un precursore del ganciclovir (farmaco che, una volta assunto, viene trasformato in ganciclovir). Le compresse, somministrate una sola volta al giorno, sembrano essere efficaci.
Sarcoma di Kaposi (1): La terapia con inibitori della proteasi riduce la possibilità delle lesioni sarcomatose di progredire, anche senza chemioterapia. Questa osservazione conferma il fatto che, in corso di "forti" terapie in associazione, la funzionalità immunitaria migliora, rendendo meno frequenti nuove patologie opportunistiche, così come recidive o peggioramenti di malattie già presenti all'inizio degli antiretrovirali.
Sarcoma di Kaposi (2): Doxorubicina liposomiale: sembra rappresentare un netto passo avanti rispetto alle chemioterapie convenzionali: meglio tollerata, più efficace (specialmente sulle localizzazioni polmonari). Ha un costo molto elevato e non è ancora registrata in Italia. È molto problematico per gli ospedali acquistarla all'estero.
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Qualche statistica
Nel 1997 sono previste a livello mondiale 8.500 nuove infezioni al giorno, di cui 3.000 donne e 1.000 bambini. Il 90% sarà nei paesi in via di sviluppo, il 50% in adulti tra 15 e 25 anni di età.
Nel 1996 ci sono stati circa 3 milioni di nuovi sieropositivi, fino al totale di 22.6 milioni di persone con HIV viventi. Un milione circa di persone è morto di AIDS durante l'anno scorso. Questo rappresenta un quarto del totale delle persone morte di AIDS dall'inizio dell'epidemia.
Da: Beta, marzo 1997. A cura di M. Cernuschi - © EssePiù 1997.
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