OBIETTORE DI COSCIENZA E MISERICORDIA

Le motivazioni che possono spingere un giovane a sceglire l’obiezione di coscienza sono tantissime.

E anche nella Misericordia i ragazzi che svolgono il servizio civile, sicuramente sono stati spinti a questa scelta, da idee personali e motivi differenti.

L’unico denominatore comune si puo’ individuare nella volonta’ di trasformare un anno in positivo, lontano dalle inerzie e dall’inutilita’ del servizio militare, in altri termini, un anno a disposizione di chi realmente ha bisogno. Purtroppo quando circa 9 mesi fa’ , siamo arrivati alla Misericordia, nessuno di noi conosceva questo ente e la tipologia del servizio da svolgere in quanto l’obiezione di coscienza in Italia non e’ regolata da normative logiche (scelta del servizio a secondo delle attitudini individuali, tirocinio pre-servizio o corso preparatorio).

Inoltre il primo impatto e’ stato abbastanza "traumatico", perche’ non pensavo che in un ente che richiede obiettori poteva esserci una mentalita’ "militaristica" e contraria alla facolta’ di libera scelta, rappresentata dall’obiezione di coscienza.

Col passare dei giorni, pero’, penso che tutti i volontari, vedendo il nostro impegno giornaliero, abbiano capito che l’obiezione non e’solo un escamotage dal servizio militare, ma una scelta di servire in modo diverso lo stato. A dire il vero fra di noi c’e’ anche chi lo stato non lo servirebbe, e comunque, visto che l’alternativa e’ la galera, meglio questo che il sole a strisce!

Scherzi a parte, la nostra consolazione e che’ in quest’anno piuttosto che "servire lo Stato", noi stiamo rendendo un servizio utile a chi ne ha realmente bisogno e proprio questo e’ il vero valore della politica della Misericordia: servire ad un’utenza a cui appartengono anche gli strati piu’ deboli e bistrattati della societa’, indipendentemente dalle loro facolta’ economiche, dando in tal modo una dura lezione a chi parla gratuitamente e inadeguatamente di solidarieta’, uguaglianza e rispetto.

Porteremo sempre dentro di noi il ricordo delle mille emozioni (positive e meno positive), che ci hanno suscitato le tante amicizie, che ci auguriamo, non si dissolvano con la lontananza e con il tempo; il contatto con la sofferenza della gente, con l’inefficenza di quel pachiderma che e’ l’apparato sanitario socio-assistenziale, giungendo alla conclusione che solo chi svolge un servizio,indipendentemente dalle motivazioni socio-economiche, puo’ realmente dare qualcosa a che realmente e fortemente ne ha bisogno.

In conclusione, quest’ anno servira’ a tutti: responsabili,volontari,obiettori.

E serviranno sopratutto: la buona volonta’, ed il rispetto delle reciproche motivazioni per raggiungere un solo scopo comune: la solidarieta’!

In fede G. & C., obiettori per scelta ideologica, alla Misericordia costretti dallo Stato, ora felici di aver partecipato.

Gruppo Femminile Gruppo Giovanile Gruppo di Solidarieta'