Quarta giornata
All'indomani di questa sconfitta, la terza consecutiva su quattro incontri disputati, Mister Bernardini parte insieme al Presidente alla volta della laguna veneta. Chissā di cosa avranno parlato, si chiedono i maligni che giā vociferano un possibile esonero. Ma al loro rientro queste voci sono fugate. Si č trattato, pare, di un viaggio di piacere fra amici.Di certo questo incontro ha lasciato il segno. "Voglio giocare tutta la partita nella loro metā campo" insisteva Foreman prima dell'inizio. Del resto affrontavamo una squadra con 0 punti all'attivo. La fiducia in noi stessi saliva ascoltando un loro dialogo durante il riscaldamento ("ma quanto č grosso questo campo!!!"). Vinciamo anche la monetina, che perō quest'anno vuol dire ... perdere la palla. L'inizio č terribile; netto predominio avversario, con un uomo solo davanti al portiere dopo pochi istanti di gioco. Il sottoscritto risponde alle critiche della scorsa settimana deviando in angolo. Ci proviamo timidamente, ma Giova sciupa malamente dopo essersi ben liberato in area. Al 5° minuto capitoliamo. Lancio lungo da metā campo, Pistelli č scavalcato, ed il suo uomo indisturbato porta in vantaggio i biancocelesti (alcuni dicono che Zina stesse per esultare).La nostra reazione č sterile, ed anzi dobbiamo ringraziare la traversa che dice di no ad un tiraccio avversario da fuori area. Capolavoro al 25° minuto: dopo un rimpallo parte un tiro avversario abbondantemente a lato e senza pretese; il Doc, che stava ritornando in posizione, devia in angolo. Celli si porta sul palo. Parte il cross (basso sul primo palo) Celli rilancia sul fondoschiena di un avversario: 2-0. L'ignaro esulta, poi si vergogna per la botta di culo e chiede scusa.Sembra una resa incondizionata. La reazione invece c'č ed č consistente. Dopo qualche minuto di predominio territoriale, buona azione sulla fascia, cross al centro e stacco di testa dell'Angelo Nanni. Il portiere č battuto, ma l'incrocio dei pali ci ricaccia in gola l'urlo di gioia. Peccato. Durante l'intervallo le recriminazioni sfociano in un balletto Foreman-Nero a metā campo. Il pubblico ride divertito. Il secondo tempo č un assedio, ma dobbiamo aspettare il 20° minuto per esultare. Corner dalla sinistra del Nero, irrompe Ciop (non č un errore di stampa) dalle retrovie: 2-1. Intanto inizia il valzer delle sostituzioni e dei finti infortuni da parte avversaria. Da parte sua l'arbitro permette ogni volta l'ingresso in campo del massaggiatore, assicurando un giusto recupero. Sicuramente ingiusto č il calcio di rigore negato a Nanni intorno alla mezz'ora. Su un cross al centro l'Angelo biondo sta per trafiggere l'estremo quando viene colpito sul piede perno. Si prosegue.La tensione si fa sentire in campo. Il sottoscritto inveisce ripetutamente nei confronti del direttore, ma trova il tempo di regalare altre perle. Un clamoroso autopalo (voluto e cercato per il MFQC, secondo i maligni) dopo aver gridato "Lascia!!", e qualche rinvio di piede diciamo "azzardato". Il recupero dura solo 3 minuti, assai pochi in veritā. Molte le proteste ma, come al solito, vane. Affoghiamo i dispiaceri dal "Ronca". (Doc)
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