Settima giornata

Da sempre il nostro mister ci consiglia caldamente di non dare troppa confidenza all'arbitro, soprattutto prima della partita. L'arbitro, infatti, è persona difficile, psicologicamente instabile, afflitto da manie di persecuzione e tenacemente convinto di essere l'unico che conosce le regole del calcio. Per questo sovente veniamo esortati a considerarlo con indifferenza, mantenendo le distanze, con un atteggiamento né ostile né amichevole; così ci catechizza di solito Foreman. Quello che accade al campo di Montale ha, a dir poco, dell'incredibile: Tommy e lo Zina, credendo di saperne una più del diavolo, si recano ad evacuare nello stanzino dell'arbitro, previo suo permesso. Questo perché, da sempre, il direttore di gara gode di un ingiusto trattamento di favore per quanto riguarda i servizi igienici: ha una bella tazza con seduta (spesso anche così pulita che non importa rivestirla con la carta), una porta che si chiude, una sciacquone che va e, dulcis in fundo, rare volte anche la carta igienica a doppio velo, vera delizia della natica. Ma non divaghiamo: Tommy (89 Kg di cui 4 di merda che bussa alle porte dell'ano) e lo Zina (98 Kg di cui 3 di bottino purissimo) si alleggeriscono scaricando sull'indifeso W.C. due pesantissime ogive con testata chimica. Pare che i due custodi, improvvidamente posizionati al di là della finestra, siano caduti all'istante e portati con urgenza all'ospedale del Ceppo per essere poi trasferiti a Genova al centro grandi ustionati. I due guardalinee (poiché c'erano, eccome se c'erano) hanno dovuto ricorrere a quattro iniezioni di atropina ciascuno, prima di essere ricoverati anch'essi. L'olezzo incredibile ha stagnato nei pressi dello spogliatoio per più di quattro ore, impedendo in seguito all'arbitro di recuperare le proprie vestigia, inopportunamente abbandonate all'interno della camera a gas. Come tutti sapranno, abbiamo perso due a zero con due rigori contro, uno fischiato per un fallo di Tommy e uno per un fallo dello Zina... Ma andiamo con ordine: l'inizio della gara ci vede schiacciati nella nostra metà campo: il M.T.A. attacca, ma noi, questa volta, riusciamo a tenere duro. Se ne vanno i primi minuti e...non subiamo gol. Gli avversari insistono cercando la rete, ma riusciamo a tamponare ogni falla. Al 16° primo vero pericolo: la punta montalese si presenta sola davanti al Dottore, fa una finta a cui il nostro numero uno risponde con un sorriso a trentadue denti, tenta di aggirarlo per tirare e... entra Tommy in spaccata alla Nuraiev a deviare in calcio d'angolo, lasciando dietro di sé una perigliosissima e maleodorante scia che diffida gli avversari (e i compagni) a recarsi in area per il susseguente calcio dalla bandierina. Le nostre ripartenze sono un po' lente, pertanto le occasioni da gol non ci si presentano almeno per ora...Al 24° il primo rigore: lancio per la punta nemica che stoppa e si gira; lo affronta Tommy; dribbling a rientrare e scontro catastrofico con il rientrante Zina che, come una palla da bowling lanciata sui birilli, non può evitare l'impatto tremendo. L'arbitro non esita, il Dottore neanche: 1 - 0. Pochi minuti più tardi la replica. Nuovo affondo del M.T.A., il centravanti si trova a tu per tu ancora con Tommaso; lo aggira e fa per tirare, ma viene agganciato dal piede uncinato di cavallo pazzo. Rigore. Il Doc intuisce la direzione come si capisce dall'indice sinistro che indica la palla, ma non intercetta la traiettoria. 2 - 0. A questo punto cominciamo ad attaccare. Qualche tiro da fuori, qualche cross, ma l'occasione più nitida capita al Caporione su un traversone da destra di Bauleone: il nostro sindaco tenta la mezza girata al volo, ma cicca il pallone clamorosamente. Sarebbe già un pippero se nel secondo tempo non regalasse altre due perle tali da fugare ogni dubbio. Il secondo tempo ci vede protagonisti assoluti. Le occasioni sono talmente tante che metterle in ordine è opera improba. Prima Sergio si beve due avversari e va sul fondo da destra, taglia tutta l'area piccola con un fendente, ma non trova nessuno all'appuntamento. Poi ancora il nostro centravanti si trova uno contro uno col portiere; prima di tirare si vuol concedere una vezzosità alla Quaglierini cercando di convincere gli avversari che non si tratta di fuorigioco come qualcuno aveva detto, entra in area e tenta di imitare Klinsman agli europei in Inghilterra provando un esterno destro sul palo lontano. Il tiro risulta fiacco e centrale, il pippero non glielo toglie nessuno. Attacchiamo ancora con tutti gli effettivi. Tiro dell'indiavolato bomber a scavalcare il portiere... traversa, la palla torna in gioco e primo pippero del Caporione: nell'indecisione di tirare di testa o di piede il nostro numero 15 opta per un pregevole colpo di suola, forse tentando di bucare il pallone e spingerlo così in gol sfruttando l'effetto a reazione provocato dalla foratura. Il tentativo fallisce. Da segnalare ancora c'è il rigore non dato a Nanni. Cross da destra su cui si avventa l'arcangelo. La cintura dell'avversario appare evidente ai più, ma l'arbitro, memore del fetore, fa finta di nascondersi dietro un difensore montalese e glissa con flemma. Il tiro susseguente del Caporione è pregevole per coordinazione e potenza, ma inguardabile per precisione. L'occasione più clamorosa capita a Guido. Dopo un batti e ribatti il pallone va a Fernando al centro dell'area; la nostra punta, in un eccesso di altruismo, invece di tirare, passa allo smarcato Giova. Ronaldinho (per la pelata) stoppa la sfera sulla linea dell'area piccola, spostato sulla destra, osserva il piazzamento degli avversari, calcola la direzione del vento e tenta con un fendente di abbattere quel maledetto palo che da troppe settimane ci è avverso. Tentativo riuscito e pippero per lui. Il risultato non cambia, anzi, potrebbe essere ancor più rotondo per gli avversari se il Dottore (già graziato dalla traversa pochi minuti prima su un tiro a voragine da 35 metri) non rispondesse da par suo ad un tiro nemico scagliato da breve distanza in contropiede. La partita finisce e negli spogliatoi i più recriminano per le occasioni sbagliate. Il Caporione, avvilito per la scadente prestazione, decide, forse per alleviare il dolore, di appiccicare qualche caccola sul supporto dell'attaccapanni: la tecnica, devo dire, è perfetta. (Alessio)

Ritorna alla Prima pagina