ARRETRATI 22 novembre 1999 1 novembre 1999 25 ottobre 1999 18 ottobre 1999 11 ottobre 1999 anni fa |
La vittoriosa partita di lunedì sera (2 - 0!!!) ha regalato ai pochi spettatori e a tutti gli altri presenti un Luis a dir poco inquietante...
In effetti le due sole ore di sonno della notte prima, anche se non hanno influito sulla resistenza fisica, hanno tuttavia minato profondamente l'equilibrio mentale del nostro fluidificante di sinistra. Per tutto il primo tempo non ha ricevuto un solo passaggio, lamentandosi a più riprese e permettendosi perfino, all'inter- vallo, di far notare al mister la scarsità di palloni che giungevano sulla fascia mancina. Quello che volesse fare col pallone Luis non è dato saperlo dal momento che le soluzioni possono svariare dal mancato aggancio al pestone della sfera (reso famoso da Santino) con conseguente doppio carpiato rovesciato.
Fatto sta che, nel secondo tempo, la musica non è cambiata e Luis ha continuato a mussare sempre di più; finchè, verso la mezz'ora, un lancio del sarcigno Negrisolo eseguito verso destra invece che sulla desolata prateria di sinistra ha mandato su tutte le furie Jellinek. L'urlo da cavernicolo è risuonato in tutte le case degli "amici della zona mercato", tanto che anche il moscone qualche ora dopo ha avuto a dire: "assomigli sempre più a me".
Ma non è tutto; Paolini ha fatto notare qualcosa, e Luis ha fugato ogni altro residuo dubbio sulla propria pazzia incipiente. Bestemmie, insulti e incompresibili urla hanno inesorabilmente portato l'arbitro ad estrarre un cartellino giallo.
In seguito altri borbottii, gesti inconsulti, e perfino un gol sbagliato hanno suggerito a qualcuno di prendere in seria considerazione l'ipotesi di far ricoverare il Celli all'ospedale di Pescia.
Questo almeno gli avrebbe evitato il dover lavarsi con una bottiglia riempita al lavandino in seguito all'esaurimento dell'acqua delle docce.
Sembra siano bastate poche ora a Giacomo Bartoli per cambiare la faccia del paese che vanta ben 7 millenni di storia. Poche ore impiegate per compiere un sommo studio sulla burocrazia locale, per carpirne i segreti e scovare le inevitabili falle.
Addirittura la Sfinge, dopo l'intervento del faccendiere di Massa e Cozzile, ha assunto un volto umano. Capelli neri e setosi, tagliati corti. Lineamenti massicci e un po' accigliati. Bocca aperta in un ghigno di disappunto prodromico ad un'iperverbosità. Ed una inequivocabile barba all'occhi.
Il ministro degli interni egiziano, con delega ai beni culturali, tale Assess Hor, ha condannato pubblicamente l'episodio dichiarando che quello subito è il più grande affronto ricevuto dal suo paese nella storia recente.
Evidentemente non era ancora venuto a conoscenza della seconda impresa dell'eclettico carpentiere ex via Croce Guigli.
Pare infatti che il Bartoli, sfruttando una lacuna delle leggi in materia urbanistica ed interpretando a modo suo la disciplina sui beni storico-architettonici, sia riuscito a prendere in affitto niente po' po' di meno che la piramide di Giza. Appena insediatosi nella sua nuova dimora, promettendo ad un compiacente funzionario governativo una vespa 125 dell'87, è riuscito ad ottenere, millantando un futuro condono edilizio, il provvisorio permesso di rialzare. A questo punto si è armato di cazzuola (sembra incredibile!), piccone ecc. ecc., e ha smontato pezzo per pezzo la piramide di Kèope per poi ricostruirla sopra la "sua". Il tutto nel giro di una notte!!!
Data l'eccezionalità dell'evento, mettiamo la notizia sub judice, riservandoci di verificare le fonti con un riscontro incrociato. In effetti la conoscenza dell'egiziano da parte di Fabiano, che per noi ha tradotto un articolo apparso sul maggiore quotidiano nazionale, è notizia fornitaci da lui stesso (insieme ad altre 5435).
Finalmente abbiamo l'occasione di parlare un po' di Tommaso Pistelli detto mucca pazza. In realtà un po' ce lo auguravamo. Il non aver mai potuto ricordare, su questa nostra rubrica, l'impresa di qualche anno fa del Pistelli che, dopo il gol segnato a Marliana, scalò correndo parte della collina pistoiese per poi fermarsi abbracciando la rete di recinsione, ci era sempre parso un'ingiustizia.
Finalmente però l'occasione è arrivata. Sono le 21.51 di lunedì 25 ottobre quando l'invasato Tommy si lascia sfuggire la punta avversaria e gli concede il più semplice dei gol. Sono le 21.51 e 3 secondi quando il puntiglioso Negrisolo fa notare l'orrenda cazzata che il nostro marcatore ha appena compiuto. Sono le 22.14 quando gli i due contendenti smettono di discutere simultaneamente (il simultaneamente non va riferito allo smettere, ma al discutere). Nel frattempo le parole sono state grosse. Tommasosterone,dopo aver respinto ogni addebito di responsabilità (per l'occasione pare marcasse il guardalinee...), come accade sempre nei momenti migliori, ha sbuffato, nitrito, e scalciato più volte, proferendo indicibili epiteti nei confronti del mite(?) Negritte. Fino a che si è incantato, come un vecchio vinile, dicendo a più riprese: "...ma te non mi puoi offendere".
Immediatamente dopo il gol del pareggio pare si sia recato dall'affranto Negrisuolo a chiedergli scusa. Che la bomba assunta prima della partita avesse fatto effetto?
Caterpillar Moscone è stato protagonista di uno di quegli episodi che tra qualche anno ricorderemo, a suon di risate, insieme agli altri che gli sono capitati o alle vicende del primo Ferradin. Venerdì sera si palesa al bar verso le undici (ricordiamo che dopo tale ora è impossibile muoversi di casa a causa del coprifuoco voluto dall'assessore al traffico dott. Riccardo Sensi) con la tipica faccia da maldidenti. Uccellone aveva infatti posto il suo delicato trapano tra le voraci fauci del felino alleviando, solo per qualche istante le indicibili sofferenze del palustre.
Dopo una copiosa ridda di sagrati il Moscone decide di non seguire gli amici al "Ginger" pub e di andare di filata a letto, sperando che il sonno porti finalmente un po' di ristoro.
Nel frattempo gli altri, a cui si unisce anche Uccellone, si recano nel suddetto pub e fanno incetta di gin tonic, vodka lemon e quant'altro finchè l'alcol annebbia i riflessi e scioglie affabilmente la lingua...
Verso le tre squilla il telefinino di Uçeladao, proprio nel momento in cui si appresta a lasciare il locale; è il disperato Leone che supplica l'intervento del dentista essendo ormai il dolore totalmente insopportabile. L'appuntamento viene fissato per le tre e dieci allo studio di Pittini.
All'ora stabilita arrivano nell'ordine: Moscone, faccia da galeotto, occhiaie di 3,7 cm, ululante; Uccellone, tasso alcolico non misurabile, occhiaie di 6,8 cm, barcollante; Santino, per l'occasione nel ruolo di assistente.
Dopo l'anestesia a fiato operata dal dott.Giuntoli, viene posta, da quest'ultimo la domanda di rito:"Vuoi che proceda anche se sono in questo stato"?
la risposta della Mosca non si fa attendere: "Non me ne importa una sega, basta che tu mi faccia sta' meglio"!
Pare che subito dopo il dottore e il suo assistente abbiano costretto il malcapitato Leone a bere circa 5 litri di amuchina...
Il giorno dopo un'alitata di Moscone ha disintegrato il topo che da tempo albergava nella bocca di **************.
Sale alla ribalta della cronaca Mister Zinanni (qui a fianco). Il Mister cioè che ha vinto di più nella storia del GBAuto.
Lunedì sera, al termine della partita, si fa incontro ai suoi giocatori per complimentarsi del pareggio appena ottenuto. Ma cosa succede? Molti borbottano qualcosa, altri fanno spallucce, qualcuno addirittura si infuria. Era infatti accaduto che il teorizzatore del 3-2-3-1-1 si era rifiutato di fare alcune sostituzioni nonostante la squadra stentasse a ritrovare i cipiglio del primo tempo. Quando chiede lumi al presidente Luis, questi lo accusa apertamente di non aver sostituito Edy Moni, benchè avesse smesso di giocare dal 22° del primo tempo! La crisi si apre e Adriano Zanatta, come spesso accade, se la prende a morte, sfoggiando apertamente una faccia da funerale che in confronto Pingitore è allegro.
Nel dopopartita, dal Ronca, non mangia quasi nulla (appena un primo, due pizze e un tris di dolci ndr), parla a stento e quando lo fa minaccia di far giocare solo coloro che fino ad oggi lo hanno seguito (Mister, in due non ci fanno giocare!ndr), e se così non va bene, sono pronte le dimissioni.
Che aleggi forse l'alma aura di Caporione? o la pesante impronta del Negrisolo?
A tutt'oggi nessuno sviluppo. Quello che è certo è che il multiforme Geometra, ribadita la serietà della situazione di fronte allo Zina, pare abbia sentenziato (al riparo dalle orecchie tentacolari dell'allenatore):" quel peoro è bene che se ne vada, tanto non mi fa mai gioca'".
Ai posteri l'ardua sentenza.
Quello che è accaduto a Santippe questa settimana ha dell'incredibile. No, non è come pensate voi! Questa volta la sua compagna Lucia non c'entra. Non ci sono stati gatti da trovare, atti di citazione da declamare alla folla, discoteche da frequentare anche se sono vuote; niente di tutto questo.
Nella partita di lunedì scorso nonostante non abbia preso parte al parapiglia scoppiato tra Louis e la punta avversaria, nonostante sia accorso per sedare gli animi, nonostante si sia rivolto con estremo garbo all'arbitro, il qui presente Al-Fatah è stato espulso dall' uomo in grigio perchè...ha raggiunto per primo il luogo dell'alterco! E poi si dice che Santini è lento! L'ilarità generale che ha accompagnato la sua uscita dal campo ha reso ancor più grottesca la situazione. Basti aggiungere che era il decimo del primo tempo e che vincevamo per uno e zero per capire che effettivamente si è trattato di un evento difficilmente ripetibile. Complimenti da tutta la redazione.
P.S. Madonna com'è brutto!