il digiuno moscone
L'Editoriale

Finalmente siamo più vicini agli ultimi | Lo scandaloso Foreman | Erano 9; Erano giovani e forti...
La mancanza di riconoscenza


La mancanza di riconoscenza

Il G.B. Auto torna alla vittoria, dopo 3 sconfitte consecutive con il punteggio di 2 a 0 nei confronti della formazione pratese del Santa Lucia.
La circostanza solo apparentemente ci deve rendere felici: cosa sono i 3 punti se uno deve stare a giustificare le sue scelte per 2 ore e 45 minuti davanti al Tribunale della Santa Inquisizione presieduto da Negrisolo e Paolini? Ma d'altro canto, dove è finito il rispetto per gente che torna da Milano per giocare e viene impunemente sostituita a 14 secondi dalla fine del primo tempo? E ancora che dire del trattamento riservato a Bund e Santino, che oltre a non essere stati messi in campo, vengono redarguiti dal profeta Gitteperchè non recuperano il pallone velocemente, mentre sono in mezzo al ghiaccio e al vento che soffia sulla Borra? Per continuare come inquadrare la situazione di chi, dopo una vita da mediano è costretto a spaventosi tuffi all'indietro per prendere un pallone con le mani, cosa che gli ha comportato la frattura della 7° e 8° vertebra dorsale? E per finire come non sottolineare la necessita di dover ululare a squarciagola, per riuscire ad ottenere un pallone? Tutti questi interrogativi ci devono far riflettere.
Non avrà forse il Presidente Celli, troppo frettolosamente archiviato la posizione di Zinanni? Non sarebbe forse giusto che la Società multasse finalmente Negrisolo per i danni auricolari che ha causato a tutti i componenti della squadra? Ed infine non sarebbe forse il caso che almeno per una volta l'acqua non finisca mentre c'è l'unico atto di godimento che è la doccia?



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Erano 9; erano giovani e forti e son tutti...

FIGLINE VALDARNO - Staordinaria prova di coraggio, capacità, essenzialità, cuore, eclettismo, superominismo, per certi versi anche di imbecillità degli uomini del G.B. Auto.
La sconfitta maturata con il punteggio di 3 a 2 sul terreno di Chiavacci di Prato al cospetto del Figline è del tutto irrilevante se rapportata allo stato di abbandono in cui sono stati lasciati questi uomini veri.
Presentatisi in 11 (più l'infortunato Fabiano e il colossale Jabba), i termali dopo un controverso trasferimento che ha visto prima un sosta al santuario di Figline, sono giunti sul terreno di gioco, battendo ogni precedente record, alle 21.32, cioè due minuti dopo l'originario inizio della partita, quando l'arbitro aveva già cominciato a conteggiare il comporto (previsto in 15 minuti).
Alle 21.36, dopo ben quattro minuti, la partita aveva inizio. La temperatura si aggirava intorno ai -4 gradi, con folate di vento siberiano che soffiavano a 120 Km/h. La rinuncia al riscaldamento prepartita, da sempre un punto di forza della squadra non consente tuttavia agli avversari di prevalere. Anzi prima con gol di Moni, poi con quello di Cip su rigore provocato dallo sputacatarri di Via Bellini, i termali si trovavano sul 2 a 1. Poi avviene l'irreparabile: un fallaccio del 9 sull'alluce di Santino scatena la reazione del compagno (nella vita) Biscino: il risultato è l'espulsione più l'uscita di scena di Arpione. La mancanza di riserve lascia in 9 i nostri supereroi, che in breve vengono sbranati dagli aretini.
Resta la gioia di essere stato uno di loro. (Fly)

Eccovi gli Eroi presenti
Celli: Prestazione impeccabile, con tanto di frattura del setto nasale al 32 secondo. Incolpevole sui gol. Ormai merita l'appellattivo di Gianluigi Buffon(e). 7,5
Bund: Nell'inedita difesa a 3 ed anche in quella a 2 finale riesce a fare 3 rinvii a spazzone oltre il centrocampo, cosa del tutto inedita; è colto anche nell'atto di tirare un sagrato.7
Santino: Abbandona il Titanic prima dello scontro con l'iceberg, solo perchè non riusciva a camminare. Controlla a suo piacimento il forte centravanti, non senza qualche fallo di troppo. 7,5
Ciop: Il molosso svirgola clamorosamente quello che un secondo dopo si trasformerà nel pallone del 3 a 2 però lui c'era. E' l'unico che si sfava quando l'arbitro ci assegna il rigore (li batte Cip).6,5
Sarino: Corre come un matto; Sfiora il gol della sicurezza; è favorevole all'introduzione della nuova regola che consenta di giocare con due palloni. 7,5
Giovannelli C. : Indegno sostituto di altri assenti, consente tuttavia un confronto sereno e ragionevole su qualunque questione. 6
Trikke: Gladiatore da Arena, per fortuna trova un arbitro che non gli fischia fallo quando respira. 7
Moni: E' l'uomo che ci ha consentito di trovare il campo; segna un bellisssimo gol in diagonale, partecipa alla manovra. 8,5
Biscino: Indecorosa prestazione, condita da un gol fallito, da scarsa vena agonistica, e dal fallo di reazione per il fallo subito da Santino. Ci lascia in 9...... 10 e Lode
Cip: Il migliore in campo: corre a protezione della difesa, dialoga a centrocampo, è un killer in attacco. Protagonista di un diverbio col fratello, che gelossimo gli dice "tanto te batti i rigori" (che non ce li danno mai). 9
Moscone: Nonostante i Kg in meno è sempre un muflone; non difende mai; si procura il primo rigore in carriera, giurando a tutti che l'hanno segato davvero (chi se ne frega!). 6,5

A tutti a titolo di ringraziamento per la presenza abbiamo assegnato 3 voti in più.



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Finalmente siamo più vicini agli ultimi

Il G.B. Auto perde lo scontro al vertice (?) contro il Montefiridolfi col punteggio di 1-2.
Nel primo tempo i termali producevano il loro massimo sforzo che si concretizzava con lo straordinario gol di Cip. Purtroppo la gelosia del gemello, faceva si che, dopo appena qualche minuto, questi si producesse in un harakiri difensivo (a nostro parere voluto) per il pareggio dei montanari.
Nel secondo tempo invece il G.B. Auto, decideva di non scendere in campo. O forse sarebbe stato meglio. Gli ospiti infatti, non hanno mai consentito che la loro metà campo venisse superata, neppure per scagliare un pallone nella Borra.
La logica conseguenza è stata un catenaccio alla Zaccheroni in Turchia, che è culminato con la capitolazione al 2° minuto di recupero, grazie ad una convulsa azione in area in cui è apparsa a tutti chiara, la nettissima responsabilità di Negrisolo, reo di esistere.



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Lo scandaloso Foreman

Il Brusio dell'Hydra, grazie ad uno dei suoi più validi collaboratori (di cui tacciamo il nome) è venuto in possesso di una notizia bomba, che dovrà a lungo far riflettere sul valore da attribuire alle persone ed alle loro affermazioni. Ricosrtuiamo il fatto come si è snodato nella realtà e nella finzione:
Giovedì 28 Ottobre Il Geometra annuncia che il G.B. Auto sarà impegnato in trasferta contro l'Oscar Romero Santomato, Sabato 30, alle ore 14.00. Mister Zinanni secondo deontologia, contatta tutti i giocatori, verifica i casi di indisponibilità fisica e psicologica e dirama le convocazioni. Alle 23.30, Massimiliano Bernardini alias Foreman, si presenta da Roncarà adduncendo un fantomatico attacco febbrile e di diarrea (tacendo invece il suo unico vero male incurabile che è l'imbecillità); ma nonostante la concomitanza di Fiorentina-Torino e la parziale indisponibilità fisica sentenzia che "in ogni caso sarò presente, per il bene della squadra".
Sabato 30 Ottobre Alle ore 12, ora di ritrovo, al Bar come al solito non c'è nessuno, ma via via, gli atleti cominciano ad arrivare. Alle ore 13 si comincia a notare che manca Foreman.
La finzione Raggiunto telefonicamente dal Mister, addolorato, il Bernardini è costretto ad annunciare che essendosi aggravata la diarrea non può essere presente alla partita. Lo sconforto che si crea è notevole, non tanto per la mancata presenza di Foreman in porta (Celli ha anche parato un rigore, fornendo una prova maiuscola) quanto per l'assenza dello stesso Celli sulla fascia sinistra.
La triste realtà Ma questo schifo di Cariatide si trovava invece all'Artemio Franchi per vedere la partita; e non l'ha mai confessato. Un atteggiamento scandaloso, di scherno, verso chi, con sudore si impegna al raggiungimento dell'obiettivo salvezza. Un uomo che su qualunque questione si permette di fare del moralismo, ha dimostrato appieno la sua squallida essenza comportandosi come Gennaro o' Vibbrione.
Un uomo la cui parola ormai, vale quanto quella di Piero Betti ed il cui credito è ben inferiore a quello di cui gode Ferraden; un uomo infine le cui cazzate hanno ormai varcato ogni possibile punto di ritorno.
Un uomo finito.
dal nostro inviato ********



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