Per lingua internazionale si intende un idioma, naturale o artificiale, scritto o parlato, che serve, o è servito in passato, prima di aver esaurito tale funzione pratica per ragioni storiche o politiche contingenti, quale mezzo di comunicazione sia all’interno che all’esterno di comunità insediate in diversi stati, oppure che, in virtù del del suo carattere di neutralità, aspira ad un un ruolo internazionale super partes, non essendo lingua propria di nessuna specifica comunità: es. esperanto, interlingua e volapük. Stando a questi criteri, non è sufficiente che una lingua sia riconosciuta o parlata in più stati per meritare l’appellativo di “internazionale”; occorre che serva (o sia servito) da mezzo di comunicazione in e fra comunità appartenenti a diversi stati, e abbia (o abbia avuto) un’incidenza notevole a livello planetario, per diffusione o per prestigio culturale. Per esempio, l’italiano e il tedesco, pur essendo due lingue in uso in più d’uno stato – per giunta tutti confinanti, a cui manca quindi la discontinuità territoriale – , non meritano l’appellativo di internazionale in quanto la matrice etnica e culturale dei paesi in cui vengono parlate è la medesima, e il loro ambito geografico di diffusione è molto limitato (stesso discorso vale per l’olandese, che pure è riuscito a impiantarsi oltreoceano). Il latino invece, pur essendo scomparso dal pianeta come madrelingua, è una delle lingue di cultura dei paesi cd. occidentali (Europa, Americhe, Australia e Nuova Zelanda), è tuttora fonte di coniazione terminologica per moltissime lingue del mondo, ha uno status culturale che ne impone lo studio in vari sistemi scolastici nazionali, è la lingua ufficiale della Chiesa Cattolica Romana, presente con le sue strutture praticamente in tutto il mondo, è la lingua della classificazione scientifica (ogni essere vivente, dal familiarissimo gatto al meno familiare ornitorinco, grazie a Linneo ha il suo nome in latino!!!), e per di più è servito per la denominazione geografica delle varie parti della luna: lingua internazionale o addirittura interplanetaria?
Ferma restando la dura condanna della modalità prevalente di diffusione della gran parte delle lingue internazionali, ovvero tramite le conquiste militari con immancabili stragi di popolazioni (fra le rare eccezioni il sanscrito, il sogdiano, l’esperanto e l’ebraico), tuttavia queste hanno creato una vasta comunità di esseri umani caratterizzata dall’unicità dell’espressione, e hanno così permesso la facile e immediata circolazione delle idee, rappresentando quindi dei potenti strumenti di cultura e di progresso materiale e spirituale. Questo sito vuole essere una guida per scoprire le caratteristiche delle lingue internazionali più importanti della storia e del presente.
Ho preferito suddividere le lingue internazionali in tre sottocategorie. Le lingue universali sono quelle dalla diffusione più vasta, sia in termini di dislocazione geografica che in termini di prestiti lessicali. Le lingue franche sono invece quelle che hanno o hanno avuto una diffusione più circoscritta territorialmente, ma non per questo meno di rilievo per i traffici e la circolazione delle idee. Le lingue comunitarie infine sono diffuse sì su tutto il pianeta, ma limitatamente agli aderenti a particolari comunità religiose, etniche o culturali.

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