Foto: Luis Vaz de Camões
La lingua portoghese nasce dal connubio fra il latino portato dagli invasori e la lingua lusitana, che ha determinato la fonetica del nuovo linguaggio. La sua patria è situata fuori dai confini del Portogallo, precisamente in Galizia, da dove si è esteso verso sud in seguito alla Reconquista e alla cacciata degli arabi. Il galiziano (in spagnolo gallego), lingua regionale in Spagna, e il portoghese sono sostanzialmente due varianti moderne del galiziano letterario usato nella lirica medievale.
A differenza dello spagnolo, cui pure si avvicina molto, il portoghese ha manenuto la lettera f iniziale, i suoni lh, x e j, in spagnolo passati a [x] (es. portoghese filho, mulher, deixar e jovem, contro spagnolo hijo, mujer, dejar e joven, con j pronunciato [x]), e le vocali ĕ ed ŏ in sillaba aperta in spagnolo si sono dittongate rispettivamente in ie e ue (portoghese terra e porta, spagnolo tierra e puerta). I pronomi possessivi singolari si avvicinano di più a quelli latini (meu, teu, seu, in spagnolo ridotti a mi, tu, su). Lo spagnolo invece ha conservato la l e n intravocaliche, che in portoghese sono cadute: portoghese mau, cor e lua, spagnolo malo, color e luna. I nessi cl e pl passano a ch: chuva < pluvia, cheio < plenum, chão < planum, chave < clavem, chamar < clamare, etc. Il portoghese infine conserva il dittongo latino au quasi intatto: ouro < aurum, pouco < paucum, ouvir < audire, ou < aut, amou < amau(it), Lourenço < Laurentium, etc. Notevole anche la conservazione di tipi morfologici più conservativi rispetto allo spagnolo, come posso < possum (spagnolo puedo), faço < facio (spagnolo hago), fez < fec(it) (spagnolo hizo), tenho < teneo (spagnolo tengo), és = es (spagnolo eres), muito < multum (spagnolo mucho), etc.
Grazie all’attività colonizzatrice finanziata dalla madrepatria, il portoghese si è diffuso in tutto il mondo, in particolare in Brasile, dove risiede attualmente la comunità di lingua portoghese più numerosa e influente, in Africa (Angola e Mozambico sono gli stati più popolosi), e perfino in Asia, dove fungeva da lingua franca sulle coste dell’Oceano Indiano nei secoli XVI-XVIII e dove tuttora sopravvive in alcune enclavi come Goa (India), Macao (Cina) e Timor Est: basti pensare alla formula di ringraziamento giapponese arigatō, che deriva nientemeno che da obrigado...
Il portoghese è stato nobilitato da grandi scrittori quali Luís Vaz de Camões, Fernando Pessoa, Paulo Coelho e José Saramago, premio Nobel nel 1998.
Collegamenti
Il sito dell’Istituto Camões: www.instituto-camoes.pt
I siti di due istituzioni internazionali: Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese: www.cplp.org e Associazione delle Università di Lingua Portoghese: www.aulp.org
Il sito della Accademia Brasiliana di Lettere: www.academia.org.br
Il portoghese ha un radicamento in Asia di tutto rispetto, prova ne sia la presenza a Macao dell’Istituto Portoghese d’Oriente: www.ipor.org.pt e a Lisbona della Fundação Oriente: www.foriente.pt. Altri organismi asiatici: la Indo Portuguese Friendship Society che ha sede a Goa, in India: www.goacom.com/ipfs, e l’Istituto Camões, con sede a Nuova Delhi: institutocamoes.org
Tre siti interessante sulle curiosità linguistiche: ciberduvidas.sapo.pt, www.paulohernandes.pro.br e educaterra.terra.com.br/sualingua
La Bibbia in portoghese, in formato PDF: www.bibles.org.uk/pdf/bibles/Portuguese/Almeida.pdf
Dizionario on-line, con grammatica: www.priberam.pt/dlpo/dlpo.aspx
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© Massimiliano Distaso 2004
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