Avara
Venni alla porta,
una notte di pioggia dirotta;
perché hai spento la lampada
con il lembo del vestito?
Un’ombra nera
mi attraversò il cuore,
immagine di volto ribelle
nascosto nel profondo,
simile alla luna che sempre cammina
portando con sé
macchie d’infamia.
Ahimè, ahimè, avara,
perché mi hai negato
un solo briciolo di grazia?
Dentro la tua giovinezza
regna la bellezza,
tuttavia, portando le sue lettere
perché non le hai date
in mano?