Charles Baudelair

 

 

Baudelair Baudelaire, Charles (Parigi 1821-1867), poeta e critico francese. Ebbe un'infanzia difficile, segnata dalla morte del padre e dall'insofferenza per il patrigno. La vocazione poetica, che si manifestò precocemente, fu avversata dai genitori i quali, per sottrarlo alla vita disordinata che conduceva, nel 1841 lo indussero a compiere un viaggio in India, dal quale il giovane Baudelaire fece ritorno ancor prima di essere giunto a destinazione. Fu durante questo viaggio che compose una delle sue poesie più famose, L'albatros.

Riprese allora la sua vita di dandy e di esteta, sperimentando i "paradisi artificiali" (questo il titolo di una sua raccolta di saggi pubblicata nel 1861) dell'hashish, dell'oppio e dell'alcol, procurandosi fama di eccentrico e immorale e dissipando ben presto il patrimonio paterno, cui aveva avuto accesso con la maggiore età. Questo periodo di libertà assoluta e di ricerca del piacere coincise con una fase creativa estremamente feconda, da cui nacquero le sue poesie più celebrate. Costretto dalle preoccupazioni finanziarie, intraprese l'attività giornalistica. Le sue prime pubblicazioni di una certa importanza furono due volumetti di critiche d'arte sui Salons (1845-46). Il riconoscimento della sua abilità di scrittore giunse nel 1848, quando furono pubblicate le traduzioni di opere di Edgar Allan Poe, scrittore con il quale Baudelaire condivideva una profonda inquietudine.