Come rubare un milione di dollari
- How to steal a million -


Perchè dipingere dei falsi?
A che scopo?

Per ambizione, e per il gusto di prendere in giro il mondo divertendosi un mondo nel farlo.
Immaginati Bonnet giovane pittore.
Come molti altri lui copia i maestri per studiarne i segreti : è il suo hobby.
Ma con gli anni diventa un'ossessione, assimila ogni effetto di luce, di colore, d'ombra e di forma.
Finchè si identifica con i grandi.
Se dipinge un Van Gogh, lui è Van Gogh; è Lautrec, Cézanne ... chiunque voglia essere.
Eccolo il suo scopo!
Ed anche il suo guadagno ... si capisce
Charles Bonnet, un'abilissimo falsificatore di opere d'arte, è decisamente nei guai.
Il museo Parigino che ha esposto il suo "capolavoro", una statuina raffigurante una Venere rinascimentale attribuita a Benvenuto Cellini, ha deciso di certificarne l'autenticità.
La figlia di Bonnet, Nicole, contatta Simon, un'abilissimo ladro, per tentare l'impresa impossibile di sottrarre la sorvegliatissima Venere al museo, prima che venga analizzata dagli esperti


La dimensione erotica del pudore

Simon spinge Nicole nell'esiguo spazio di un vano sottoscala del museo, poi esplora l'ambiente con una piccola torcia elettrica e ...

comoda ?
... hem ... io non credevo che ... ci sarebbe stata questa ... promiscuità


La femminilità è una provocazione affascinante.

A questo proposito cito un passo pubblicato su un numero di Topolino del 1959.
L'attrice Gina Lollobrigida rispondeva alle domande dei piccoli lettori in una rubrica chiamata Fata Fantasia.
Eccone uno stralcio.

Marilisa Z. di Genova, mi chiede perchè non può andare a scuola in blue-jeans.
"Son così comodi!" scrive.
Ma come, Marilisa, non sei ancora satura di blue-jeans?
Li porti in casa, come mi dici, li hai portati tutta l'estate, li porti tuttora per far le commissioni, cioè per strada.
E allora, Marilisa, benedetta la scuola che, obbligandoti alle gonne, ti rammenta, almeno per sei o sette ore al giorno, che sei una donna.
Perchè è bello, sai, essere una donna, non bisogna dimenticarlo.
La donna può esser graziosa, cioè il contrario dell'uomo che dev'esser solo forte.
E che cosa fa risaltare la grazia della donna?
Gli abiti vivamente o delicatamente colorati che può indossare, di forma fantastica, lievi e vaporosi talvolta come i sogni.
E tu vorresti rinunciare, conciandoti sempre in ruvidi calzoni, alla grazia femminile?
Mi dirai : son piccola, ho solo 12 anni.
Ci penserò da grande, se mai, ad apparir graziosa.
No, Marilisa.
La grazia si coltiva fin da piccole.
Difficilmente la donna che non fu abituata alla grazia da bambina, la potrà acquistare da grande.
Apparirà sempre un maschiotto un pò rozzo, dai modi un pò troppo liberi, perchè le gonne, oltretutto, vestendo solo fino alle ginocchia circa, abituano a una riservatezza, a delicati modi di pudore che i calzoni non insegnano.
Così ha ragione la scuola a volerti donna, donnina, poichè lo sei.
Per il resto della giornata infila pure i tuoi cari blue-jeans, ma almeno con una chiara camicetta fresca, un golfino sportivo ma simpatico, non con camicie di flanella o di tela a quadri, nè con un maglione da pescatore di balene.
Sapessi come godo io quando spalanco il mio armadio pieno di tulli, di sete e di lustrini!
Il tuo armadio da cow-boy mi immalinconirebbe.

Estratto dalla rubrica Fata Fantasia
- colloqui con Gina Lollobrigida
Topolino n. 223, 1959